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Daniela 5

Gabriele
Dany, sei riuscita a sorprendermi, mi hai disarcionato con una energia che non ti immaginavo con quell’aria languida e appagata. Ma evidentemente un pensiero ti ha risvegliata.
Me lo guardi, duro, lucido e lo baci, non capisco dove vuoi andare a parare ma mi piace la sorpresa, poi ti metti a pecora oscenamente offerta. Una vacca da monta per il suo toro, penso e mi eccita.
Ho davanti la tua figa ancora aperta che comincia a colare i nostri succhi, te ne ho iniettato una cascata e mi piace averne conferma anche se e’ solo l’inizio. Appena sopra c’e’ il buchetto, invitante, mi soffermo ad ammirarti, penso che mi piacerebbe fotografarti così offerta e spalancata, invitante e spudorata.
Ma di colpo torno alla realtà, la tua voce roca che ancora non conosco mi ordina ”Inculami !”. Muovi le natiche invitante e mi guardi con la testa girata all’indietro. Sei una trionfo di sensualità, ti stai offrendo completamente a questo sconosciuto,  lo sfidi a completare il possesso.
Si  perché ”Inculami” non e’ una richiesta ma un ordine, preciso e deciso, non ammette rifiuto. Inculami ! Sento la voglia crescermi oltre ogni limite, non mi devi sfidare Dany, posso farti male se voglio o forse e’ ciò che vuoi, l’assalto al tuo buco segreto. Se e’ questo che vuoi, lo avrai ma non ammetterò rifiuto ormai.
Non posso indugiare, sei una femmina in calore che non concede ripensamenti, mi hai sfidato. Inculami ! E cosi’ sarà.
Non lo so, non ti chiedo se sono il primo, credo di no ma la tenerezza che ho provato per te mi impedisce di violentarti. Con un dito affondo nella fessura e raccolgo il nostro piacere, lo spalmo sul buchetto, ripeto l’operazione e ne forzo l’ingresso per lubrificarne l’accesso.
Da come sculetti ti piace, allora continuo, ti penetro con il dito bagnato e ripeto l’operazione, mi avvicino e infilo il cazzo ormai asciutto nella figa, a fondo.
No Dany, non ho capito male, non temere, adesso ti inculo, stai certa. Ne ho troppa voglia, mi sto solo preparando a sfondarti.
Lo estraggo lucido e scivoloso, lo impugno e lo sposto appena sopra, guido la punta al buchetto e mi appoggio. Adesso stai ferma muovi il bacino per accomodarlo in attesa della stoccata che ti aprirà, ma voglio farti crescere ancora la voglia come la mia. Conduco io la danza Dany.
Lo infilo in figa e lo rimetto in posizione . Spingo, sei dura ma la voglia mi esplode dentro, non potrei più fermarmi ora, posso solo andare avanti. Sei stretta, stupendamente stretta, sento la cappella strizzata e mi sale una furia selvaggia, spingo, spingo. Appena la cappella e’ sparita ti penetro con un colpo secco. Sono dentro !!!
Mi e’ sembrato di sentire un gemito ma non mi sfuggi, anzi, spingi anche tu ora.
Fantastico, stupendo l’anello di entrata mi strizza l’asta, non spingo a fondo ma comincio ad incularti facendo scivolare la punta sullo sfintere attento a non uscirne.
E’ una sensazione fantastica, la punta massaggiata e stretta che scivola, le palle che ti sbattono contro la figa, mi piace da impazzire e dal tuo ansimare non ho dubbi che e’ lo stesso per te. Di tanto in tanto ti infilo due dita nella fessura e lubrifico il cazzo, voglio che sia solo piacere e non dolore tra di noi.
Mi inarco su di te e ti afferro le mammelle che pendono sotto, mi esce una parola ”Troia, sei la mia troia !” E’ più forte di me, e’ ciò che penso mentre ti monto come un animale in calore.
Continuo senza respiro e adesso hai il viso sulle lenzuola, una mano spunta tra le tue gambe e mi accarezza le palle, me le strizza ritmicamente, poi due dita te le infili in figa, forse un altro titilla il clito. Non so Dany, godo troppo per prestare attenzione a ciò che stai facendo ma ti sento godere senza ritegno e tanto mi basta.
Sei la mia troia da monta, lo penso, non riesco a tacerlo e solo un sussurro affermativo ti esce dalla bocca.
Adesso ansimi ……  fremi ….. fatico a tenerti sottomessa ………
Daniela
Il tuo sguardo sorpreso mi eccita, ti aspettavi  Daniela  coccolosa, in cerca della tenerezza dopo l’orgasmo e ti ritrovi una piccola furia sotto di te. E’ la prima volta che mi succede, più mi fai godere è più la mia voglia cresce. Non sono amante del sesso anale, le poche volte che l’ho provato ho sempre e solo sofferto, ma con te non mi interessa, ti voglio, voglio il mio maschio dominatore, non mi sento completamente tua fino a che non mi possiedi  totalmente.
Ma tu giochi e il cazzo me lo infili nella figa ancora piena di te, é fantastico ma non è quello che voglio, cerco di sfilarmelo ma uno sculaccione mi fa’ capire che da adesso comandi di nuovo tu, la tua mano che colpisce la mia natica mi fa’ godere, finalmente sento la tua punta che si appoggia al mio orifizio, spinge leggermente ma senza tregua, un dolore fortissimo mi fa’ uscire dalle labbra un gemito. Ma non mi sposto, anzi spingo il bacino contro di te, ti voglio, voglio che mi inculi come se fosse l’unico obiettivo della mia vita.
Finalmente sei dentro, mi stai sfondando, sei così grosso ed io per nulla abituata, il dolore pur intenso nulla toglie al piacere che mi stai regalando. Ti muovi lentamente per non farmi male. No Gabry forse non hai capito voglio essere posseduta, domata,  forza amore spingi, sbattimi, fammi sentire che sono la tua vacca. Fammi sentire la tua troia, tu sembra che mi leggi nel pensiero e cominci a martellarmi il culo con spinte profonde e mi gridi che sono la tua troia da montare,  non hai finito di dirlo che l’orgasmo mi assale fortissimo, riesco a girare la mia testa appoggiata sul cuscino giusto quanto basta per guardare allo specchio i nostri corpi oscenamente belli.
Urlo  tutto il mio piacere, ma tu non ti fermi e continui a sfondarmi fino a quando non esplodi tutta la tua sborra , la sento calda, sembra infinita, un altro orgasmo mi coglie impreparata, mi sdraio supina con te che sei ancora sopra di me ed ho il tuo respiro sul collo, le nostre mani sono intrecciate, mi piace sentirti pesare su di me.
Sposto leggermente la testa quanto basta per baciarti dolcemente, tu sorridi e guardi le mie labbra che si muovono piano mentre  la mia voce esce sommessa e per la prima volta. Ti dico “Ciao Gabriele io sono Daniela,  ben venuto da me”. Allora  comincio a ridere piano, tesoro non ci crederai ma ho una fame terribile e come sono affamata del tuo corpo lo sono di cibo e poi devo prendere un po’ di forze, sento che non è ancora finita con te.
Gabriele
No Dany, non mi fermo, il tuo culo e’ stretto, fa quasi male anche a me e cerco di alleviare il dolore con il tuo succo ma sentire che ti sto sfondando mi fa perdere la ragione. Vedo nello specchio la tua smorfia di piacere-dolore e mi eccita, ho l’impressione di sverginarti e non smetterei  più di pompare.
Con il bacino spingi, mi resisti ma forse quando il dolore vince sul piacere esiti e devo richiamarti al tuo ruolo da troia da monta, sono folle di voglia, ti afferro, ti trattengo, ti faccio le chiappe rosse di sberle, lasciati montare vacca ! Non e’ più un rapporto erotico, e’ violenza pura, tu l’hai cercata e adesso la devi subire, non si provoca Gabriele impunemente.
Godi, sento che godi ed io accelero, voglio usarti, voglio godere io, non me ne frega un cazzo di te, sei un buco stretto da sfondare e basta. Perdo ogni controllo, la tenerezza e’ scomparsa, penso solo a godere, non mi trattengo, con le mani strette ai tuoi fianchi ti uso come una bambola e mi piace.
Si Dany, ti sborro nel culo, ti voglio piena di me in ogni buco, mi succhierai il cazzo e berrai il mio seme, sarai mia completamente solo allora. La mia svuota coglioni, quella che vengo a riempire quando ho voglia, quando le palle sono gonfie e solo dentro di te possono trovare il sollievo vero.
Ho perso la ragione, forse ti sto urlando questo ma tu non puoi ribellarti, senti che sto per venire e ti piace saperlo. Dentro, fuori, dentro, fuori, forte, secco, per rompere, senza attenzione a te, sono io che voglio godere adesso..
E vengo, vengo con un brivido che mi gela la schiena, nemmeno volendo avrei potuto uscire, siamo uniti indissolubilmente, io il maschio e tu la sua femmina che esiste solo per il mio piacere, che e’ anche il tuo.
Ti crollo addosso sfinito, svuotato, ansimiamo entrambi, la tempesta si e’ placata ma le prove sono da vedere. Hai le chiappe rosse, il culo dolente e coli sborra da tutti i buchi. Sei di una sensualità sconvolgente Dany, perché sono io quello che ti ha fatto questo ed era ciò che volevi da me, ammettilo finalmente a me ed a te stessa.
Con voce roca ti presenti, mi viene da sorridere, abbiamo rovesciato tutto Dany, ci mancherebbe solo che ci dessimo la mano compitamente. Sei una femmina speciale, sai cosa vuole Gabry, lo intuisci a pelle, perchè e’ esattamente quello che vuoi tu.
Sesso, tenerezza, contatto fisico, questo ci fa raggiungere la conoscenza profonda, vera. Le chiacchiere da bar mentono sempre invece.
Hai ragione, ho sete, forse anche fame ma mi sento la gola asciutta, devo bere.
– Portami da bere Dany, subito
E’ un ordine, mi stupisco di essere così duro ma mi e’ piaciuto troppo possederti e non riesco a non farlo anche ora mentalmente.
Ti alzi, barcolli un po’ ma dopo un passo ti vedo stringere le cosce e con la mano cercare di fermare la cascata di sborra che ti sta scendendo, sorrido ma e’ un ghigno di piacere. A passettini sparisci in bagno, sento l’acqua scorrere e ti immagino. Ti ho conciata per le feste Dany, proprio come si deve e ne sono felice.
Torni con un asciugamano ed una birra fresca.
– Lascia che ti pulisca Gabry.
Allargo le gambe e mi lascio fare mentre bevo con piacere, sei inginocchiata ai piedi del letto e delicatamente mi asciughi il cazzo, i testicoli, la pancia, sei delicata ma decisa.
Mi eccita averti così sottomessa in mia balia
– Hai fame ? Sfamati allora con il mio cazzo. Ringrazialo per il piacere che ti ha dato.
E tu lo baci, lo accarezzi, lo lecchi con dolcezza. Io ti guardo dall’alto e mi piace dominarti, sei la mia schiava che serve solo per il mio piacere
Da adesso farai ciò che io ti ordino perché io sono il tuo padrone Dany, ti premio e ti punisco come piace a me  ma ti faccio godere come non hai mai provato. Lo vedo, lo sento.
Era ciò che volevi, ne sono certo ora. E tu anche.

Daniela 4

Daniela
Nell’attimo stesso in cui mi sta montando l’orgasmo, ti guardo, il tuo sorriso mi fa’ capire che non sbagliavo, sei un predatore e sei pericoloso.
E’un attimo, poi il piacere mi travolge, mi manca il respiro, come una ragazzina alle prime esperienze perdo completamente il controllo.
Sfinita,ancora languida mi sento improvvisamente capovolgere e mi trovo sotto di te, nemmeno il tempo di capire e tu sei di nuovo dentro di me, prepotente, famelico, ecco il mio Gabriele, il mio maschio, quello sempre immaginato e voluto ….Gli occhi spalancati, quasi spaventata dal tuo ardore, persa nel tuo sguardo.
Iil piacere che riprende a crescere, di colpo la tua lingua mi blocca il respiro in gola, sei meraviglioso, sai esattamente come e dove prendere.
Sto impazzendo e mi rendo perfettamente conto che tu senti ogni mia minima vibrazione e mi leggi nel pensiero. Mi sento completamente tua, con il corpo e con la mente, prigioniera consenziente del mio signore e padrone.
Il tuo cazzo che entra di nuovo dentro di me, profondamente, godo in continuazione, le tue prime parole rimangono scolpite, non sono una domanda ma è l’affermazione del signore alla sua femmina, stai per marchiarmi a fuoco.
Quando ti sento esplodere ed il tuo seme riempie la mia figa ti raggiungo nell’orgasmo, lunghissimo che mi lascia stremata ma soddisfatta . Sei tutto quello che per anni ho sognato, sei molto di più, ti voglio e ti vorrò ancora e questo mi fa’ un po’ paura. Mi avvicino a te e cerco il calore del tuo corpo, in questo istante mi sento fragile non so’ cosa dirti. Un lieve imbarazzo mi prende rendendomi conto che è la prima volta che perdo completamente il controllo.
Gabriele
Mi piace vedere l’espressione di trionfo che hai sul volto mentre mi cavalchi, mi possiedi , cè  stupore nei tuoi occhi quando l’orgasmo ti assale, ti sorprende eppure l’hai voluto e cercato senza risparmio. Ma forse e’ la mia apparente sottomissione che ti esalta, mi piace vederti sprofondare nel piacere e sentire la tua figa che si contrae e munge il cazzo che la sta soddisfacendo.
Quando ti afflosci su di me capisco che hai perso ogni difesa, ogni pudore, ma la verga dura e’ sempre dentro, io adesso invece sono forte e rivendico il mio ruolo di maschio dominante, tu hai abbassato ogni difesa. E mi piace approfittare del tuo languore, vorresti carezze dolci e parole tenere, mi viene da sorridere, Dany, adesso imparerai  a conoscermi.
Non reagisci, ti rovescio senza estrarre il cazzo, sei una bambola di stoffa nelle mie mani, ma poi ti spalanco le cosce, ti guardo la figa aperta, bagnata dal tuo piacere e adesso pretendo il mio. Dentro, ti pompo dentro, spingo come per trafiggerti, la tua testa e’ scossa dai colpi, le tette sbattono in tutte le direzioni, ho deciso di venire e non sento più ragioni. Ma tu non ti ribelli, anzi ti apri come per facilitare il mio ingresso ancora più a fondo, ansimi di nuovo di piacere e mi stringi per incitarmi, segui il mio ritmo. Ma io ti immobilizzo, adesso sono io che ti possiedo, ti monto, ti sfondo senza scrupoli, mi schiaccio in fondo alla tana e lo estraggo tutto, pompate lunghe e profonde, questo mi farà venire, lo imparerai presto.
Mi eccita la tua passività, il tuo stupore mentre stai scoprendo che non era finita, stava solo cominciando per me la partita. Non ti aspettavi che dopo aver goduto saresti stata penetrata di nuovo da un cazzo duro, arrogante, quasi stessi facendo l’amore con due uomini, ma sono io, sempre e solo io.
Ecco, sento la sborra salire dalla base del cazzo, mi fa impazzire il pensiero che per la prima volta ti segnerò con il mio seme, e’ una sensazione ancestrale di possesso che mi fa girare la testa. Ma voglio che tu lo sappia, non e’ uno sbaglio, non lo sto facendo per errore, no Dany, e’ ciò che sono venuto a fare, l’ho premeditato e lo pretendo.
E allora rompo il silenzio e te lo dico, non te lo chiedo, non dichiaro la mia impotenza a fermarmi, no Dany, io ti riempio perche’ lo voglio e da allora sarai mia. L’ho deciso io, tu puoi solo accettarlo e volerlo ma non impedirlo.
Conficcato in fondo, immobile, vengo, sento salire lunghi fiotti di sborra che ti schizzano contro l’utero, e’ un piacere indescrivibile che non finisce, due, tre, cinque …… chissà quanti spasmi mi travolgono mentre  spingo il mio succo dentro di te, nel profondo, nella tua parte più intima e segreta. E anche tu godi, ti sento aperta, ricettiva, forse non te ne eri resa conto ma era ciò che tu  inconsciamente volevi da me, quello che una femmina pretende come omaggio dal suo maschio e per questo lo ha eccitato e fatto godere. Un piacere profondo, antico, l’unico vero tra uomo e donna.
Per un tempo che sembra infinito resto su di te, e’ una intimità totale, il cazzo e’ ancora dentro ma non si e’ afflosciato, il tuo calore lo mantiene eccitato e non lo tiro fuori, e’ nell’unico luogo nel quale sta bene,
Ti guardo e adesso sei tu ad avere gli occhi chiusi, sei abbandonata sotto di me, ti bacio sulle labbra, ma questa volta dolcemente, ti accarezzo le guance,  i capelli, ti bacio la fronte e tu apri gli occhi stupita, non capisci però ti piace, lo sento. Non cerchi di liberarti della mia asta che ancora ti penetra, anzi, il contrario, mi sorridi con dolcezza, sei stanca, svuotata ma felice e vuoi sentire di essere mia.
Sento il tuo seno schiacciato contro il mio petto mentre i baci che ci scambiamo non sono di lussuria, e’ tenerezza, affetto.
Muovi il bacino con dolcezza ed e’ un piacere immenso sentire i tuoi spasmi intorno all’asta, la sensazione emotiva di questi momenti e’ travolgente, io e te adesso siamo una cosa sola Dany.
Non so per quanto tempo ci scambiamo tenerezze, prima languide, dolci, poi sempre più audaci, le nostre lingue riprendono la danza e l’asta ormai riprende vigore.
Stai imparando alla svelta, Dany, cosa vuole Gabriele dalla sua donna.
Ti spalanchi di nuovo e con le mani sulle mie chiappe mi attiri di nuovo in fondo alla tua tana ancora calda e piena dei nostri piaceri dalla quale non ero ancora uscito.
Cosa vuoi da me adesso, dimmelo Dany ?

Daniela
Le tue coccole mi tranquillizzano, spazzano via i dubbi.Il tuo scettro ancora in me è così meravigliosamente appagante. Sento che è giusto, è esattamente come e cosa volevo, sei riuscito a capirmi come nessuno mai prima.
I nostri baci diventano sempre più infuocati , sono sfinita ma il mio corpo ti vuole ancora, non credevo fosse possibile, la mia figa si contrae attorno al tuo cazzo senza la mia volontà, istinto puro.
lo stringe come se avesse paura di perderlo, comincio a muovere i fianchi spingendoti sempre più in profondità, le mie mani ti artigliano le natiche , le mie unghie lasciano solchi sulla tua pelle, ti voglio, ti bramo, ho ancora sete di te , della tua forza .
Ti guardo , sono ammagliata dal tuo sorriso di trionfo dal tuo sguardo da padrone e signore, ma non sono spaventata, anzi voglio sentirmi ancora più tua. La mia voglia di te cresce, diventa selvaggia, con una spinta ti rovescio sul letto, mi fermo a guardare il tuo cazzo ritto, lo prendo per un attimo in bocca, sa di noi del mio succo e del tuo seme, mai un gusto è stato così piacevole, così eccitante..
Mi metto a quattro zampe e mi volto leggermente con la testa, voglio vederti mentre ti offro la panoramica del mio sesso dilatato e gocciolante e del mio culo, adesso sono io che per la prima volta ti parlo, con la voce roca dall’eccitazione fissandoti ti chiedo, anzi ti ordino di ”incularmi”. Uso proprio questo termine per farti capire la mia voglia totale di sentirmi la tua preda, la tua femmina , muovo il bacino oscenamente per invogliarti.

Daniela 3

Daniela
La tua sottomissione mi stupisce ti ho sempre visto come un predatore, ma cazzo quanto mi esalta ed eccita. Mi sento padrona del tuo corpo, anche se voglio la tua mente, come la mia è tua da tantissimo tempo.
La voglia di esplorare tutto il tuo corpo con le mani, la lingua, i miei seni talmente gonfi di piacere che fanno sempre più fatica a stare nella guepiere, la sfilo leggermente giusto per liberarli e subito istintivamente mi metto in modo che avvolgano il tuo cazzo duro, caldo e vibrante. La mai figa che si contrae continuamente dalla voglia di farsi penetrare, resisto non voglio che finisca questa tortura per entrambi …… sento la tua voglia di prendermi di farmi sentire la tua mascolinità fino in fondo, ma prima di cedere all’istinto voglio ancora leccarti e succhiarti, mi piace sentirti nella mia bocca, la lingua che scivola in tutta la sua lunghezza, le labbra a baciare le palle che continuo a massaggiare con la mano …… la mia saliva che te lo bagna e rende scivoloso, di colpo lo riprendo tutto in bocca e succhio come una bambina affamata si attacca al biberon …… mi stacco quando sento che stai per esplodere, non ancora , non voglio.
Mi struscio sul tuo corpo fino a raggiungere con il mio viso il tuo, ci guardiamo, non una parola , non serve, i nostri occhi parlano e si dicono quanto desiderio abbiamo una dell’altro. Mi sollevo lentamente con il bacino sfioro il tuo, sento il cazzo che accarezza il mio ventre, con la mano lo prendo e lo appoggio alla fessura , basta questo lieve contatto per farmi avere un orgasmo splendido.
Gabriele
Mi piace giocare con te, sorprenderti, farti credere di dominarmi ma Dany, tu stai facendo ciò che io desidero, ciò che io voglio e ti impongo. E tutto senza una parola, senza un gesto, quando il desiderio sovrasta tutto ogni altra cosa diventa fastidiosa. Ho sbirciato le tue tette compresse nella guepiere e tu le hai liberate, volevo sentirle intorno al cazzo e l’ho ottenuto. Sintonia perfetta mi viene da pensare e sorrido di piacere.

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