—Mi piacerebbe infilarlo nel culetto, sei ancora vergine nel buchino ?
—Si, nel buchino sono ancora vergine, ti piacerebbe essere il primo zietto ? Mi faresti tanto male o saresti delicato ? Pensa come lo faresti.
—Si, Angy, ti infilerei con gusto ma ho il cazzo grosso, ti farei male.
—Allora no, zio, posso concederti la mia patatina, e’ stretta ma se vuoi puoi entrarci…..mi piacerebbe
Istintivamente mi sono abbassato la tuta e mi accarezzo la verga, e’ dura, senza accorgermene Angela e’ riuscita ad farmela rizzare completamente.
—Sai che mi hai fatto venire il cazzo duro ? Fammi vedere bene dove vuoi che lo metta.
Si gira e mette una gamba sulla scrivania spalancando la fessura, e’ una delizia.
—Ma zio, non avere fretta, abbiamo un sacco di tempo per stare insieme, accarezzati e pensa che sono io a farlo. Guarda che bella passerina ho tutta per te.
Ormai sono preso e mi sto masturbando davvero, non avrei mai immaginato di arrivare a farlo. Guardo con preoccupazione al credito che scorre verso il basso inesorabile, non durera’ piu’ di qualche minuto ancora.
—Mi sto menando, dai infilati qualche cosa nella fighetta, spalancala come se ci fossi dentro io
—Ziuccio, sei un porcello, vuoi che anch’io goda con te ? Sai che mi piace molto prenderlo tutto ?
Ormai ho fretta, mi sto masturbando a tutta forza ed il credito cala rapidamente.
—Si, Angy, fatti un ditalino, fammi vedere come godi insieme a me, sei una magnifica troietta.
Sempre con una gamba sul tavolo e l’altra per terra vedo che afferra una penna, la riconosco, e’ quella preferita da Paola e gliela ho regalata io. Con mestiere la strofina lungo la fessura, la apre lentamente e poi la richiude, la spinge sempre piu’ in fondo e finalmente ne fa sparire una buona parte dentro la fessura.
—Zio, come sei duro, che bel cazzone mi hai infilato dentro, mi fa impazzire sai ? Come e’ grosso e duro !
E’ proprio una proietta esperta, lo sa bene come far eccitare il maschio.
—Si, Angy, ti sto chiavando a tutta velocita’ fammi vedere come godi. Dimmi che ti piace essere chiavata da me
Accelera il movimento e vedo che il bacino si nuove sinuoso mimando una scopata, sto cambiando idea su Angela, deve essere proprio una fighetta stupenda da scopare, altro che ragazzina inesperta
—Zio, il tuo cazzo mi fa godere, lo sento duro sino in fondo, spingi, fammi venire dai…ah ah ah ah
Ormai il credito e’ quasi esaurito ed io mi sto segando a piu’ non posso
—Angy, sei una gran figa, ti sto scopando come un toro e godo molto Dimmi che ti piace..
—Anche tu zio sei un montone magnifico, mi fai godere con il tuo cazzo lungo e duro, non ho mai sentito un cazzo cosi’ duro e lungo.
Vedo che si sta infilando la penna tutta dentro, accidenti Angela che passera profonda ! Poi l’immagine si blocca e resto come inotizzato a menarmi il cazzo davanti al video.
Mi alzo e vado in bagno per rinfrescarmi, ho il cazzo che quasi mi fa male, non credo che riuscirei a dormire senza scaricarmi, accidenti in che casino mi sono cacciato.
Ho assolutamente bisogno di sfogare la carica che ho dentro, ancora una volta stramaledico di non riuscire a venire segandomi da solo. Guardo l’ora e sono le quasi le 22:30, non e’ poi cosi’ tardi. Prendo il telefono e chiamo Paola a casa, dovrebbe essere ancora sveglia.
Sento che un po’ stupita di sentirmi ma e’ abituata alla mia imprevedibilita’.
“Senti Paola, sto rientrando ma ho con me un documento che mi serve domattina e che non riesco a capire bene, vorrei mostrartelo, sono sicuro che tu ti ricordi cosa significa.” Mi conosce bene e quindi non mi crede pero’ capisce che ho bisogno di lei e questo la gratifica sempre molto. “Certo Dottore, se mi suona scendo, qui tutti stanno quasi dormendo ed e’ meglio non svegliarli. Poi Angela dovrebbe tornare tra poco. Mi faccia uno squillo quando e’ sotto casa”
Come un automa mi rivesto, scendo in garage, esco con la macchina ed in una quarto d’ora sono sotto casa di Paola. La strada e’ tranquilla e parcheggio vicino ad una zona poco illuminata. Dopo un paio minuti Paola esce ed io lampeggio per farle capire dove sono, entra e mi guarda incuriosita, le basta un secondo per capire tutto.
Senza una parola mi slaccio i calzoni e li abbasso, ho il cazzo duro e congestionato. Paola sorride e me lo accarezza. “Ma guarda chi si vede ! Questo ragazzaccio non puo’ stare proprio tranquillo, mi sembra cha abbia proprio bisogno di un intervento urgente”
Si abbassa e mi avvolge la punta con le labbra, sento la sua lingua che li esplora la verga, con un sospiro di sollievo mi abbandono sul sedile. Paola e’ brava, le piace sentire che io la desidero, per lei e’ un piacere immenso sentire che godo. Mi prende la base dell’asta con entrambe le mani e mi masturba nella sua bocca, e’ morbida, calda, sento che mi accarezza le palle, istintivamente con le reni spingo per entrarle dentro sempre di piu’.
Poi di colpo la frustata in fondo alla schiena e comincio a venire, sento Paola che succhia e ingoia, con le mani cerca di impedire alla sborra di uscire ed allagarmi il sedile, e’ esperta e sa come riuscirci. Alla fine mi asciuga il cazzo a colpi di lingua, mi bacia la punta e mi rilassa lo scroto accarezzandolo, sto bene finalmente.
Paola e’ ancora chinata su di me quando vedo passare lungo il marciapiede Angela, cammina dritta ancheggiando leggermente, il bel culetto alto e le gambe lunghe si intuiscono sotto il cappotto. Forse sto solo immaginando ma ormai il suo corpo non ha piu’ segreti per me. Non dico nulla a Paola, le accarezzo la testa con tenerezza finche’ tutta la tensione si e’ allentata.
Rimane un poco distesa sul sedile con gli occhi chiusi. “Gabriele devo tornare subito in casa, non vorrei che la bimba si svegliasse ma adesso sono io che avrei bisogno di aiuto. Ma non possiamo, domani mattina dovrai ricambiare, intesi ?” Esce dalla macchina e rientra in casa, io riparto molto piu’ disteso, ma che razza di effetto fanno le ragazzine porcelle ! Dovro’ starci piu’ attento nel futuro.
Nei giorni successivi sono in studio raramente, mai di pomeriggio ma mi e’ capitato di rivedere Angela e mi sono scoperto ad osservarla con occhio diverso. Non mi sfugge sulla scrivania la penna che si era infilata dentro l’altra sera in cam, non posso fare a meno di guardarla con piacere, magari ha ancora il suo profumo.
Non credo che se ne sia accorta, forse si, mi sembra che abbia occhi birichini e la gonna mi sembra piu’ corta del solito. Non posso fare a meno che ricordarla nuda in cam e sicuramente le immagini che rievoco me la fanno vedere in modo diverso.
Il Venerdi’ lo passo in ufficio, nel pomeriggio e’ arrivata Angela che si e’ seduta al computer e quando mi capita di passarle vicina la vedo quasi sempre al cellulare, non credo che sia molto produttiva ma ha un sorriso cosi’ accattivante che mi fa tenerezza. Finiti gli impegni piu’ pressanti mi rilasso un attimo sulla poltrona e penso ad Angela, mi piace pensarla come Angy.
Quasi senza accorgermene mi ritrovo collegato con il sito di RagazzeInVendita a scorrere le immagini delle ragazze, Angy c’e’, il suo tatuaggio all’ombelico e’ inconfondibile. Acquisto un po’ di crediti e mi godo le sue foto segrete, visibili solo a pagamento. Angela ci sa fare, devo dire, le foto sono provocanti ma semplici, la qualita’ non e’ proprio casereccia, sono sicuro che le ha fatte qualcuno che ci sa fare e che conosce bene il suo mestiere e la modella. Una mi colpisce piu’ di tutte, lei e’ nuda con un dildo in mano e se lo sta infilando nella passerina, non e’ entrato tutto ma il calibro e’ notevole. L’atteggiamento di Angela e’ molto sensuale, da ragazzina ma molto femmina, riesce ad essere ingenua e perversa nello stesso tempo.
Con i crediti rimanenti acquisto il suo numero di cell e chiudo al connessione lasciando la foto che mi piace sullo schermo. Prendo dal cassetto il telefono che uso per le chiamate personali, Angela non puo’ avere questo numero, chiamo ma il numero e’ occupato, accidenti. Con una scusa sbircio nell’ufficio di Paola e Angela e’ davvero al cellulare, mi guarda sorridendo ma non chiude la chiamata, io ritorno al mio posto.
Dopo dieci minuti riprovo e finalmente il telefono squilla libero, mi sembra di sentirlo dall’altra parte della porta chiusa, la voce di Angela mi risponde con tono da ragazzina, piu’ del solito direi.
Io mi invento un forte accento francese anche se non credo che mi riconoscerebbe, non si sa mai, in ogni caso non puo’ aspettarsi che l’uomo al telefono sia io dall’altra parte dell’ufficio.
—Pronto, chi parla ?
—Ciao, ho avuto il tuo numero in Internet, ti chiami Angy ?
—Si, piacere. Grazie per avermi chiamata, sono qui che mi sto annoiando e mi fa piacere se mi fai compagnia. Tu come ti chiami ?
Deve essere il modo classico per iniziare una conversazione ma Angela sembra davvero felice di sentirmi, e’ brava, ci sa fare ?
— Mi piace molto il tatuaggio che hai all’ombelico, cosa rappresenta ?
— E’ il simbolo indiano dell’Amore, a me piace molto fare all’amore cosi’ me lo sono fatto fare. A te piace farlo ?
Brava, provocante, riesce a portare subito l’argomento sul tema preferito dei suoi interlocutori, mi piace Angela, ingenua ed esperta nello stesso tempo.
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