Un mese scorre veloce, i pensieri e le energie dedicate ai preparativi per una particolare trasferta di lavoro.
Trasferta insolitamente ricca di incontri, di nuove esperienze, nuove emozioni. Una mattina, in ufficio. Fuori il sole scarica senza pietà 50 caldi gradi. L’aria condizionata ci permette di sopravvivere. Rischia di ibernarci. La giacca è necessaria. La cravatta non infastidisce. Le calze, una benedizione.
Trasferta insolitamente ricca di incontri, di nuove esperienze, nuove emozioni. Una mattina, in ufficio. Fuori il sole scarica senza pietà 50 caldi gradi. L’aria condizionata ci permette di sopravvivere. Rischia di ibernarci. La giacca è necessaria. La cravatta non infastidisce. Le calze, una benedizione.
Lampeggia un’iconcina sul mio cell. Qualcuno che conosco si è appena collegato.
Verifico.Jasmine.
Sì, fortunatamente ti ricordi ancora di me.
Fortunatamente, nonostante una lunga e densa vacanza, ti ricordi della mia proposta, dei nostri dialoghi. Riprendiamo esattamente dal punto in cui ci eravamo fermati.
Fortunatamente, nonostante una lunga e densa vacanza, ti ricordi della mia proposta, dei nostri dialoghi. Riprendiamo esattamente dal punto in cui ci eravamo fermati.
Non hai fatto sesso in vacanza. Genitori in dotazione. Poca libertà. Occasioni quasi nulle. Io purtroppo rientro fra due mesi circa. Sarà piena estate. Le cose andranno ancora per le lunghe temo. Sono giorni di chiacchierate. Brevi. Lunghe. Quasi sempre eccitanti. Quasi sempre parliamo di sesso.
Il tempo passa. Giunge l’ora d
el rientro. Lavoro. Vacanze. Impegni. Poche occasioni per cercarti su internet. Qualche sms. Pochi a dire il vero. E poi ancora una trasferta. Lunga stavolta. Un anno probabilmente. Sarò a casa frequentemente però. Ogni fine settimana.
el rientro. Lavoro. Vacanze. Impegni. Poche occasioni per cercarti su internet. Qualche sms. Pochi a dire il vero. E poi ancora una trasferta. Lunga stavolta. Un anno probabilmente. Sarò a casa frequentemente però. Ogni fine settimana.
Jasmine, sono sempre io. Non credi sia ora di incontrarci? Capisci che stavolta sono serio. Deciso. Voglio vederti. Sfuggente e lenta mi chiedi che intenzioni ho. Semplice. Vieni a casa mia. Ti farò stare molto bene. Molto. Prendi tempo. Cosa vorresti bere Jasmine? La risposta mi disarma. Aranciata. Non bevi alcol. Nè fumi.
Ti propongo un gioco.
Un gioco che faremo quando sarai da me. Useremo un mazzo di carte. Sceglieremo una carta, la carta vincente. Chi la pescherà deciderà cosa deve fare l’altro. Ti va? Sorridi. Se ti chiederò di fare cose strane? Se sarò cattivo? Mi chiedi proprio così. Se ti chiederò di fare cose strane.
Un gioco che faremo quando sarai da me. Useremo un mazzo di carte. Sceglieremo una carta, la carta vincente. Chi la pescherà deciderà cosa deve fare l’altro. Ti va? Sorridi. Se ti chiederò di fare cose strane? Se sarò cattivo? Mi chiedi proprio così. Se ti chiederò di fare cose strane.
No Jasmine, perchè mai?
Lo considereresti strano se ti chiedessi di baciarti le labbra? No…Direi di no.
Sarebbe strano se ti chiedessi di farmi vedere il seno? No, per niente.
…se ti chiedessi di mostrarti nuda? Di farmi vedere come ti masturbi? No, magari mi vergognerei un po’ ma non sarebbe strano.
Se…volessi masturbarti? Se volessi leccarti? Se ti chiedessi di toccarmi? No! Queste non sono cose strane.
Sarebbe strano se ti chiedessi di farmi vedere il seno? No, per niente.
…se ti chiedessi di mostrarti nuda? Di farmi vedere come ti masturbi? No, magari mi vergognerei un po’ ma non sarebbe strano.
Se…volessi masturbarti? Se volessi leccarti? Se ti chiedessi di toccarmi? No! Queste non sono cose strane.
Se ti chiedessi…? Sarebbe strano…ma lo faresti comunque…
Se volessi sentire la tua bocca su di me? Se poi volessi entrare in te? Niente di strano. Niente.
E se fossi vicino all’orgasmo potrei chiederti di prenderlo in bocca, di ingoiare il mio piacere… Sì, questo ti piace particolarmente…
Beh Jasmine, non resta che vederci. Il prossimo sabato per esempio.
E se fossi vicino all’orgasmo potrei chiederti di prenderlo in bocca, di ingoiare il mio piacere… Sì, questo ti piace particolarmente…
Beh Jasmine, non resta che vederci. Il prossimo sabato per esempio.
Siamo d’accordo. Sì. Il prossimo sabato. Sabato pomeriggio. Dove abito? Quando arrivi alla fermata della metropolitana che ti ho indicato, chiamami. Ti guiderò io verso casa mia.
Non nutro particolare fiducia nel l’incontro con Jasmine. Ho come la sensazione che non ci vedremo E se ci vedremo sarà deludente. Scoprirò che ha solo millantato un’esperienza nell’arte sessuale degna della compianta e mai dimenticata Moana.
Sono a casa solo nei weekend. Poche occasioni di vedere gli amici. Poche occasioni di frequentare le persone care. Monia, per esempio. Almeno una sera del fine settimana è sempre dedicata a lei. Sarà la poca fiducia in Jasmine. Sarà scaramanzia.
Sono a casa solo nei weekend. Poche occasioni di vedere gli amici. Poche occasioni di frequentare le persone care. Monia, per esempio. Almeno una sera del fine settimana è sempre dedicata a lei. Sarà la poca fiducia in Jasmine. Sarà scaramanzia.
Pronto, Monia? Ciao. Ci vediamo stasera? Magari ceniamo insieme. Ristorante cinese. Il dopo cena a casa mia. Non avrai problemi con le bimbe, è il turno di tuo marito stasera. Bene. Ti aspetto per le nove.
Jasmine non è puntuale. Sto quasi per demordere dopo un’ora vana di attesa. Poi il cellulare squilla. Una, due volte. E’ lei. La richiamo.
Sei scusata, non preoccuparti. Accendo le candele. L’incenso. Il cuore aumenta leggermente il suo ritmo.
Segui le mie indicazioni. Lo stereo. Un tamburo nel petto
Ti apro il portone. I bicchieri ai bordi del letto. L’aranciata. La birra. Cerco di controllare la respirazione
Sali le scale. Abbasso la tapparella della camera da letto.
La porta è aperta e tu entri. Bella. Fresca. Uno zainetto sulle spalle. Jeans, camicetta. Un giubbotto leggero.
Neanche un filo di trucco. Gli auricolari ciondolano intorno al collo. Il filo si perde in una tasca dove fa capolino il cellulare.
Sei scusata, non preoccuparti. Accendo le candele. L’incenso. Il cuore aumenta leggermente il suo ritmo.
Segui le mie indicazioni. Lo stereo. Un tamburo nel petto
Ti apro il portone. I bicchieri ai bordi del letto. L’aranciata. La birra. Cerco di controllare la respirazione
Sali le scale. Abbasso la tapparella della camera da letto.
La porta è aperta e tu entri. Bella. Fresca. Uno zainetto sulle spalle. Jeans, camicetta. Un giubbotto leggero.
Neanche un filo di trucco. Gli auricolari ciondolano intorno al collo. Il filo si perde in una tasca dove fa capolino il cellulare.
Un bacio sulla guancia. Era ora. Finalmente ci conosciamo. Mi studi. Non mi avevi mai visto.
Sembri studiarmi.
Sembri fidarti.
Sembri rilassarti.
Sembri fidarti.
Sembri rilassarti.
Sfili lo zaino, togli il giubbotto. Parliamo della musica che ascolti. Poi ti prendo per mano e ti guido verso la camera da letto.
Ti piacciono le candele. Sorridi vedendo l’aranciata. Abbassi lo sguardo quando noti il mazzo di carte sul letto.
Jasmine, il nostro gioco, ricordi? Certo, lo ricordi.
Togli le scarpe, così potremo sederci sul letto. Scarpe da tennis, di marca, lasciano spazio ad un paio di calze di spugna bianche.
Ti siedi sul letto, incroci le gambe. Faccio lo stesso. Ti verso da bere. Scherziamo. Imbarazzati entrambi.
Jasmine, il nostro gioco, ricordi? Certo, lo ricordi.
Togli le scarpe, così potremo sederci sul letto. Scarpe da tennis, di marca, lasciano spazio ad un paio di calze di spugna bianche.
Ti siedi sul letto, incroci le gambe. Faccio lo stesso. Ti verso da bere. Scherziamo. Imbarazzati entrambi.
Forse dovrei interrompere il gioco. Siamo ancora in tempo. Sono ancora in tempo.
Non voglio. Non posso. E’ già troppo tardi.
Sono nervoso. La mia mente è attraversata dalle parole che mi hai scritto in questi mesi. Mi hai mentito? Sei stata sincera? Davvero il tuo unico tabù si riduce, attualmente, al rapporto anale ma solo perchè non hai ancora provato?
Hai già provato tutto quanto mi hai detto? E’ tutto vero ed io sono semplicemente fortunato?
La storia delle ragazzine emancipate, consapevoli, scafate, non è una leggenda mediatica?
Sono eccitatissimo. Il pene preme contro i jeans. I boxer sono appena bagnati dalle prime lacrime di piacere.
Hai già provato tutto quanto mi hai detto? E’ tutto vero ed io sono semplicemente fortunato?
La storia delle ragazzine emancipate, consapevoli, scafate, non è una leggenda mediatica?
Sono eccitatissimo. Il pene preme contro i jeans. I boxer sono appena bagnati dalle prime lacrime di piacere.
Il gioco comincia.
Sei pronta? Cominciamo. Il re di denari è la carta vincente.
Non voglio rischiare. Non voglio rovinare tutto.
Il gioco è banale. Facile truccare. Voglio farti vincere Jasmine. Voglio vedere che intenzioni hai. Voglio adeguarmi al tuo gioco.
Non voglio rischiare. Non voglio rovinare tutto.
Il gioco è banale. Facile truccare. Voglio farti vincere Jasmine. Voglio vedere che intenzioni hai. Voglio adeguarmi al tuo gioco.
Una carta a te.
Una carta a me.
Una a te.
Una a me.
A te.
A me.
A te. Hai vinto.
Una carta a me.
Una a te.
Una a me.
A te.
A me.
A te. Hai vinto.
Decidi tu cosa devo fare. Cosa devo fare a te. Cosa farai a me.
Ridi, imbarazzata. Sollevi gli occhi al cielo in un fare pensieroso.
Poi sorridi. Hai deciso. Truccherai i miei occhi.
Sono sorpreso. Forse deluso. Ma rido. Rido con te.
Dallo zaino estrai una piccola trousse per il trucco. Un ombretto scuro. Ti avvicini. Il tuo odore è fresco. Pulito.
Ridi, imbarazzata. Sollevi gli occhi al cielo in un fare pensieroso.
Poi sorridi. Hai deciso. Truccherai i miei occhi.
Sono sorpreso. Forse deluso. Ma rido. Rido con te.
Dallo zaino estrai una piccola trousse per il trucco. Un ombretto scuro. Ti avvicini. Il tuo odore è fresco. Pulito.
Ostriche e lampone.
Chiudo gli occhi. Continui a ridere mentre solletichi e colori le mie palpebre. Ti respiro. Respiro il tuo fiato. Dolce.
Pochi minuti e hai finito.
Apro gli occhi. Mi accompagni in bagno. Mi guardo allo specchio. Sarei un pessimo travestito.
Torniamo sul letto. Altro giro. Vincerai tu.
Pochi minuti e hai finito.
Apro gli occhi. Mi accompagni in bagno. Mi guardo allo specchio. Sarei un pessimo travestito.
Torniamo sul letto. Altro giro. Vincerai tu.
Una carta a te.
Una carta a me.
A te.
A me. Hai vinto.
Una carta a me.
A te.
A me. Hai vinto.
Sbuffi. Devi di nuovo prendere una decisione. Fare una scelta. Decidere cosa accadrà. I secondi come macigni. Attendo carico di eccitazione. E di speranza.
Non deludermi.
Non deludermi.
Sorridi. Hai deciso.
Non mi deludi. Vuoi guardarmi mentre faccio pipì.
Non si torna più indietro.
Non mi deludi. Vuoi guardarmi mentre faccio pipì.
Non si torna più indietro.
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