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Ho messo via.......


  

Tu cosa è che nn riesci a metter via?…io i sogni…o si chiamano illusioni?io nn li ho chiusi in un cassetto…sono nel portapenne lì sulla scrivania e mi guardano ogni mattina e così cerco di far la donna…quella grande quella che ha la vita in mano…ma poi prendo una penna la mordicchio un pò e torno ad essere come a quindici anni…stessi sogni ops….illusioni…Ma sai la cosa peggiore di tutto questo? E che mi piace….mi piace da impazzire…tutto intendo….mordicchiar la penna…sorridere…e…sognare guardando stralunata fuori dalla finestra…ma…sopratutto sentirmi come a quindici anni…piena…inzuppata fino alle mutande di voglia di vita…Beh cmq tu tra le tante cose nn metter via proprio me…tienimi da qualche parte… appiccicata a un pensiero…Stefania

 No Stefania, non ti metto via, non metto mai via niente io. Il bello, il brutto, le vittorie e anche le sconfitte, mi porto tutto dietro nella vita anche se con gli anni il fardello sta diventando grande e pesante ma quando cerco di fare una cernita mi blocco e smetto subito. 

Questo per quanto riguarda i ricordi, le esperienze, le persone che ho conosciuto e che magari ho cercato di dimenticare ma senza riuscirci mai. Forse perche’ le scrivo e lo sappiamo che “…scripta manent….”


E’ una maledizione, giovane Stefania, perche’ ricordare nuoce allo stupore ed all'entusiasmo che dovrebbe accompagnare ogni nuova esperienza che si presenta nella vita e che la rende desiderabile, quando si e’ visto tanto del mondo e delle persone diventa sempre piu’ difficile credere che dietro quella curva ci sia un panorama davvero nuovo e sconosciuto.


Succede, ma sempre piu’ raramente e me ne rammarico. Le illusioni sono il motore della vita come mi hai detto tu. Senza ci si ferma al bordo della strada.Lo so, Stefania, sto esplicitamente denunciando la mia eta’ ma che ci posso fare, oltre che brutale sono anche sincero e non tutti lo diventano con gli anni. Facciamo finta che sia un dono della mia maturita’.


 Si, pero' lo considero un dono, quantomeno mi evita di ripetere all'infinito gli stessi copioni e gli stessi errori, io ne commetto sempre di nuovi e non credo di riuscire ad esaurirne la varieta’ possibile, quindi non sono preoccupato, si puo’ sempre sbagliare di nuovo per fortuna.


La maggior parte degli uomini e donne che conosco invece si specializzano e cercano piu’ o meno consciamente di cacciarsi sempre nelle stesse strade sbagliate, forse e’ un dono della incoscienza 

giovanile ma che pochi perdono con l’eta’.


Mi sembra che questo sia il caso tuo, i sogni o meglio le illusioni che ostinatamente ti porti dentro dai quindici anni sono ancora parte di te e lo saranno ormai per sempre. Io mi trascino dietro i ricordi e tu i sogni, entrambi abbiamo un bagaglio pesante e ingombrante da maneggiare.


Ma ci riusciamo, cara Stefania, noi ci riusciamo e ci piace anche farlo, il difficile arriva quando vorremmo che qualcun altro ne condividesse il peso magari con la nostra stessa gioia e piacere, dopo poco tempo si stanca e anzi vorrebbe far portare a noi anche il suo bagaglio. Sappiamo entrambi come va a fa finire la storia.


Ma le cose che ci portiamo dentro, siano sogni o ricordi o entrambi, sono ancora piu’ pericolosi, lo sai bene, Stefania.Si, perche’ diventano il metro per misurare il mondo che abbiamo intorno e che quasi mai, anzi mai, vuol sottomettersi ai nostri parametri ed ha ragione perche’ lui ha i suoi. Non possiamo incolparlo di questo come non vorremmo che lui lo facesse con noi quindi le incomprensioni e le delusioni sono praticamente inevitabili.


Giorgio, il tuo Giorgino, il tuo immenso e ineffabile amore, non sono per niente sicuro che esista anzi sono certo di no. Non anagraficamente ma per come me ne hai parlato con voce sognante, e’ un tuo sogno, Stefania, una tua fantasia da quindicenne, una di quelle nelle quali ami crogiolarti e che ti ostini a non verificare per non dover ammettere che non esistono nella realta’ e che non esisteranno mai. Lo sai ma ti consola fingere il contrario..


Vedi Stefania, noi siamo opposti ma simmetrici, direi speculari, tu evadi dalla realta’ rivestendola di sogno, io mi ostino a volerla plasmare secondo i miei sogni. Ci dividono decenni di vita e di esperienze per cui e’ ovvio che i nostri atteggiamenti siano diversi. 


Io ho imparato questa lezione, tu lo farai.


Ma le nostre differenze sono ancora piu’ marcate, quasi complementari. 


Tu tenti di fuggire dai tuoi sogni con esperienze evidentemente opposte, alludo al barista e al maestro di snow per quanto mi e’ dato sapere, perche’ vuoi essere rassicurata sul fatto che cio’ che sogni non esiste e ne cerchi facili conferme per continuare a sognare, io uso la mia esperienza invece per evitarle, per rifiutarle, tanto so gia’ di cosa si tratta ed e’ inutile sperare di sbagliarmi. 

Io mi sono sbagliato gia’ troppe volte, tu troppo poche. Ma sei sulla strada buona.


Si, pero’ c’e’ sempre Giorgio, abbastanza evanescente da lasciarsi plasmare nella tua mente come vuoi tu, se commettesse l’errore di rendersi davvero reale lo cacceresti dai tuoi pensieri. Se la sua presenza diventasse davvero solida saresti costretta ad ammettere che non e’ il tuo sogno, e’ un altro sogno, il suo. E allora non ti interesserebbe piu’.


Ma entrambi abbiamo dentro un modello ideale, tu l’hai sognato a quindici anni, io l’ho assemblato con il tempo, un pezzetto alla volta sino a renderlo praticamente impossibile da trovare, come il tuo. In questo siamo simili anche se diversi in modo abissale.


Se volessi saprei come conquistarti, piu’ o meno inconsciamente me ne hai indicato i modi, ma non sarei io quello che avresti nel letto, sarei un altro Giorgio prigioniero di un ruolo imposto da te e che diventa una prigione per entrambi.


No, cara Stefania, non ti metto via ma nemmeno ti voglio impagliata nella bacheca dei miei trofei, sei troppo intelligente e sensibile per meritarlo. Mi piace osservarti, ascoltarti, leggerti, ma senza cercare verifiche sicuramente frustranti. 


Per entrambi naturalmente.


 Anche un predatore ha dei principi, magari pochi ma sempre piu’ dei tanti ammiratori follemente innamorati che ti trovi, ti sei trovata e ti troverai a bussare alla tua porta e nei quali ti vuoi illudere di trovare il tuo sogno. 


Ma lo sai che il sogno muore se diventa reale e tu ci sei troppo affezionata per volerlo perdere. Cosi’ continua a scegliere gli uomini sbagliati per poter di nuovo scegliere il giorno dopo e illuderti che sara’ la volta buona. Io non la sarei quindi salto il turno.


Cara Stefania, in questo sei ammirevole, li scegli accuratamente sbagliati e non ti illudi nemmeno un momento del contrario cosi’ eviti le delusioni. Astuta strategia, fanciulla sognatrice.

Ecco, non ti metto via come vedi, sei una compagna di gioco troppo stimolante per volerlo fare ma non verro’ a vedere le carte che hai in mano e non ti mostrero’ le mie.Continueremo a sedere intorno al tavolo, uno in faccia all'altro, finche’ il Bourbon e le sigarette non saranno finite e cadremo sul tavolo stroncati dal sonno senza aver mai saputo chi avrebbe vinto la mano. 


Cosi’ ognuno potra’ sognare di portarsi a casa il ricco piatto che pensiamo di avere davanti.


Non e’ vero che al tavolo verde della vita se uno vince l’altro deve perdere, se la puntata e’ un sogno possiamo vincere entrambi.


 O perdere entrambi se giochiamo male.


Gabriele




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