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Daniela 1

Trovo il coraggio di lasciarti il mio numero di telefono e quando ormai sono convinta di aver fatto un madornale errore ed ecco che arriva la tua telefonata, ero convinta tu avessi una voce di quelle da brivido, e’ vero.
Sei per lavoro a Milano e ci si potrebbe incontrare per bere qualcosa, ti invito a casa mia giustificandomi con me stessa con il fatto  che sono stanca, sono appena tornata dal lavoro ma la verità è che preferisco incontrarti nel mio territorio a causa della mia insicurezza patologica.
Accetti, ti do’ l’indirizzo, tra un ora sarai qui … di corsa in doccia, ho appena finito di truccarmi e di asciugarmi i capelli che suona il campanello … ed io che non ho ancora finito di vestirmi. Ti lascio socchiusa la porta intanto corro in camera cercando disperatamente qualcosa di decente da indossare.
Entri, mi chiami, ti invito ad entrare ed a fare come se fossi a casa tua , arrivo subito …
Gabriele
Entro e mi guardo intorno, mi piace, e’ un luogo che sa di donna, di femmina, mi eccita ma non voglio violarlo come un intruso, mi piace così e me lo voglio gustare senza turbarlo.
Trovo una poltrona e mi siedo, in silenzio per diventare anch’io parte dell’ambiente, qualcosa di familiare e intanto ti sento muovere forse nel bagno, forse in camera da letto e mi piace ascoltare i tuoi passi.
Mi eccita questa attesa, vorrei che si prolungasse come in un sogno, non ti ho mai vista e provo ad immaginarti, mi stimola entrare nel tuo mondo di donna, e’ come penetrarti prima nella mente e poi nel corpo. Lo faro’, ne ho una voglia pazza ma non subito, prima entrerò  a far parte del tuo mondo e poi del tuo corpo.
E non sarà in punta di piedi, l’urgenza di possederti e’ già quasi dolorosa, ma adesso chiudo gli occhi, li riapriro’ solo dopo che tu mi sarai davanti ….. ed avrò imparato il tuo profumo.
Daniela
…… io in camera sto’ litigando con la guepiere ….. non scherzavo quando ti scrivevo che la parte francese di me è tutta lingerie profumi e champagne …… passano pochi minuti ma sembrano ore , sei in sala , sono un fascio di nervi , si sta realizzando il sogno di anni ….… non so come sei ma so già che mi piacerai immensamente … infilo le calze, le scarpe tacco 14 a stiletto e sopra un abitino nero … ah dimenticavo, uno spruzzo di Private il mio profumo preferito …
Adesso non ho più scuse …. arrivo in sala ti vedo seduto sulla mia poltrona preferita, occhi chiusi,mi avvicino lentamente, l’emozione mi impedisce di parlare … ti vedo per la prima volta e quello che sto guardando mi piace, sei sempre ad occhi chiusi, d’istinto mi chino sul tuo viso e ti sfioro le labbra sussurrandoti “ben venuto” ….
Gabriele
Essere così indifeso nella tana della femmina, in sua balia totale mi piace. E’ una sensazione strana, mai provata da un predatore come me abituato ad aggredire e possedere però scopro che mi piace allungare all’infinito questa sensazione di sottomissione, e’ un piacere sottile, intenso, diverso.
Non apro gli occhi, Dany, voglio scoprirti lentamente, non tutta insieme ma particolare per particolare. Il tuo profumo, femminile, non e’ da predatrice e mi rassicura, sono in buone mani, ho una femmina davanti, non ho dubbi.
Allungo le mani e ti accarezzo i fianchi, sento la guepiere, la pelle liscia, morbida e calda, mi sembra di avvertire un tuo brivido e non so se di piacere o di timore.
Non temere Dany, non mi conosci ma ciò che io voglio e’ lo stesso che desideri tu, lo sento intensamente, ma ogni volta che ti accarezzo i tuoi fremiti aumentano.
Sono vestito, jeans, polo e giacca aperta, tu devi essere quasi nuda, ti esploro lentamente, con cura, quando ti accarezzo il seno ti sento sospirare, non indugio, non voglio spaventarti. Non ho fretta, voglio godermi questa attesa con intensità.
Le spalle, il collo, mi accorgo che ti stai inchinando per facilitare la mia esplorazione, il viso. Ti accarezzo le gote e sono calde, forse sei arrossita, non so e non voglio saperlo, preferisco pensarlo.
Ti stringo e ti trascino dolcemente verso il mio viso, sento le tue labbra sulle mie, sono morbide, dolci, il sapore mi inebria. Le schiaccio sulle mie e sono chiuse, sento il tuo respiro, ansimi, non so perche’.
Apro le mie, forzo le tue labbra, esiti, resisti forse un attimo e poi le apri, poco, non insisto.
Sono inebriato, ho voglia Dany, mi gira la testa ma non apro gli occhi. Sei tu che apri le labbra adesso e le nostre lingue si incontrano, la prima parte di noi che si conosce e si piace.
Poi mi concedi di entrare, lentamente ti apri ……… come se ti stessi penetrando. E’ un bacio dolce, tenero, quasi come tra due innamorati ma da parte mia c’e’ voglia, forte, profonda . Sento l’erezione esplodere nei calzoni stretti, mi fa quasi male  e ancora non ti ho vista. Ma ti desidero già da impazzire.
………

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