Arrivo tardi per la colazione e Stefano e’ gia’ al tavolo.
— Dormito bene ? Ti avevo detto che a Tenerife si sta proprio bene !
— Certo e ti ringrazio. Ma ho tanta fatica e stress arretrati che passerei la vacanza a letto. Sonia e’ ancora a letto ?
— No, e’ uscita presto per la sua passeggiata mattutina, il suo medico dice che fa molto bene all’organismo ed alla linea, sai come sono le donne. Dovrebbe essere di ritorno presto.
Iniziamo la colazione e nel tavolo al nostro fianco ci sono tre donne sulla trentina, inglesi, che davvero non sono male. Ridono, scherzano e ci guardano spesso, secondo me sono interessate alla nostra compagnia.
Stefano ha gia’ capito tutto e le ricambia con sorrisi e attenzioni. Se solo mi rimanesse una goccia di sborra nei coglioni la offrirei volentieri alle nostre vicine. Comunque tengo mano al corteggiamento del mio amico.
Basta qualche battuta e amicizia e’ fatta. Sono un po’ secche per i mei gusti ma una ha un culo degno di nota, il ricordo di Sonia mi ha lasciato un po’ di appetito in quel senso, l’oggetto mi attira, non posso negarlo.
Le inglesi sono gia’ da una settimana nell’Hotel e non hanno l’aria di essersi poi divertite tanto, si capisce che per loro non c’e’ stata abbondanza di uomini a Tenerife, quasi tutti ragazzini o sposati con pancetta e consorte.
Continuiamo a scherzare ma io e Stefano ci accorgiamo che le nostre amiche non hanno poi tanta voglia di giocare. Quella che preferisco fa di tutto per mettere in mostra le chiappe, davvero notevoli. Si capisce che gradirebbero approfondire la conoscenza alla svelta, l’appetito le rende molto intraprendenti.
Sul piu’ bello pero’ arriva Sonia e capisce al volo la situazione. Fa buon viso a cattivo gioco ma si capisce subito che la presenza delle rivali non le va giu’, ormai la conosco bene anch’io. Ci racconta della lunga passeggiata e insiste per andare subito al mare tutti insieme.
Salutiamo le vicine che ricambiano un po’ deluse e andiamo a cambiarci per la spiaggia. Poi usciamo dal residence e raggiungiamo una spiaggetta tra gli scogli. .
Sonia e’ sempre molto quieta, a volte sembra quasi non esistere, ma la sua presenza mi turba non poco. Si toglie il reggiseno e stende al sole le sue tette stupende, poi si gira e scalda le chiappe al sole, uno spettacolo da far impallidire le altre donne intorno.
Il ricordo poi di quello che e’ successo un’oretta fa mi fa rizzare di nuovo la verga, se continua cosi’ devo acquistarmi un costume piu’ ampio. Mi stendo sulla sabbia per nascondere l’erezione ma non credo che sia sfuggita a Sonia poco distante da me.
Stefano si mostra molto allegro e fa continui commenti sugli spettacoli che abbiamo intorno, io fingo di stare al gioco anche perche’ Sonia, fingendo di dormire, mi tiene sotto stretto controllo. Devo dire che la situazione, invece che disturbarmi, mi eccita in modo incredibile.
Anche le nostre amiche arrivano e si piazzano poco lontane, la spiaggia e’ molto stretta, tette al vento e una addirittura si mette nuda del tutto. Devo dire che lo spettacolo non e’ male, se non avessi Sonia vicino a me non resisterei alla tentazione di abbordarle.
L’inglese nuda mi sorride e si distende in modo da mettermi il suo pube nudo proprio davanti agli occhi. Da dove mi trovo ho sotto il naso uno spettacolo fantastico a meno di un paio di metri. Una bella passera rossa con il pelo ben curato e sottile, si vedono perfettamente le labbra turgide leggermente aperte e il buchino del culo appena sotto. Quando si muove vedo chiaramente l’interno rosa della figa umida.
Ormai ho il cazzo duro schiacciato contro la sabbia calda e non oso muovermi, sento che l’eccitazione mi sta crescendo dentro ad ondate. Cerco di distrarmi ma proprio non ci riesco.
So che Sonia mi sta tenendo sotto controllo in modo discreto ma attento allora decido di togliermi dall’imbarazzo e tornare in albergo, ho appetito e sento anche il bisogno di riposarmi un po’.
— Per me sta facendo gia’ troppo caldo, credo che andro’ a fare uno spuntino e a riposarmi un po’ sotto le palme. Magari ritorno fra un’oretta.
— Ok, noi restiamo per farci un bagno, ci trovi ancora qui per un paio d’ore. Vero Sonia ?
Lei sembra svegliarsi dal sonno e conferma. So benissimo che vuole tenere d’occhio le rivali, il fatto che io me ne vada non la tranquillizza del tutto.
Nascondo la mia erezione con l’asciugamano legato ai fianchi e mi avvio dopo aver pero’ dato una ultima intensa occhiata alla inglese nuda che mi sorride un po’ disorientata. Ha capito che lo show ha fatto effetto e la ragione dell’asciugamano sui miei fianchi, mi lancia un sorriso complice che io ricambio.
Risalgo gli scogli ma l’idea di tornare in albergo da solo non mi sembra piu’ cosi’ brillante, sono in piena erezione e Sonia restera’ con Stefano almeno sino al tardo pomeriggio. Nonostante faccia sesso come non mai da quando ho messo piede su quest’isola mi sento addosso sempre piu’ voglia. Stefano deve aver ragione, Tenerife e’ un’isola magica.
Dall’alto riesco a vedere una parte della spiaggetta e mi sposto in modo da osservare ancora le inglesi distese ma al riparo dalla vista dei miei amici. La rossa adesso si e’ seduta piu’ composta, aveva fatto lo spettacolo proprio per me allora. Mi interessa sempre di piu’ la biricchina.
Anche lei si accorge di me e mi guarda dal basso, io accenno un saluto con la mano e non mi muovo. Deve essere molto furba perche’ non risponde al saluto, si alza con fare indifferente, si infila gli slip e si dirige verso l’acqua.
Dopo un bel tuffo inizia a nuotare verso il largo sempre sotto il mio sguardo, poi devia verso destra quando e’ sicura di non essere visibile dalla spiaggia. Io dall’alto non perdo nulla e la vedo dirigersi verso un gruppo di scogli a qualche centinaio di metri dalla spiaggetta. Altre zone di sabbia non ce ne sono o sono tutte affollate di bagnanti. Mi piace sempre di piu’ la fanciulla.
Arriva agli scogli e sale uno basso e liscio a pelo dell’acqua, si toglie di nuovo lo slip e si distende supina. Io mi sono gia’ avvicinato a lei e mentre scendo con cautela mi godo lo spettacolo del suo culo che si sta asciugando al sole. Lei non si muove, non alza nemmeno la testa, sembra dormire.
Quando arrivo sullo scoglio vedo che siamo ben nascosti alla vista, solo dal mare o dalla cima della scogliera qualcuno potrebbe vederci. Nessuno pero’ sembra in vista. Lei rimane sempre ferma ma si e’ sicuramente accorta della mia presenza.
Appena comincio ad accarezzarle le chiappebianche allarga le gambe e mi mostra il ciuffo rosso e le labbra succose della figa che avevo gia’ gustato. Continuo il massaggio, poi le infilo un dito nella passera, e’ bagnata fradicia. Lei cerca di fare l’indifferente ma sento che sta ansimando, muove il culo e spalanca sempre di piu’ le gambe per facilitare il mio ingresso.
Mi tolgo il costume in un attimo e mi ritrovo con una verga durissima tra le gambe, per me adesso esiste solo quella figa rossa e quel culo da sfondare. Lei continua a rimanere distesa e non mi ha degnato di un’occhiata, questo atteggiamento mi eccita ancora di piu.
Mi abbasso e quasi sommerso dall’acqua comincio a leccarle la figa ed il buchino, adesso fa fatica a stare ferma, si agita, mugola parole in inglese, sta andando in calore come una troia. Forse dalle sue parti non sanno leccare le passere come da noi, comunque ormai sta perdendo la sua indifferenza, salta come una puledra.
A questo punto anche per me diventa difficile resistere, mi rialzo e le punto la cappella tra le labbra pelose. Anche vista la posizione le farei volentieri il culo ma il sale che ci ricopre non lubrifica l’entrata, anzi rischia di bruciare non poco. Ma e’ lei che mi toglie dal dubbio, alza le braccia e con un colpo secco mi fa entrare nella figa sino in fondo. Resto un attimo fermo per gustarmi il calore della vagina poi comincio a pomparla come un pazzo. La roccia deve essere dura ma lei sembra non preoccuparsi, risponde colpo su colpo e sento i suoi orgasmi avvolgermi la verga in successione. Aveva proprio urgenza di una bella pistonata, eccola servita.
Spero che non ci sia nessuno ad osservarci perche’ vado avanti forte e duro per almeno venti minuti, lei continua a spingere, a incitarmi e a godere come una vacca. Sara’ che sono meta’ immerso nell’acqua fredda ma sento ancora la sborrata lontana e continuo con dei colpi da aprire in due questa figa inglese.
Deve essere venuta una decina di volte quando sembra recuperare un po’ di ragione. Sempre sotto i colpi si volta verso di me mi implora di non venire, e’ stravolta dal godimento ma ha un’aria davvero spaventata. Si divincola, cerca di farmi uscire ma io continuo imperterrito. E’ una situazione incredibile, ho una figa infilata sul cazzo che gode e mi implora di uscire. No, cara mia, anch’io devo venire, non se ne parla nemmeno.
Poi capisco, mi sta implorando di non venirle dentro, magari non ha protezione e rischia di rimanere incinta. Confesso che l’idea mi fa eccitare ancora di piu’ per un momento ma cerco di essere ragionevole. Mi fermo un attimo sempre piantato contro il suo utero e lei sembra calmarsi. Estraggo piano il cazzo fradicio dei suoi umori e lo punto sul suo buco del culo. Tenta un po di divincolarsi ma io non cedo, se non posso venirti nella figa mi devi dare il culo. Elementare !
Spingo sempre piu’ forte e la punta comincia ad entrare, un colpo secco e sono nel suo retto. La lubrificazione ha fatto effetto, riprendo a pompare come un matto. Deve farle male subito perche’ si lamenta ma sempre piu’ debolmente, le infilo due dita nella passera fradicia e lei riprende a godere come prima.
Un culetto stretto e’ micidiale per me, dopo qualche minuto mi sento ribollire i coglioni, sono pronto a scaricarmi. Lei se ne accorge perche’ mi muovo sempre piu’ convulsamente e mi segue rispondendo ai colpi. Mi fermo di botto e le scarico nell’intestino una quantita’ incredibile di sborra bollente. Sento con le dita che la sua figa si contrae continuamente, sta venendo anche lei sentendo i fiotti di sperma che le sparo nel culo.
Resto un po’ fermo piantato dentro e alzo lo sguardo per vedere se siamo osservati, per fortuna nessuno sembra averci notati, forse. Ormai me ne importa poco.
Esco e mi lascio cadere nell’acqua fresca. Lei non si nuove, ansima distesa e ha il culo dilatato dal quale esce la sborra bianca. Vedo anche la figa con le labbra ancora spalancate che cola umori sul sasso. Deve aver goduto come non mai in vita sua, e’ piu’ mezz’ora che si fa sfondare da un cazzo duro, davanti e dietro.
Lentamente si lascia scivolare in acqua anche lei, mi lancia solo uno sguardo sorridente, prende gli slip e inizia a nuotare verso il largo. Io resto ancora un po’ a prendere fiato, mi rivesto e finalmente il mio attrezzo mi entra nel costume. Risalgo e vedo che l’inglese sta ritornando alla spiaggia dalle amiche.
Io ritorno in albergo, mi faccio una doccia ed uno spuntino poi ritorno alla spiaggia. Stefano e Sonia ci sono ancora e anche le tre inglesi. Saluto tutti e decido di farmi una nuotata prima di rientrare tutti insieme in albergo. La rossa e’ ancora distesa al sole come se niente fosse ma adesso ha gli slip, io so il perche’.
Ma non e’ finita cosi’ !!!!!