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Barbara 2

Forse mi ascolta, forse no perche’ si e’ dedicata di nuovo alla mia verga che reagisce ai baci ed alle carezze in modo molto vigoroso. Io cerco di aprirmi la strada per il suo ventre e esplorare tra le cosce ma Barbara non fa nulla per facilitarmi, anzi. “Scusa Gabriele ma con te voglio fare tutto io, me lo permetti ? Ne ho troppa voglia e l’ho immaginato troppe volte il nostro incontro, lasciati andare, permettimi di realizzare le mie fantasie”
Devo dire che la proposta e’ allettante viste le premesse e cosi’ rinuncio ad ogni iniziativa, nonostante le dimensioni del giocattolo devo riconoscere che si impegna a fondo, lingua, labbra mani…..insomma scelgo di abbandonarmi a Barbara.
Ma adesso e’ lei che si e’ infilata una mano tra le cosce che finalmente si spalancano, la sua mano si muove rapida e allargata sul clito e un dito percorre tutta la fessura sino a tuffarsi nella figa ed uscirne lucido e bagnato. La mia posizione non e’ delle piu’ comode ma cerco di distendermi e gustarmi le sue carezze e lo spettacolo.
“Cazzo, Gabriele, e’ una vita che non mi gusto il cazzo come piace a me. Mio marito e’ una persona stupenda, un compagno perfetto ma da questo punto di vista non e’ mai stato dotato. Da un paio d’anni ha anche difficolta’ ad eiaculare, lo fa difficilmente e la quantita’ e’ quasi inesistente. Il mio giardinetto ha bisogno di essere innaffiato altrimenti avvizzisce. Io mi bagno molto ma ho bisogno del seme maschile per sentirmi appagata”
Sembra che stia parlando a se stessa perche’ non aspetta la mia risposta e si tuffa di nuovo sulla mia verga che ormai e’ lucida e congestionata, vedere Barbara che si sditalina mi eccita ancora di piu’.
“Non venirmi in bocca Gabry, quando non ce la fai piu’ avvertimi, ti prego”
Deve accorgersi che le sue manovre mi stanno provocando brividi di piacere sempre piu’ lunghi e intensi ed effettivamente comincio a sentire un certo formicolio alla base del cazzo e le palle sono sempre piu’ dure e contratte. “Barbara, se continui cosi’ non credo che resistero’ a lungo”
Lei raddoppia la sua foga ed io le schiaccio la testa con le mani, se non smette mi resta proprio poco da attendere.
Deve accorgersi che sono quasi alla fine dalle contrazioni del mio bacino, di colpo mi circonda la base del cazzo con la mano e stringe, stringe fortissimo. La stretta mi toglie il respiro, Barbara mi blocca l’orgasmo sul nascere e la sensazione e’ da urlo anche se cerco di divincolarmi.
“Scusa Gabry, avevo perso completamente la testa, non voglio il tuo seme in bocca, lo voglio dentro di me, pero’ e’ cosi’ buono !” Qualche goccia di sperma deve essere sfuggito alla stretta che continua implacabile. “Aspetta un attimo, lasciami fare”
Con agilita’ mi viene sopra a gambe spalancate, non riesco a vedere la figa nascosta dalla gonna che si e’ abbassata ma Barbara infila la mano e mi guida la punta del cazzo davanti alla sua fessura spalancata. “Aspetta un attimo Gabriele, lasciami arrivare anch’io all’orgasmo”
Con le dita e la punta della verga si massaggia il clito e la fessura spalancata, ne sento il calore e mi fa impazzire dal desiderio. Dopo pochissimo sento il suo respiro accelerare. “Sono pronta, adesso ti voglio dentro”
Lentamente ma con decisione si lascia cadere infilandomi dentro tutto, la sensazione mi fa girare la testa, quando si abbandona su di me tutta la verga e’ sprofondata dentro di lei e adesso la sua bocca e’ sulla mia. “Godi, Gabry, godi insieme a me, mi sembra un sogno, finalmente riempita come nelle mie fantasie.” Lentamente ma con decisione inizia a montarmi, adesso ho le sue tette davanti alla bocca, non resisto a succhiarle un capezzolo, duro e circondato da una larghissima aureola scura.
Di colpo mi sembra che abbia ricevuto una frustata, si irrigidisce e mi tiene conficcato a fondo “Vieni, vieni con me, riempimi adesso, di sborra calda….adessoooooooooooo…ah..ah….sborra dai !”
Spingo anch’io dal basso e riesco a darle ancora un paio di colpi poi….finalmente libero tutta la mia voglia in un orgasmo da paura. Ad ogni schizzo la sento sussultare “Bella, calda, siiiiii……quanta ! Riempimi Gabry…..godo come una troia in calore. Allagami la figa cosi’…..cosi’……”
Mi svuoto dentro di lei a lunghe ondate e sembra che lei aspiri la sborra, la figa si contrae e mi munge l’asta, non finisco piu’ di svuotarmi le palle dentro di lei.
Ormai Barbara non riesce piu’ a dire parole sensate, ansima, sospira, apre la bocca e si passa la lingua sulle labbra come per gustare un nettare sublime poi di colpo me la trovo addosso abbandonata come una bambola inanimata.
Pero’ una cosa mi sconvolge, Barbara sta singhiozzando, non capisco se pianga o rida e le contrazioni del bacino mi massaggiano la verga ancora infilata a fondo dentro la vagina. Con dolcezza le sollevo il viso ed i suoi occhi sono pieni di lacrime che colano copiose lungo le guance, sono quasi sconvolto da questa reazione.
“Barbara, Barbarella, cosa ti succede ? Ti ho fatto qualche cosa di male ? Non fare cosi’, ti prego” E intanto le accarezzo il viso bagnato di lacrime mentre lei cerca di rispondermi tra i singhiozzi. Ancora un minuto e sembra calmarsi. “Scusa Gabriele ma mi succede sempre quando l’orgasmo e’ cosi’ intenso, non me lo ricordavo nemmeno piu’. Sono felice come mai, e’ solo una reazione nervosa, perdonami” Le sue parole mi tranquillizzano mentre continuo ad accarezzarla con tenerezza, lentamente il suo respiro si normalizza ma non cambia posizione, la verga si e’ un po’ afflosciata ma rimane completamente conficcata dentro la figa allagata di sborra.
“Gabry, sapessi quanto ho goduto, sei stato fantastico, non mi ricordavo piu’ cosa voleva dire venire sul serio” La vista dei suoi occhioni ancora gonfi di lacrime mi fa tenerezza e continuo ad accarezzarla. “Guarda Barbara che io non ho fatto nulla, mi hai fatto tu” E cerco di farla ridere, in parte ci riesco.
“ No, Gabriele, non fare il modesto, e’ una vita che non mi sentivo cosi’ piena e che il mio utero non era cosi’ allagato. Forse da quando ho concepito i gemelli ma e’ successo piu’ di dieci anni fa. Una donna che adora suo marito ha anche bisogno di sentirsi femmina e se lui non lo puo’ fare e’ una ingiustizia. Mi ero ormai dimenticata cosa voleva dire godere”
Non rispondo perche’ sinceramente l’essere considerato un montone solo in funzione della potenza del cazzo mi sembra un po’ limitante, anzi, spesso mi irrita. Certo che mi fa piacere far godere la donna ma rivendico anche altri aspetti della mia personalita’. Pero’ da Barbara lo considero un complimento e cosi’ cerco di sorridere e lei e’ troppo in estasi per accorgersi della mia perplessita’.
Continuo ad accarezzarla con tenerezza e sollevo la testa per guardare fuori, ormai siamo al tramonto e sole le cime degli alberi sono illuminate dal sole, tutto intorno c’e’ pace e tranquillita’, solo un leggero stormire di foglie. Si, sto bene con Barbara, con dolcezza cerco di sollevarla ma lei reagisce immediatamente. “Ti prego Gabry, tienimi cosi’. Ti sento grosso e caldo dentro di me e poi non voglio che il seme mi coli fuori, lo voglio gustare tutto, sino all’ultima goccia. Restiamo ancora cosi’, ti prego”
Sinceramente anche per me e’ una situazione molto gradevole, allungo le mani e le massaggio il sedere, poi lentamente risalgo lungo la schiena, insomma mi gusto tutto il corpo di Barbara. Non e’ magra ma morbida, il profumo della sua pelle mi piace, sa di donna calda e sensuale. Sento il suo bacino muoversi dolcemente come per farmi accomodare ancora piu’ in fondo, e’ un momento davvero sublime.
“Sai Gabry a cosa sto pensando ? Promettimi di non giudicarmi male, ok ? Per un momento ho immaginato i tuoi spermatozoi inseguire e raggiungere il mio uovo e fecondarlo, il brivido mi ha tolto il respiro per un attimo. Mi hai fatto proprio perdere la testa”
Non so cosa rispondere ma deve accorgersi del mio sguardo un po’ perplesso cosi’ aggiunge subito.
“Non temere, non credo di essere nel periodo fertile e poi non sono piu’ una ragazzina che rimane incinta a guardarla, pero’ sento il tuo seme allagarmi tutta e la sensazione e’ sconvolgente, voi uomini non potete immaginare cosa significa” La guardo nella penombra ed il suo sorriso e quanto di piu’ sensuale si possa immaginare.
“Pensa che ricordo ancora quando ho concepito i miei ragazzi, ci credi ? Non pensare che sia una stupida donnetta, ne sono certa.”
Il mio sguardo e’ forse un po’ perplesso ma l’argomento mi intriga non poco cosi’ le faccio cenno di proseguire.
Continua Barbara 3

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