Elenco blog personale

Cyndy

Cindy la conosco bene, siamo stati in riunione insieme tutto il pomeriggio e la vedevo da come mi guardava che ci stava pensando, quando e’ eccitata socchiude gli occhi e la lingua saetta tra le labbra, respira profondamente come per cercare di rilassarsi ma invece riesce solo a tendere la stoffa sul seno, aveva i capezzoli duri anche se sembrava che me ne accorgessi solo io.
Forse no, e’ una donna molto decisa e battagliera, spesso ci troviamo in disaccordo e le sue unghie e la sua lingua sono molto affilate, nell’ambiente e’ considerata un mastino e devo dire che mette la stessa tenacia anche a letto.
Cindy non vuole che si sappia della nostra amicizia anche se credo che sia un segreto di Pulcinella, in pubblico ci salutiamo sempre molto formalmente, io torno in albergo e la raggiungo piu’ tardi nel suo piccolo appartamento vicino a Paddington. Prima di farmi entrare sbircia nel pianerottolo e mi saluta soltanto dopo aver chiuso la porta a chiave ed essersi appoggiata alla porta .
Non era la prima volta, durante la settimana ho passato piu’ notti da lei che in hotel, ma era l’ultima ed entrambi sapevamo che per un paio di mesi almeno non ci sarebbero state altre occasioni. Tra di noi non ci sono mai stati romanticismi, solo tenerezza, tanta, ma si capiva che domani ci saremmo mancati, non solo a letto. Ogni volta succede cosi’.
Appena chiusa la porta, ci guardiamo un momento immobili, respiriamo forte e poi mi salta al collo e mi aderisce addosso come un francobollo, mi bacia con frenesia facendo appoggiare adesso la mia schiena alla porta.
“Gabriele, non vedevo l’ora che arrivassi, perche’ ci hai messo tanto ?”
Non credo di aver tardato e poi non potrei rispondere perche’ ho di nuovo la sua lingua in bocca e le mani che mi frugano i fianchi, ho il cappotto aperto e sembra quasi che Cindy ci voglia entrare dentro insieme a me. Fuori dal lavoro sembra cosi’ minuta ed indifesa, una ragazzina tenera ed affettuosa. Ma la sua lingua non perdona.
“Oggi ti avrei scopato sul tavolo del meeting, sei un figlio di puttana e piu’ mi contraddicevi, piu’ avrei avuto voglia di succhiarti il cazzo, a te non faceva questo effetto ? Pensa che faccia avrebbero fatto gli amministratori !”
Ride divertita ma non mi libera la bocca, le sue mani sono sulla mia cintura, la slacciano e poi cercano di aprirla, per evitare che strappi qualche cosa vado in suo aiuto. E’ un problema difficile se non si scosta da me, sento il suo ventre che si strofina contro le mie mani, spinge il pube contro il mio e mi sembra di sentire il calore che ha tra le gambe. In qualche modo riesco a far cadere i calzoni e resto con i boxer ma solo per un attimo, Cindy si inginocchia e li abbassa di colpo, ho il cazzo nudo adesso, con il cappotto addosso e appoggiato alla porta senza essere ancora riuscito a dire una parola.
“Dio, quanto l’ho desiderato, ma guardalo come e’ carino ! E’ cosi’ tenero e dolce, un gattino bisognoso di carezze, lo adoro !”.
Ha ragione perche’ Cindy mi ha preso cosi’ alla sprovvista che non ha avuto il tempo di indurirsi, lo immagino grosso ma ancora tenero e rivolto verso il basso, mi viene da sorridere.
“Non immagini come mi piace quando e’ cosi’, vederlo crescere, sentirlo mentre si ingrossa tra le mie mani e nella bocca, cosi’ lo volevo e se non arrivavi subito impazzivo” Infila le mani sotto lo scroto e mi accarezza la base dell’asta, intanto lo ha preso tra le labbra ma senza denudarlo, con la punta della lingua esplora la punta ancora coperta dalla pelle.
Ansimando mi dice “Non farlo diventare grosso subito, fammi giocare con il mio piccolo tesoro, e’ cosi’ dolce e indifeso”
Non le dico che la mia volonta’ non conta, sento dei brividi percorrermi la schiena e temo che il mio amicone presto assumera’ la sua massima dimensione, non ci posso fare nulla.

Nessun commento:

Posta un commento

Post in evidenza

In barca sul Gold Strike

Martedì 24 Luglio Una mattinata come al solito piena di impegni, davvero non riesco a trovare un momento per restare solo con Paola, le c...