Sono tornato ieri sera da Londra ed e’ stato un viaggio faticoso, aereo in ritardo e traffico impossibile sulla autostrada da Bologna. Avevo detto a Paola che sarei passato dallo studio nel pomeriggio ma non ci sono riuscito, mi sembrava molto delusa al telefono ed io anche, dopo una settimana avevo voglia di vederla ma ormai viaggiare e’ diventata un’avventura.
Arrivo a casa stanchissimo e l’unica cosa che desidero e’ una lunga doccia, non ho fame e me ne andro’ a letto presto. Sotto la doccia penso a Paola, l’acqua tiepida mi fa rizzare l’amico tra le gambe, vorrei che fosse qui a coccolarlo, anzi a coccolarmi, mi e’ mancata e adesso mi manca anche di piu’.
Eppure non sono stato proprio in astinenza a Londra, anche ieri sera l’ho passata a casa di Cindy e con lei non c’e’ mai da annoiarsi specialmente quando ci rivediamo dopo qualche mese.
La conosco bene, siamo stati in riunione insieme nel pomeriggio e la vedevo da come mi guardava che ci stava pensando, quando e’ eccitata socchiude gli occhi e la lingua saetta tra le labbra, respira profondamente come per cercare di rilassarsi ma invece riesce solo a tendere la stoffa sul seno, aveva i capezzoli duri anche se sembrava che me ne accorgessi solo io. Forse no, e’ una donna molto decisa e battagliera, spesso ci troviamo in disaccordo e le sue unghie e la sua lingua sono molto affilate, nell’ambiente e’ considerata un mastino e devo dire che mette la stessa tenacia anche a letto
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Cindy non vuole che si sappia della nostra amicizia anche se credo che sia un segreto di Pulcinella, in pubblico ci salutiamo sempre molto formalmente, io torno in albergo e la raggiungo piu’ tardi nel suo piccolo appartamento vicino a Paddington. Prima di farmi entrare sbircia nel pianerottolo e mi saluta soltanto dopo aver chiuso la porta a chiave ed essersi appoggiata alla porta .
Non era la prima volta, durante la settimana ho passato piu’ notti da lei che in hotel, ma era l’ultima ed entrambi sapevamo che per un paio di mesi almeno non ci sarebbero state altre occasioni. Tra di noi non ci sono mai stati romanticismi, solo tenerezza, tanta, ma si capiva che domani ci saremmo mancati, non solo a letto.
Appena chiusa la porta, ci guardiamo un momento immobili, respiriamo forte e poi mi salta al collo e mi aderisce addosso come un francobollo, mi bacia con frenesia facendo appoggiare adesso la mia schiena alla porta.
‘Gabriele, non vedevo l’ora che arrivassi, perche’ ci hai messo tanto ?’
Non credo di aver tardato e poi non potrei rispondere perche’ ho di nuovo la sua lingua in bocca e le mani che mi frugano i fianchi, ho il cappotto aperto e sembra quasi che Cindy ci voglia entrare dentro insieme a me. Fuori dal lavoro sembra cosi’ minuta ed indifesa, una ragazzina tenera ed affettuosa. Ma la sua lingua non perdona.
‘Oggi ti avrei scopato sul tavolo del meeting, sei un figlio di puttana e piu’ mi contraddicevi, piu’ avrei avuto voglia di succhiarti il cazzo, a te non faceva questo effetto ? Pensa che faccia avrebbero fatto gli amministratori !’Ride divertita ma non mi libera la bocca, le sue mani sono sulla mia cintura, la slacciano e poi cercano di aprirla, per evitare che strappi qualche cosa vado in suo aiuto.
E’ un problema difficile se non si scosta da me, sento il suo ventre che si strofina contro le mie mani, spinge il pube contro il mio e mi sembra di sentire il calore che ha tra le gambe. In qualche modo riesco a far cadere i calzoni e resto con i boxer ma solo per un attimo, Cindy si inginocchia e li abbassa di colpo, ho il cazzo nudo adesso, con il cappotto addosso e appoggiato alla porta senza essere ancora riuscito a dire una parola.
‘Dio, quanto l’ho desiderato, ma guardalo come e’ carino ! E’ cosi’ tenero e dolce, un gattino bisognoso di carezze, lo adoro !’.
Ha ragione perche’ Cindy mi ha preso cosi’ alla sprovvista che non ha avuto il tempo di indurirsi, lo immagino grosso ma ancora tenero e rivolto verso il basso, mi viene da sorridere.
‘Non immagini come mi piace quando e’ cosi’, vederlo crescere, sentirlo mentre si ingrossa tra le mie mani e nella bocca, cosi’ lo volevo e se non arrivavi subito impazzivo’ Infila le mani sotto lo scroto e mi accarezza la base dell’asta, intanto lo ha preso tra le labbra ma senza scappellarlo, con la punta della lingua esplora la punta ancora coperta dalla pelle. Ansimando mi dice ‘Non farlo diventare grosso subito, fammi giocare con il mio piccolo tesoro, e’ cosi’ dolce e indifeso’
Non le dico che la mia volonta’ non conta, sento dei brividi percorrermi la schiena e temo che il mio amicone presto assumera’ la sua massima dimensione, non ci posso fare nulla.
Ma Cindy e’ gia’ partita, la sento che ansima e succhia con vigore, mi sa che siamo una scena comica, io completamente vestito con i calzoni alle caviglie e lei con i suoi capelli biondi all’altezza del mio pube che mugola e sospira, c’e uno specchio nell’ingresso e la scena e’ grottesca se avessi abbastanza lucidita’ per valutarla. Si, perche’ il mio attrezzo non ci ha messo molto a realizzare la situazione, lo sento che cresce e si irrigidisce nella bocca di Cindy, le palle tra le sue mani si sono indurite come noci, decisamente l’erezione e’ ormai completa dopo nemmeno un minuto.
‘Cindy, ti prego, lascia che mi tolga il cappotto, non essere ingorda’
Non sembra che mi abbia ascoltato, ormai fatica a tenere l’asta grossa e dura in bocca, circonda con le labbra la cappella rigida e la massaggia con la punta della lingua succhiando e aspirando. ‘Lo voglio, quando lo sento crescere mi fa impazzire dalla voglia, lo voglio da questa mattina. Lo sai’
Ha sollevato la bocca solo un attimo ma riprende subito a succhiare con voracita’, io allargo le gambe e la lascio fare, in fondo mi piace essere aggredito cosi’ da questo mastino in gonnella. ‘Gabry, ho voglia, senti come e’ duro adesso, non ce la faccio a resistere, mettimelo dentro subito, adesso ! Ti prego, amore’ Quando usa questa parola che abbiamo bandito dal nostro vocabolario significa che ha perso la testa completamente, mi viene da sorridere.
Si solleva di colpo, si gira e si appende con le mani all’attaccapanni, prima pero’ si e’ sollevata in un secondo a gonna e l’ha fermata dietro la cintura. Sotto non ha gli slip, doveva proprio essere pazza di voglia, lo spettacolo delle sue chiappe bianche e sode mi ipnotizza, vedo che allarga le gambe e spinge il culo in alto, lungo la fessura c’e’ il pelo scuro, non nero, direi castano chiaro, ormai lo conosco bene e mi piace essere uno dei pochi a sapere che non e’ una bionda naturale.
‘Mettimelo dentro subito, Gabry, ho voglia di sentirti, sfondami subito, sono pronta da questa mattina, mi sono anche masturbata per resistere ma ne ho sempre piu’ voglia. Chiavami adesso !’
Cerco di sfilarmi il cappotto ma lei mi prende il cazzo duro e dritto e se lo trascina tra le cosce, io non posso fare altro che seguirlo.
‘Chiavami ti ho detto ! Infilalo dentro Gabry, ne ho bisogno subito, l’hai capito o no ! Montami cosi’ come una troia da strada! Mi sento vacca, sbattimi ! Ho voglia di cazzo da questa mattina, del tuo bel cazzone’
Lascio perdere l’idea di spogliarmi e allargo le gambe per mantenere l’equilibrio, la sua mano mi guida il cazzo verso la fessura aperta e sento ormai che e’ calda e bagnata, fradicia di voglia. Faccio un altro breve passo e la penetro, la posizione non e’ ideale e sento che fatico a infilarmi tutto ma Cindy allarga le gambe di piu’ per facilitarmi, abbassa la schiena e inarca il culo, ormai e’ a novanta gradi ed e’ lei a spingermi dentro sino alla radice. Ho come la sensazione di essere aspirato, divorato da una bocca calda e vorace, mi fermo in fondo schiacciandole il collo dell’utero, Cindy non ha una vagina profonda e spesso le faccio male penetrandola tutta. Ma non resiste a volermi dentro sino alla radice.
‘Stai fermo, ti chiavo io, lasciami fare e non muoverti. Cazzo che bello averti dentro finalmente, sono piena di te, Gabry, voglio godere subito ! Non ti muovere ! Ne ho troppa voglia, ti pompo io fin che vengo’
Vedo la sua schiena arcuarsi e distendersi, le lunghe ore che passa in palestra non sono inutili, subito non fa entrare ed uscire il cazzo ma lo strizza muovendosi in su e giu’, non vuole perderne nemmeno un millimetro.
Io resto fermo e spingo forte per rimanere conficcato a fondo, e’ una sensazione bellissima sentire il calore ed il movimento della guaina bagnata che mi avvolge l’asta. ‘ Ti voglio Gabry, hai un cazzo immenso ed e’ tutto dentro, cazzo, come mi piace sentirlo, mi schiacci tutta, lascia che te lo munga bene, sono una troia in calore, lo vedi ? Ho sete di sborra calda, non ne ho mai abbastanza !’
Mentre dice cosi’ sento il suo respiro diventare affannoso ed i movimenti meno coordinati, la conosco, sta per godere, quando inizia il suo rantolo le afferro i fianchi e spingo ancora di piu’ mentre lei si apre e freme godendo. ‘Ahhh godo’.godo Gabry’mi fai godere ‘.cazzo come sei bravo ! Spingi ancora, sfondami, rompimi la figa’..ahhhhhhhhhhh’
Sta ansimando e singhiozzando, mi cade l’occhio sullo specchio e se fossi lucido mi verrebbe da ridere. Io con il cappotto che copre tutto tranne i calzoni a terra e Cindy piegata con le mani tra i capelli che si dimena e mugola.
Lentamente la sento afflosciarsi, ho l’attrezzo conficcato a fondo e sento il suo respiro ansimante, spero di non averle fatto del male, lei non parla, resta immobile. La guardo e nella sua posizione e’ oscenamente sensuale, gambe larghe, gonna alzata, il culo esposto ed io appoggiato con il pube, uno spettacolo davvero osceno.
Lentamente inizio a muovermi dentro di lei, esco e rientro sempre di piu’, sempre piu’ rapidamente ma lei non mi segue, sembra inerte e questo mi provoca una certa irritazione.
‘No, Gabry, dai smettiamo e andiamo dentro, dopo se vuoi ti faccio godere ma adesso sono stanca. Scusami ma non ne potevo piu’ dalla voglia. ‘
Le sue parole mi arrivano come una frustata, per un attimo avrei voglia di risponderle per le rime, ma come, adesso che hai goduto ti accorgi che siamo in una posizione assurda e decidi che e’ meglio andare a tavola ?
‘Dai, facciamo i bravi, ti ho preparato una bella cenetta, fai il bravo Gabry’
Adesso e’ proprio troppo, mi sfilo di colpo e impugno la verga puntandola appena sopra, spingo contro al rosetta. Il cazzo e’ ben lubrificato ma grosso, tanto grosso. Non mi fermo per sfruttare la sorpresa e spingo con tutta la forza che ho nelle reni, entra’entra’e poi di colpo lo sfintere cede e affondo nel culo.
‘No, Gabriele, cosa fai’ti prego no’non fare il matto’li nooooooooo !’
Ormai sto pompando come un mulo, Cindy ha un culo stretto e stupendo, direi che non e’ abituata a riceverlo dietro. Cerca di divincolarsi ma cosi’ ottiene il risultato opposto, e’ schiacciata contro l’attaccapanni con tutta l’asta dentro il culo, se si raddrizza le fa un male cane ed io non mollo la presa. ‘Bestia ! Sei una bestia, nel culo no ! Non lo concedo a nessuno, mi fai male’
Invece di preoccuparmi mi eccito di piu’, ormai la sto pompando senza scrupoli e devo dire che mi piace, sento le palle che oscillano sotto e sbattono contro la figa quando entro tutto, anche Cindy si sta lamentando meno. ‘Sei un animale, sei un porco, mi stai rompendo tutta ! Questa non te la perdono, stronzo !’ Ormai non la sto a sentire mi godo quel bel condotto stretto e ci sto dando al massimo, credo proprio di farle male ma sembra piu’ sorpresa ed arrabbiata che dolorante. Cindy e’ abituata ad avere il controllo di ogni situazione mente adesso sta subendo la mia iniziativa senza potersi ribellare.
“Mi stai rompendo il culo, ti rendi conto ? Ormai non mi fa piu’ male ma lo so che domani non riusciro’ a camminare o a stare seduta, sei un porco e non dovevo fidarmi di te, smettila ti prego, lasciami andare, ti prego”
Ormai non potrei fermarmi anche se lo volessi, ho il cazzo durissimo e sento lo spasimo dell’orgasmo salirmi lungo la canna, di colpo mi fermo conficcato a fondo e inizio a venire. Il primo schizzo e’ sconvolgente, toglie il fiato poi ne seguono altri due ravvicinati poi….lentamente il piacere diventa meno violento, quasi continuo. Le sto scaricando una cascata di sborra nell’intestino e adesso comincio a sentirmi meglio anch’io.
“Stai godendo ? Mi vieni nel culo “ Dio, dio, dio…..come sei caldo…..sei un porco! Mi stai riempiendo il culo, maiale che non sei altro ! Dai godi, sfogati, mi piace quando mi tratti da troia, riempimi l’intestino, porco !”
Cindy non tenta piu’ di sfuggirmi adesso, direi che spinge anche lei per farmi venire in fondo, ho la bocca aperta e sto boccheggiando ma vengo, vengo, vengo come un pazzo, mi sto svuotando .come un mandrillo nel suo culo sfondato.
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