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Tenerife 1

E’ ormai la fine di Luglio e non ho ancora programmato nulla per le vacanze. Negli ultimi mesi c’e’ stata la separazione con Claudia, l’appartamento da cambiare, insomma tanti di quei casini che non ho avuto il tempo di pensare alle vacanze. Adesso che finalmente tutto sta rientrando nella normalità mi trovo da solo ad affrontare il mese di Agosto.

Sono in ufficio a meditare sui miei problemi quando entra un collega, Stefano, che si accorge subito del mio umore cupo e si avvicina con aria allegra.
— Dove vai in vacanza quest’anno, tu che sei sempre il primo a scappare dove ci sono delle belle donne da catturare ?
Stefano lo conosco poco ma nell’ambiente passa per un grande scopatore, e’ sposato da alcuni anni ma sempre a caccia di avventure sia tra le colleghe che fuori
.
Almeno cosi’ racconta, comunque e’ un tipo allegro e divertente, bel fisico, modi brillanti. Insomma uno che piace alle donne e sicuramente la compagnia che mi ci vorrebbe in questo momento. Io infatti sono un po’ abbattuto e lui mi sembra subito la persona giusta per scacciare le mie tristezze.
— Non ci crederai ma non so dove andare, con tutti i casini che mi ha combinato mia moglie con la separazione riesco a respirare solo ora, figurati se pensavo a prenotare le mie vacanze !
— Allora vieni con noi a Tenerife, parto lunedì prossimo con mia moglie per quest’isola dell’amore, ci sono le inglesi e le tedesche più assatanate d’Europa per non parlare delle italiane.
— Ma se ti porti tua moglie…
— Lei pensa solo a prendere il sole e riposarsi, le basto ed avanzo io… Insieme ci divertiremo vedrai !
Intanto mi fa un sorrisetto complice. Io veramente preferirei riposarmi e non pensare alle donne per un po’, ma l’idea di un posto divertente con una compagnia allegra mi attizza. Poi non ho proprio alternative.
— Ok, allora se non vi disturbo cerco di trovare un posto vicino a voi e mi aggrego.
— Benissimo vedrai che non ti pentirai, alla sera metto a letto Sonia e faremo follie. Le Canarie sono un posto magico, fa scatenare le femmine. E poi avevamo prenotato anche per la sorella di mia moglie ma all’ultimo momento non puo’ partire cosi’ puoi prendere il suo posto se vuoi.
— Favoloso ! Mi stai facendo un grosso favore, sai, prenotare adesso diventerebbe molto difficile.
— Affare fatto, sei della partita, si parte !
Cosi’ Lunedì mattina arrivo all’aeroporto di Bologna, dopo aver sistemato la macchina nel parking coperto vado a cercare i miei amici di viaggio.
Stefano mi aspetta al check-in insieme a sua moglie Sonia che non avevo mai visto prima. E’ una bella moretta sotto la trentina, colpi di luce sui capelli, nel complesso poco appariscente ma si vede subito che ha un culo e due tette degni di nota. Per forza quello scopatore di suo marito doveva aver sposato un bel pezzo di femmina. Il vestitino corto e leggero poi la rende proprio appetitosa e sensuale.
Io mi presento con fare amichevole ma non posso restare indifferente all’abbraccio con una bamboletta cosi’ morbida e profumata.
Per carità non voglio litigare con gli amici di viaggio ancora prima di essere partito ! Fingo indifferenza ma Sonia mi turba, devo ammetterlo, e sono sicuro che se ne e’ accorta. Ha due occhioni scuri e furbissimi.
Partiamo in orario e anche durante il viaggio Stefano non smette di guardare le donne sull’aereo e a farmi cenni discreti di ammirazione. E’ proprio un assatanato, Sonia, sembra non accorgersi di nulla, sonnecchia mentre il vestito sembra ancora più corto, riesco a vedere quasi gli slip tra le sue cosce rilassate. Giurerei anche che non porta reggiseno, i capezzoli sono troppo evidenti sotto la stoffa leggera.
Continuo a seguire le battute di Stefano, con uno stallone cosi’ in casa deve essere ben sazia e poi non voglio rovinarmi la vacanza alle prese con un marito geloso. Conosco poco Stefano e non so come prenderebbe la mia ammirazione per Sonia. Comunque l’occhio cade spesso su di lei.
Arriviamo, ritiriamo i bagagli e ci portano in Hotel, uno stupendo complesso alberghiero in riva all’oceano costruito intorno ad un giardino di palme e con una immensa piscina al centro. Io alloggio in una stanza al secondo piano con balcone direttamente sulla piscina, un ottimo punto di osservazione direi.
Stefano mi fa capire che loro farebbero volentieri un sonnellino per riprendersi dal viaggio, trova il modo di farmi capire che il viaggio lo ha eccitato ed ha bisogno di un po’ di relax. Annuisco con aria complice.
Ognuno e’ libero di fare quello che vuole ma mi dispiacerebbe passare due settimane a reggere il moccolo ai due colombi. Poi Sonia ha eccitato anche me, deve essere uno schianto di femmina a letto, non riesco a togliere gli occhi da quei capezzoli duri che sembrano forare la camicetta.
Dopo aver disfatto il bagaglio esco sul balcone a fumarmi una sigaretta ed a cercare di capire cosa offre il mercato per un single separato da sei mesi e con dei lunghi arretrati da recuperare.
Sara’ l’ora, sara’ che tutti sono al mare ma la piscina offre poco, qualche signora obesa, alcuni ragazzini, niente di piu’.
Comincio a pensare di non aver avuto un bella idea a seguire Stefano e consorte a Tenerife, sara’ il caldo, l’aria di vacanza, ma ho il cazzo durissimo e non vorrei dover soddisfarlo a mano. Ho ormai passato l’eta’ delle pippe e una bella figa calda e’ quello che mi ci vorrebbe. Quando andavo in vacanza con Claudia avevo bisogno di una bella scopata rilassante all’arrivo, tanto per festeggiare. Ma adesso le cose sono cambiate anche se non rimpiango certo la presenza della mia ex.
Sto meditando di uscire ad esplorare la spiaggia quando vedo arrivare Sonia in piscina, tanga microscopico bianco e un reggiseno cosi’ piccolo che sembra inesistente. Si allunga su un lettino e libera i seni. Accidenti, non mi ero sbagliato, ha due tette da favola, sode, abbondanti e con aureole larghe e scure. Strano che Stefano non sia con lei, lo stallone deve aver fatto una sveltina visto che saranno passati neanche venti minuti dall’arrivo. Strano.
Ormai faccio fatica a contenere l’erezione negli slip, sono piuttosto ben dotato e poi anche in crisi d’astinenza, la cappella congestionata mi esce dal costume.
Intanto distesa in riva all’acqua Sonia si gira e si rigira, sembra una gatta al sole, non perdo un millimetro del suo stupendo corpo, Stefano se ne intende proprio di donne, non c’e’ che dire.
Mentre sono appoggiato con aria inebetita alla ringhiera lei si accorge di me, mi fa un gran saluto invitandomi con i gesti a scendere in piscina. Anche se avro’ scambiato con lei due o tre frasi al massimo sono pur sempre un amico e non mi faccio ripetere l’invito. Mi infilo l’accappatoio per non dare scandalo in ascensore e mi precipito giu’.
Sonia da vicino e’ ancora piu’ eccitante, le tette ancora bianche sono belle sode e piene, il tanga dietro non nasconde nulla delle sue chiappe rotonde e davanti si intravedono ciuffetti di pelo nero e riccio spuntare intorno al pube. Il ventre piatto mette in evidenza un monte di Venere molto pronunciato, sono sicuro che Sonia ha una passera morbida e succosa, proprio quella che mi ci vorrebbe adesso.
— Vedo che non perdi tempo con il sole ! Che fa di bello Stefano ?
— Io amo prendere il sole e lui no, poi Stefano si e’ addormentato appena siamo arrivati in camera. I viaggi aerei lo distruggono.
Nel frattempo anch’io mi sono tolto l’accappatoio e il mio costume fa molta fatica a contenere l’attrezzo sempre piu’ duro. Lei mostra di gradire lo spettacolo, osserva il mio pacco con interesse e direi con insistenza. Recitare la parte dell’amico sincero e disinteressato diventa un’impresa sempre piu’ difficile. Comincio a sentire anche un po’ di dolore sotto lo scroto, accidenti se non trovo il modo di scaricarmi saranno guai.
— So che ti sei separato da alcuni mesi, hai un’altra donna con te ?
— Niente di serio, sai, quando ci sono troppe cose alle quali pensare il sesso passa in secondo piano.
Fa una risata profonda, sensuale e aggiunge con occhio furbo.
— Ho l’impressione che adesso tu abbia lasciato i tuoi pensieri a Bologna !
Lo sguardo tra le mie gambe e’ evidentissimo e divertito.
— Hai ragione, per merito del sole, l’aria di vacanza ed il panorama che ho di fronte, mi sento rigenerato.
Alla parola “panorama” lancio uno sguardo inequivocabile al suo corpo, lei sorride divertita e si gira per mostrarmi ancora nuove prospettive. Aggiungo.
— Beati voi che siete una coppia unita, la vita da single ha dei vantaggi ma anche tanti svantaggi.
— Per esempio ?
— C’e’ tanta liberta’ per fare cio’ che si vuole ma in certi momenti manca una donna vicino, per esempio adesso, te ne sarai accorta.
Sembra che l’argomento la diverta molto.
— Pero’ ci vuole vicino la donna giusta e per me l’uomo giusto, ti capisco perfettamente. Comunque non e’ tutto oro quello che luccica.
— Mi sembra che Stefano non ti faccia mancare nulla, in tutti i sensi.
Non risponde, sembra assorta in un pensiero profondo, e’ sempre piu’ adorabile e sensuale, ma se non mi svuoto le palle alla svelta credo che impazziro’.
Restiamo un po’ in silenzio poi mi dice.
— Quando Stefano si addormenta va avanti per ore e non lo svegli nemmeno con le cannonate, gli succede spesso.
— Strano, ho sempre avuto l’impressione che sia un tipo molto sveglio, in particolare quando e’ a letto. Non l’avrei detto.
Ormai sono ad un livello di eccitazione tale che faccio fatica a controllare quello che dico, sento le palle bollenti ed il cazzo mi fa quasi male dalla tensione.
— Non sono argomenti da affrontare in pubblico, sai che ci sono un sacco di italiani qui, sono argomenti privati e delicati e ci sono orecchie dappertutto.
A questo punto abbandono ogni precauzione e mi gioco il tutto per tutto.
— Hai ragione bisogna essere discreti, io sono nella stanza 243, perche’ non continuiamo la conversazione in privato, lontano da orecchie curiose ?
Il suo sorriso mi fa capire che l’idea non le dispiace, anzi. Mi alzo e torno in camera dopo aver coperto ben bene il pacco che ormai mi esce completamente dal costume.
Arrivo in camera, finalmente mi spoglio del tutto e mi sdraio sul letto, se non mi svuoto entro dieci minuti, giuro, divento pazzo. Ho il cazzo dritto verso l’alto che sembra un palo della luce, paonazzo e con la cappella fuori.
Sento bussare leggermente alla porta e le dico che e’ aperta. Sonia entra nella fresca penombra, chiude a chiave e mi guarda, io non ho parole. Si toglie lentamente il reggiseno, abbassa gli slip e mi appare un cespuglio di peli neri da togliere il fiato. Non mi ero sbagliato ha una figa stupenda.
Si avvicina piano al letto e mi prende in mano il cazzo, poverino e’ paonazzo e duro come una roccia, mi accarezza le palle con attenzione e mi bacia la cappella.
— Se fai cosi’ vengo in pochi secondi, sono troppo eccitato e poi e’ da mesi che non scopo !
Sonia sorride e si passa la lingua sulle labbra con aria golosa.
— Stai tranquillo, ti voglio dentro, ne ho troppa voglia. Lascia fare a me e vedrai che nulla andra’ sprecato.
Allarga le gambe e mi monta a cavalcioni. Si porta la cappella tra le labbra della figa, sento che e’ bagnata e calda, poi si impala di colpo fino in fondo.
Ha gli occhi chiusi, sta dritta e ferma con il cazzo dentro sino ai coglioni, nonostante le dimensioni lo ha ingoiato sino alla radice. Sento solo muovere i muscoli interni della vagina, un massaggio stupendo da togliere il respiro.
Sempre impalata sul cazzo e restando ferma mi sussurra.
— Senti come sto venendo, e’ da troppo tempo che ho bisogno di un cazzo duro contro l’utero. Lasciami godere…E troppo bello sentirmi cosi’ riempita !
Incredibile, e’ venuta al primo colpo appena ha avuto il cazzo dentro, doveva essere anche piu’ eccitata di me. Rimane ferma con la figa che mi massaggia la verga, la sensazione e’ indescrivibile, troppo per resistere ancora a lungo. Devo avvertirla che ormai non posso piu’ ad aspettare.
— Sonia, non ce la faccio piu’, mi stai aspirando la sborra dai coglioni. Se continui cosi’ vengo tra pochi secondi.
Lei sembra preda di orgasmi continui e mi risponde in un soffio.
— Si, si, si, riempimi la passera, allagami l’utero, ho bisogno di sentire il tuo calore in fondo. Lasciati andare e dammela tutta. Ne ho bisogno adesso !
— Guarda che lo faccio, non resisto, posso ? Prendi la pillola ? Dobbiamo stare attenti ?
Sempre ad occhi chiusi mentre la sento venire in continuazione mi dice come in trance.
— Ma che pillola, non serve con mio marito ! Sborrami dentro, ti prego, ne ho bisogno, voglio essere messa incinta, ti prego. Fammi sentire il tuo succo dentro l’utero, ti prego, non resisto piu’ ! Vieni adesso !
Non sono sicuro di aver capito bene ma ormai ho i coglioni che pulsano, mi lascio andare e le innaffio la figa di sperma bollente. Sara’ due settimane che non vengo, devo avere tanti spermatozoi da fecondare un battaglione di femmine.
Mentre mi scarico dentro, lei continua a muovere i muscoli della figa, mi massaggia il cazzo e aspira tutto, colpo dopo colpo, credo di non essere mai venuto tanto. Dopo una decina di spruzzi il getto si arresta ma lei rimane impalata su di me, sembra non volerne far scappare una goccia. Infine mi crolla addosso ansimando.
Incredibile, non ho mosso il cazzo dentro di un millimetro e siamo venuti entrambi come pazzi, non mi era mai successo. Sonia doveva avere una voglia arretrata piu’di me, strano per una donna sposata e poi con uno stallone come Stefano nel letto.
Intanto il cazzo dentro di lei al caldo non si ammoscia ma resta piantato sino in fondo come una spada.
Dopo circa un minuto Sonia si rialza e apre gli occhi, fa fatica a mettere a fuoco, mi infila la lingua in bocca e mi aspira come una indemoniata.
Contemporaneamente comincia a muovere piano il bacino sul mio bastone duro sempre piantato dentro il suo ventre. Intanto allunga una mano e mi accarezza i coglioni.
— Voglio che mi riempi ancora la figa, ne voglio ancora, voglio tenerti tutto dentro di me. So che ce ne e’ ancora nelle tue palle bollenti !
Non chiedo di meglio. Sento il cazzo muoversi lungo le pareti della sua figa lubrificato dallo sperma che ci ho scaricato prima, la sensazione e’ stupenda. Sonia ha una fame incredibile di sborra, non ne ho mai incontrata una cosi’ insaziabile.
La sento venire ancora un paio di volte, sembra che mi risucchi il cazzo con i muscoli vaginali facendo lenti movimenti avvolgenti. Non ci vuole molto che anch’io sono pronto di nuovo a sparare il mio seme in fondo a quella caverna bollente.
— Sto per riempirti di nuovo, dammi tutta la tua figa !
Si impala tutta e muove solo il bacino, sento lo sperma venirmi di nuovo dalle palle e esplodo senza ritegno dentro il suo ventre.
Quando i fiotti di sperma le colpiscono la testa dell’utero sembra impazzire dal godimento.
— Dai, dai, riempimi, mettimi incinta. Fai vedere a Stefano che femmina ha a letto quell’impotente. Riempimi la pancia……. Cazzo come sei caldo ! Ancora, di piu’ !
Non c’e’ bisogno di dirmelo, in una figa cosi’ calda ci sparerei anche la spina dorsale.
Dopo essere rimasta di nuovo ferma alcuni minuti con il cazzo dentro si distende esausta sulla schiena. Mi alzo sul gomito e la guardo, e’ bellissima con un filo di sperma bianco che le esce dalla passera nera, il seno nudo ed il viso rilassato e soddisfatto.
Mi sorride felice e con la mano cerca di impedire che il mio succo esca sulle lenzuola, non e’ facile perche’ devo averne dentro un litro almeno !
— Non ti preoccupare ce ne hai abbastanza per tre gemelli.
— Non ho mai goduto cosi’ tanto, sai, io se non sento gli spruzzi dentro non vengo. Mio marito invece non riesce nemmeno ad infilarlo e si fa le seghe davanti a me con il cazzo mezzo moscio. Gode solo cosi’ ormai e non vuole nemmeno che lo succhi per farglielo venire duro.
— Dici davvero ? Ma se passa per uno stallone instancabile !
— Per carita’ lo avra’ avuto duro tre volte da quando lo conosco, meno male che mi ero data da fare prima del matrimonio altrimenti se fosse per lui sarei ancora vergine !
Sono veramente stupito, non lo avrei mai immaginato. Con quello che lasciava credere Stefano in giro. E’ proprio vero che….
— Il rischio poi di restare incinta poi mi eccita oltre ogni limite, davvero non ho preso alcuna precauzione, altrimenti non avrei goduto cosi’ tanto. Poi con Stefano e’ proprio un rischio che non corro. L’idea che adesso i tuoi spermatozoi siano tutti a caccia del mio uovo mi fa impazzire dalla voglia. Io sono una femmina in calore ! Mi sembra di sentirli muovere dentro il mio ventre, e’ una sensazione che mi fa impazzire. Vorrei restare essere sempre cosi’.
— Guarda che rischi davvero, io non sborravo da parecchio, devo averti riempita di seme potentissimo. Anche a me il pensiero di poterti mettere incinta raddoppia il piacere. Invece Claudia, dopo il primo figlio, voleva che lo tirassi fuori e le venissi sulla pancia per non correre rischi. Ti giuro che preferivo lasciar perdere alla fine.
— Non me lo dire altrimenti ti mungo un’altra volta, la mia passerina ha una sete insaziabile di sperma. Me lo sogno continuamente. Non ricordo di essere venuta cosi’ tanto come oggi con te, un orgasmo continuo.
Veramente una situazione incredibilmente erotica, anch’io non venivo due volte di seguito da un sacco di tempo. Sonia mi fa proprio impazzire di libidine.
— Ma se resti incinta che cosa gli raccontiamo a Stefano ?
— Lui e’ sterile e non sogna altro che un figlio, mi ha persino proposto la fecondazione artificiale con il seme di un donatore sconosciuto. Ma io ho bisogno di quella naturale, come la tua per intenderci. Pero’ capisci che non posso farmi mettere incinta dal primo che passa per strada, non voglio ammalarmi o che mio figlio nasca imbecille. Tu mi sei sembrato quello giusto da subito. Voglio un figlio da te, subito !
Questi discorsi mi eccitano sempre di piu’, anche dopo due enormi sborrate il mio attrezzo ha il coraggio di rialzarsi. Ho ancora voglia di Sonia.
— Ok, pronta per la terza dose ? Se gli fai due coccole ti prendi un’altra iniezione di seme caldo nel tuo pancino morbido.
— Pero’ montami sopra tu, se mi giro allago tutto e mi svuoto, non lo voglio.
Mi alzo e le offro il cazzo da succhiare, lo ingoia con foga, dopo essere venuto due volte posso permettermi un bel bocchino senza rischiare di esplodere subito.
Quando sono di nuovo ben duro le tolgo l’uccello dalla bocca e lo abbasso sino a infilarlo nella sua figa fradicia. Con tutto lo sperma che ha dentro faccio fatica a sentirla ma lei comincia a muovere la figa a ondate circolari, basta questo a farmi di nuovo andar fuori di testa.
Slancia le gambe verso l’alto in modo che possa infilarmi tutto, io continuo a pistonarla con delle botte tremende schiacciandogli il collo dell’utero in fondo.
— Avanti, pompa la tua Sonia, riempila di nuovo, metti il tuo seme nel suo utero ! Fammi gonfiare la pancia ! Dai ! Non fermarti sino alla fine !
Ormai e’ di nuovo partita, la guardo dall’alto ed e’ proprio una stupenda vacca alla monta.
— Ti faccio fare tre gemelli alla faccia di tuo marito ! Allarga le gambe e fammi venire in fondo ! Ti riempio anche le ovaie questa volta !
Sento che questo la manda di nuovo in estasi e gode con suoni gutturali. Mi mette la mani sulle chiappe e stringe forte. Vado avanti diversi minuti a limarle la figa senza pieta’.
— Ti voglio sentire sborrare dentro, se lo tiri fuori ti ammazzo ! Non sono quella stronza di tua moglie io !
— Non ci penso nemmeno, tu sei la mia vacca da monta e ti devo riempire ! Senti che sta arrivando ? Sei pronta ?
Dopo poco mi svuoto di nuovo i coglioni in fondo alla sua figa e Sonia sembra quasi svenire dal godimento. Resto dentro ancora un poco poi il mio cazzo scivola fuori, dopo tre scariche e’ ormai sazio.
Sonia rimane distesa con gli occhi chiusi e il sorriso sulle labbra, sembra assaporare tutto il seme che ha in corpo. Io ha una sborrata gia’ molto abbondante e con tre razioni devo averla proprio allagata.
Restiamo qualche minuto in silenzio, ciascuno ad assaporare questo momento stupendo.
— Credi che Stefano ti stia cercando ?
Lei apre gli occhi furbi e risponde.
— Non credo o sta dormendo o e’ fuori a sbavare dietro qualche puttanella, pensa se magari trova una che ci sta, con il suo cazzetto moscio lo voglio proprio vedere !
E intanto ride divertita, e’ stupenda con le tette all’aria ed il suo bosco di riccioli neri tra le gambe bagnato di sperma che fatto un piccolo laghetto sul lenzuolo. Le do un profondo bacio.
— E’ meglio che torni nella tua camera, non facciamo cazzate con due settimane davanti non voglio rischiare di perderti.
— Hai ragione ma fingero’ di non stare bene e restero’ a letto sino all’ora di cena, voglio tenere dentro al mio ventre tutto quello che mi hai dato. Stai attento pero’, siccome voglio mungerti per le prossime due settimane non fare lo stronzo con le altre. Il tuo seme e’ tutto per me e solo per me !
— Ma figurati, dove la trovo una femmina che mi faccia godere come te, ti terro’ imbottita di spermatozoi tutto il tempo, vedrai. E Stefano ?
— Lui fara’ il bullo in giro come al solito, faccia pure purche’ non si dimentichi di fare la siesta tutti i pomeriggi. Io mi inventero’ anche lunghe passeggiate in riva al mare alla mattina presto. A che ora ti posso svegliare ?
— Se lo fai come oggi va bene a qualunque ora.
Il suo sorriso e’ splendido, una femmina in calore e’ la cosa piu’ bella del mondo.
Si alza, si infila il reggiseno e gli slip rapidamente.
— Se non corro subito a letto allago tutto l’albergo.
Esce di corsa ed io resto disteso sul letto ancora frastornato da tutti gli eventi del pomeriggio. Bella l’idea di venire in vacanza con gli amici a Tenerife.
Ed poi e’ solo il primo giorno !

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