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Il lampadario 2

Lentamente ti faccio sollevare, il tuo viso e’ rilassato, i tuoi occhi brillanti e vispi, anche tu stai cercando di recuperare la realta’ ma non e’ questo che voglio e che tu vuoi. Hai i seni piccoli, li raccolgo nel palmo delle mani e tra le dita stringo i tuoi capezzoli piccoli che immediatamente si induriscono. Non cerchi di farmi uscire da te anzi ho l’impressione che ti stia accomodando meglio per farlo entrare sino alla base. Con un colpo di reni ti rovescio e senza farlo uscire ti sono sopra, hai le gambe spalancate e la bocca aperta dallo stupore.
“Dany, non penserai che io sia uno che si fa cavalcare dalle donne, vero ?”  Non rispondi ma muovi la testa da sinistra a destra. Si vede benissimo che non stai capendo cosa succede, me ne accorgo dal tuo respiro che accelera. Ti afferro le gambe e me le appoggio sulle spalle, sei spalancata completamente ed io spingo a fondo, ormai l’asta ha ripreso la rigidezza e sento la punta schiacciarsi in fondo.
“ Mio Dio Gabry, fai piano, mi stai rompendo ! Sono una ragazza piccola io !”
Lo estraggo quasi completamente poi giu’ a fondo, lentamente sino che e’ entrato tutto e poi di nuovo, piano, senza fretta lo estraggo. Ti sento caldissima e il mio succo insieme al tuo lubrifica il percorso, in questa posizione sei totalmente aperta. Continuo a fare dentro e fuori ma sempre piu’ rapidamente, ho voglia di sbatterti, Dany. E lo faccio, due, tre quattro colpi secchi e violenti che ti tolgono il respiro e poi di nuovo lentamente e dolcemente. Ti piace, si vede Dany, non ti tiri indietro, non cerchi di sfuggire ai miei colpi, ho l’impressione che ti stia aprendo sempre di piu’.
“Gabry, Gabry, mi fai morire cosi’. Ho voglia di godere ancora, non smettere!”
Ed io non smetto di certo, alterno il ritmo e la forza mentre vedo che stai perdendo la testa sempre di piu’, mi piace gestire e provocare il tuo piacere, mi da un senso di forza e di potere. “Gabry, vengo, vengo ancora, non smettere ti prego!”
Adesso ti sbatto con forza, colpi secchi e rapidi sino al fondo finche’ non sento le contrazioni del tuo piacere strizzarmi il membro. Mi fermo conficcato a fondo e ti lascio godere, ancora una volta in cosi’ poco tempo, deve essere una esperienza che nemmeno immaginavi. Resto immobile mentre tu sei scossa da brividi in tutto il corpo, ti accarezzo il viso, lo bacio, cerco la tua bocca che si spalanca davanti alla mia. Sei mia, completamente, Dany.
“Gabry, ma cosa mi hai fatto, sono impazzita. Non ho mai provato un orgasmo cosi’ intenso e senza toccarmi il clito. Mi sento tutta indolenzita ma non sono mai stata cosi’ bene, cosi’ rilassata.”
Io non dico nulla ma ti guardo fissa negli occhi, lentamente riprendo il movimento lento, estraggo il membro completamente e poi durissimo lo affondo e poi di nuovo fuori e dentro..
“Ma Gabry, tu non hai goduto con me ! Lo sento sempre piu’ duro e grosso”
Ti prendo le spalle e ti sollevo sino ad abbracciarti, poi guido i tuoi fianchi in un movimento circolare, mi piace usarti come strumento di piacere e mi godo il tuo stupore nel gustare sensazioni per te sconosciute. “Muovi il bacino, succhiami il cazzo con la figa, Dany !” Non e’ una richiesta e’ un ordine e tu obbedisci, ancora non sai bene come fare ma ti guido io.
Intanto strofini i tuoi seni sul mio petto e sento i capezzoli duri, le mie mani sono sul tuo culetto che si indurisce nel movimento. Mi piace questo gioco, mi scatena una voglia bestiale di possederti senza ritegno.
Si Dany, la mia voglia sta montando e fatico a controllarla, sento il bisogno di lasciarmi andare.
Ti sollevo di colpo e ti faccio distendere bocconi sul lenzuolo, quando vedi il mio cazzo rigido e lucido di piacere avvicinarsi al tuo culetto hai una reazione di panico. “Gabry, ti prego, cosa vuoi farmi !!!!” Si Dany, hai capito l’idea che mi annebbia la mente ma non voglio farti male. Infilo il cazzo nel solco e ti solletico il buchetto, lo sento piccolo e stretto, la tentazione di sfondarlo mi fa girare la testa. “No, Gabry, no ! Non farlo…. Me lo avevi promesso !”
In questi momenti le promesse non hanno alcun valore ma hai ragione Dany, non posso, almeno non adesso.
Scivolo piu’ in basso e ti infilo da dietro, sei bagnata e aperta cosi’ posso farlo senza esitare, con un colpo di reni ti sono in fondo schiacciando il mio ventre contro le tue chiappe. Ti prendo i fianchi e ti sollevo il bacino per sbatterti meglio e comincio a pomparti con botte violente e rapide. Sento arrivarmi l’orgasmo e raddoppio la foga, non bado piu’ a te ma solo al mio piacere. Quando ti sento urlare di nuovo lo faccio anch’io e vengo di nuovo insieme a te. Il secondo orgasmo per me e’ meno intenso ma lungo, lunghissimo, sento il seme schizzare e sembra non finire piu’. Mi sono abbandonato sulla tua schiena e lascio che gli spasmi rallentino, ho il viso sulla tua nuca e il naso tra i tuoi capelli. Ho voglia di morderti il collo, lo faccio ma con tenerezza, non ti faccio male ma capisci che e’ il maschio che tiene immobilizzata la femmina mentre la riempie. E tu non ti nuovi, forse i tuoi fianchi spingono verso di me, si, Dany, l’istinto ti guida a farmi venire piu’ in fondo che puoi.
Adesso siamo entrambi spossati, non ho idea del tempo che e’ trascorso ma sicuramente e’ tanto, un’ora, un’ora e mezza, due ? Quando si fa l’amore si perde il senso della realta’.
Infatti solo adesso mi accorgo che la porta della camera non e’ chiusa del tutto, accidenti, eppure sono sicuro che l’avevi accostata completamente. Si sara’ aperta da sola visto in casa siamo non c’era anima viva.
Esco da te e mi distendo al tuo fianco. Di nuovo mi ritrovo a fissare il lampadario, chissa’ perche’.
Pero’ con la coda dell’occhio mi sembra di avvertire un movimento fuori dalla porta, non ne sono certo ma direi di non essermi sbagliato.
“Dany, sei sicura che le tue coinquiline siano ancora fuori ? Mi sembra che avessimo chiuso la porta
e ho l’impressione che ci sia qualcuno nel corridoio”
Con una energia insospettabile ti alzi e mi guardi. “Ma che ore saranno Gabry ? Loro dovevano restare fuori per due o tre ore !”
Non resisto ad ammirare il tuo corpo da gazzella mentre schizzi giu’ dal letto nuda e guardi fuori dalla porta della camera, hai un culetto da sballo Dany, non riesco a pensare ad altro.
“Ragazze, siete rientrate ?” C’e’ un attimo di silenzio nell’appartamento poi una voce femminile allegra e ironica risponde “Si Dany, se volete vi preparo un caffe’ ”
Chiudi la porta e ti siedi sul letto, sei come una ragazzina colta a rubare la marmellata. “Accidenti, quelle pettegole chissa’ da quanto ci osservavano ! Che stronze ! Se lo dicono al mio ragazzo scoppia un casino da circo !”
Ti rialzi di colpo con l’aria infuriata e mi fissi in piedi davanti al letto ma non mi guardi nudo e disteso, stai pensando, mi piaci quando sei cosi’. Poi, di colpo ti porti la mano tra le cosce con una espressione stupita.
“Scusa Gabry, non so cosa stia succedendo, devo correre in bagno !” Sei buffa mentre corri nuda con le gambe strette , io so benissimo cosa sta succedendo e mi viene da sorridere, Dany, quante cose stai scoprendo oggi !. Non hai nemmeno avuto il tempo di chiudere la porta e sento distintamente lo scroscio della doccia, io sto bene disteso nudo sul letto e continuo a fissare il lampadario sopra di me, mi mette allegria quella palla di carta.
“Daniela ! Il caffe’ e’ pronto, dove sei andata ? Non farlo raffreddare !”
E’ la stessa voce di prima e la sento sempre piu’ vicina finche’ un viso non compare sulla porta. E’ una moretta, piuttosto forosa che mi guarda con sorpresa, devo essere uno spettacolo inaspettato.
“Dany e’ in bagno a fare la doccia, mi rivesto e arrivo. Grazie”
Non so se la tua amica ha capito le mie parole perche’ continua a fissarmi a bocca aperta, deve essere proprio molto sorpresa. “Scusi ma pensavo che fosse Gianni, mi scusi”
Ma non mi sfugge il suo sguardo fisso tra le mie gambe, comincio a capire chi e’ Gianni. Dopo aver indugiato qualche secondo si volta di scatto e sparisce nel corridoio. Ormai non sento piu’ l’acqua della doccia e penso che dovrei proprio rivestirmi, non sta bene rimanere cosi’ oscenamente nudo in casa di due ragazze ma mi sento troppo rilassato e languido, non ho voglia di alzarmi.
Sempre come un fulmine ti vedo rientrare con addosso un castissimo accappatoio, sembri ancora piu’ giovane con i capelli bagnati.
“Gabriele, ma cosa mi hai combinato ? Di colpo mi sono sentita una cascata tra le cosce, credo di aver lasciato la scia nel corridoio. Non mi era mai successa una cosa cosi’ “
“Non ho fatto nulla di strano, se ci pensi mi dai ragione. Non dirmi che ti e’ dispiaciuto”
Il tuo viso da ragazzina imbronciata piano piano si scoglie in un sorriso malizioso. “Sai che avevo tutte le cosce bagnate sino alle caviglie ? Sei un porco Gabry” Ma il tuo sorriso dice che stai facendomi un complimento.
“Sai che la tua amica pensava che fossi Gianni ? E’ il tuo ragazzo vero ?”
Mi rispondi con un cenno del capo, sembra che tu non voglia ammetterlo, perche’ Daniela ?
“Guarda che il fatto che tu abbia un ragazzo non mi disturba, anzi mi fa piacere. Sei carina, giovane, intelligente, mi preoccuperei davvero se nessuno ti volesse”
“Gabriele, scusa ma parlare di lui mi mette a disagio. Mi sento un po’ in colpa e poi speriamo che Anna non faccia la pettegola”
“L’ho vista, e’ entrata a cercarti ma non sembrava scandalizzata dalla mia presenza anzi era incuriosita”
“Ci credo Gabry, ma ti sei visto ?”
Seguo il tuo sguardo e mi accorgo di essere veramente uno spettacolo osceno, disteso nudo a gambe aperte e con il membro che sta riprendendo vigore. Si Dany, se non chiudi bene l’accappatoio lui si agita, lo stai guardando vero? Si, lo vedo benissimo dove mira il tuo sguardo.
Ti inginocchi davanti a me e me lo prendi tra le mani.
“Lo adoro Gabriele, non so come faro’ a farne a meno ora che l’ho conosciuto” E intanto gli stampi un bacione sulla punta, hai un’aria da ragazzina che mi fa perdere la testa, sai ?  Ma dobbiamo ritornare alla realta’ altrimenti facciamo notte e Anna ci aspetta in soggiorno. Ti faccio alzare e davvero hai un’aria imbronciata, ci stavi riprendendo gusto tenera Dany.
Mi alzo in piedi sorridente ma deciso. “Un caffe’ ci vorrebbe proprio”
Mi vesto e mentre sto per uscire dalla stanza lancio un ultimo sguardo al lampadario, e’ vero, ne avevo uno identico nella mia stanza da studente e la cosa mi fa sorridere di nuovo. C’e’ chi sostiene che si ha l’eta’ della donna che si ama, accidenti allora sono tornato poco piu’ che ventenne.

Gabriele Arcangeli  gabryarcangeli@gmail.com

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