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Marco by Uti Turan

E’ tutto pronto. Ho preparato una cena semplice, ho messo il vino in frigo. Ho preso anche un Nero d’Avola, mi piace, anche se bevo pochissimo. Devo solo vestirmi. Metterò un abito nero, amo il nero, quello molto accollato, che non fa trasparire nulla, voglio che la sua immaginazione vada oltre….
Sono due mesi che sto giocando con lui, non potevo continuare così, gliel’ho promesso, una notte, solo una notte e poi non ci vedremo più. Ed ora è qui. Quando ho aperto la porta, sono rimasta meravigliata, era vestito diversamente dal solito, pantaloni e giacca in pelle e un maglioncino nero leggero, non aveva fatto la barba. Affascinante, semplicemente affascinante. Mi ha portato un’orchidea bianca. La cena gli è piaciuta, per il vino, ha detto che non era un granchè, peccato. Ha voluto ascoltare un pò di musica….. poi si è avvicinato a me.
Con due dita mi ha accarezzato il viso, dolcissimo, poi è sceso ad accarezzarmi le spalle…… uhm, che sensazione, che brivido…. Senza parlare siamo andati in camera da letto, non ha voluto che mi spogliassi subito. Si è assentato un momento ed è tornato con delle corde, più che corde mi sembrano legacci in pelle “ cosa vuoi fare….. così non mi scappi, per tutta la notte sarai mia, sarò io ora a giocare con te…. “ Lentamente mi ha spogliata, accarezzandomi, ma lievemente come se volesse solo sfiorarmi. L’attesa era eccitante, non capivo cosa volesse fare. Mi ha fatto stendere sul letto e poi mi ha legato i polsi. Si, così non potevo fuggire, lui poteva fare tutto quello che voleva….
Ha continuato ad accarezzarmi, mentre con la lingua mi sfiorava le labbra, il collo, l’orecchio.. sentivo il suo caldo respiro e brividi per tutto il mio corpo. Ha cominciato a scendere lentamente, sempre più giù fino ad arrivare al mio clitoride. Ogni volta che mi sentiva gemere si fermava un attimo, per poi riprendere, questa attesa mi eccitava sempre di più, volevo qualcosa di più, ma lui non mi ascoltava…. voleva di più da me. E’ entrato con la lingua dentro di me, a succhiarmi a penetrarmi e poi uscire ed andare più giù ancora….. uhm mi sta facendo impazzire, lo desidero, lo desidero sempre di più.
Sussurando gli dico – ti voglio… ma lui vuole sentirmi urlare, supplicare…… ed io urlo, lo supplico…. non resisto più. Le mie gambe sono sopra le sue spalle e violentemente mi penetra, mi insulta, vìola ogni parte del mio corpo, con questa posizione può prendermi come vuole, come più gli piace e continua senza fermarsi, alterna movimenti lenti con movimenti veloci, ma sempre con violenza, non resisto oltre e godo con intensità, un’intensità lunga che mi fa perdere la cognizione del tempo….. un attimo ed anche lui gode, gode dentro di me.
Lui è fermo, sopra di me, sento il suo cuore battere velocemente, il suo respiro ora è silenzioso…. un attimo e poi comincia a baciarmi, non l’aveva fatto prima, mi morde le labbra, ma dolcemente, senza farmi male. Con la mano cerca il mio sesso, mi penetra, sorride… sei tutta bagnata, mi dice…. si, continua,…. sorride.
Non continua come io vorrei, mi lascia per un attimo e torna con due bicchieri e il vino rosso… e una piuma….
….. versa nei bicchieri il vino rosso, mi porta il bicchiere alle labbra, ne bevo un sorso…. gli chiedo della piuma, ma non mi risponde. Mi guarda fisso negli occhi e “ dove hai il rasoio, mi chiede, – nell’armadietto in bagno” non capisco perchè mi ha chiesto del rasoio. Torna in camera con un asciugamano, un catino, la spuma e il rasoio “ non capisco, cosa vuoi fare…” Non risponde, ma sorride – allarga le gambe…..”
Ho capito, ora ho capito, me la vuole rasare. Comincia con la spuma, mi accarezza con movimenti lenti e intanto spalma la spuma, la cosa mi diverte. Poi inizia con il rasoio, lentamente… delicatamente sento la lama, devo dire che è piacevole, molto piacevole. Alterna il rasoio con dell’acqua, spalmando ancora la schiuma, sfiora il clitoride, uhmmm è bellissimo, comincio ad eccitarmi, accidenti ho ancora i polsi legati, non posso muovermi. Lui mi dice di restare ferma, potrebbe tagliarmi…. ma è una parola… diventa sempre più difficile stare ferma. Usa il rasoio come se mi stesse accarezzando, delicatamente ogni volta con la mano mi sfiora, andando sempre più giù.
E poi torna su, con le dita mi allarga le labbra, poi passa il rasoio… e poi torna giù, sempre più giù, mi accarezza premendo delicatamente….. accidenti non ce la faccio, sono troppo eccitata, smettila…, basta. Mi versa dell’acqua sul pube, mi lava, vuol togliere ogni traccia di spuma, mi dice…. Mi asciuga…. e poi sento un liquido caldo che mi accarezza, ma cos’è… olio profumato…. ma dove l’ha preso….. Uhmm, mi sta facendo impazzire.
Ecco ho finito, toccati – mi dice. E’ liscia, nuda, una sensazione piacevole mi invade, ora non riesco più a trattenermi…. Ti voglio gli dico, lui mi sorride, ma non si muove. Dai, ti voglio, non vedi…. guardami… e lui mi guarda… ma non si muove. Prende la piuma, delicatamente la passa sul mio corpo, sul viso, sulla bocca, sul collo, sul seno….. sempre più lentamente arriva al pube…. questa attesa mi fa impazzire, sfiora il clitoride, si sofferma e continua in modo circolare… poi va giu, sempre più giu…. fino all’ano…. Ti prego, non ce la faccio più… non mi ascolta, torna a salire…..ed ora, ora non ce la faccio più….. un calore fortissimo mi assale…… non ho più pensiero…… esplodo, con tutta me stessa, intensamente…… per un attimo, non sono più lì….
Sento che mi sfiora le labbra prima con un dito, poi con la lingua. Mi bacia, mi abbraccia, mi accarezza, mi morde…… no,non con violenza, ma lui continua, sempre con più violenza….. mi penetra, mi fa male….. mi fai male…. mi bacia, non vuole che parli, devo stare in silenzio….. paura, eccitazione, dolore……ancora una volta non sono più lì, il piacere mi innonda, mi prende, mi immerge, mi rende sua….. tutta la notte, senza respiro, tutta la notte in un continuo piacere, dolore…… estasi totale.
Ora, silenzio totale, siamo abbracciati, sudati…. stanchi, i nostri corpi odorano di piacere….. lui è su di me, sento il suo peso, mi copre totalmente, quasi non respiro…..
Ci siamo addormentati così, al mattino non ho più i polsi legami. Mi fanno male e noto i segni dei lacci.
Marco è già vestito, sta andando via….. non mi bacia, ma sulla porta mi dice “ Tu mi hai detto che saresti stata mia, per una notte, per una notte soltanto, l’hai detto tu, non io…. stanotte, e per tutte le altre notti che verranno e finchè ne avrò voglia….. sarai mia.” Uscì, una lacrima segnò il mio viso, sul cuscino accanto, c’era la piuma che aveva lasciato per me….. mi addormentai….. lui era lì, vicino a me.

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