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Giuly e la masturbazione

Ciao Gabriele,
sono felice che quello che ti scrivo ti piaccia e ti ecciti, e quando mi dici:
“Se ti dico che scrivendoti ho il cazzo duro e tanta
voglia di infilarlo dentro di te sino a sborrare, che
effetto ti fa ?”
beh quando mi dici così mi sento elettrizzata, mi sento eccitata e davvero vorrei averti qui con me e sentirti godere dentro di me.
Dunque, torniamo a noi tu mi hai posto molti interrogativi e molti spunti di riflessione spero di riuscire a esaudire ogni domanda ma prima voglio dirti che sono molto interessata a tutto quello che sei a tutto quello che senti, ritieniti libero di esprimere di te tutto quello che vuoi ma se non ti senti a tuo agio a parlare di te non ne farò un dramma tranquillo.
Comunque sappi che mi incuriosisci e che quindi se mi parli di te ho solo piacere a leggerti.
Dunque quello che voglio affrontare per primo è forse l’errata comprensione di come sviluppo il contesto quando mi masturbo quindi cercherò di allargare i confini e di spiegarmi meglio, comunque forse sei l’unico fino ad ora che vorrei che assistesse ad una mia seduta di masturbazione, spero che questo risponda ad una tua domanda, sei l’unico a cui l’ho confidato e quindi sei l’unico con cui avrei il coraggio, no, l’ardire è più esatto, di farlo, e tutto in un contesto di seduzione.
Secondo te riuscirei a sedurti mentre mi vedi masturbarmi guardandoti di fronte a me che mi guardi interessato, forse mezzo spogliato?
Nella tua richiesta non c’è perversione, anche perché ultimamente vivo la masturbazione molto serenamente, c’è stato un tempo in cui i sensi di colpa mi schiacciavano tutto il godimento dell’essermi coccolata, ma ormai per me è cosa del passato tanto è vero che te ne ho parlato e se mi sentissi in colpa l’ultima cosa che farei sarebbe raccontarlo a qualcuno.
Il desiderio in me nasce da un bisogno del corpo, tante volte dalla visione di un film hard, dalla lettura di romanzi o racconti erotici, non c’è una causa scatenante specifica, ma di base c’è sempre l’esigenza del mio corpo.
Un’impressione che devo correggere è che non sempre prolungo il mio piacere, molte volte il desiderio scoppia che sono già a letto e allora chiudo gli occhi ed immagino situazioni piccanti, tante volte non ho voglia di lavorare di immaginazione allora leggo racconti piccanti (i tuoi in particolare) e inizio a toccarmi, il ritmo lo decido io, tante volte è veloce, sbrigativo se ho poco tempo e voglio godere subito, altre volte me la prendo con comodo, su una cosa ti do ragione, io non scendo mai brutalmente a toccarmi, ci giro un po’ attorno, lascio crescere l’eccitazione.
Degli uomini che ho conosciuto fino ad ora nessuno ha avuto l’accortezza di farmi desiderare che la loro mano scendessi a toccarmi, si sono fiondati senza riguardo e allora beh, mi scende il desiderio sotto i piedi, criticami se vuoi, ma io con un uomo non è che appena lo vedo gli slaccio i pantaloni quindi mi aspetto un certo riguardo anche da lui ma non è esatto dire riguardo è più un discorso di abituarmi all’uomo e al suo tocco….
Comunque il fatto che io giri attorno e poi vada a toccarmi questo mi da quella pausa che genera aspettativa, eccitazione per quello che può succedere. L’unico rito che conservo come standard sempre è un riguardo per le mie parti intime, non mi tocco se prima non mi eccito con immagini, racconti o fantasie, ecco questo è il rito sempre e poi scendo lentamente certe volte mi accarezzo con l’altra mano, ma il più delle volte la tengo ferma.
Non mi da la stessa soddisfazione di essere accarezzata da un uomo e quindi preferisco rievocare le sensazioni delle mani di un uomo su di me che toccarmi direttamente.
Non ho mai fatto caso al momento in cui ho l’orgasmo solitario se nella mia fantasia c’è una scena standard (altra tua domanda), ma credo proprio che non esista una scena particolare solo forse in concomitanza dell’ennesimo orgasmo della protagonista del film o del racconto, oppure dell’orgasmo dell’uomo, non credo di avere uno standard anche perché poi toccandomi mi esploro, ed esplorandomi sento sensazioni diverse e quando sento qualcosa di diverso magari insisto e lì perdo la fantasia e faccio l’amore con me stessa e arrivo all’orgasmo senza che le immagini nella mia testa si siano mosse quindi essenzialmente sono le immagini che mi fanno eccitare ma sono le mie mani e il mio corpo (le mie parti basse) a guidarmi e a dirmi che cosa è giusto.
Certo io mi trattengo e faccio delle pause per prolungare il tutto ma non sempre ci riesco.
Nelle mie fantasie non ci sono costanti, possono essere donne sui quarant’anni, sui trenta, sui venti, ragazzine alle prime esperienze, i partner maschili possono essere di tutte le età da belli snelli a piacenti con un po’ di pancia, a persone nomali con una costituzione fisica nella norma.
Non ho standard lascio che la mia fantasia dia un corpo a queste persone, forse
l’unico standard è che gli uomini hanno dei membri di tutto riguardo, ecco qui sono scontata. Nel mio intimo desidero un uomo che si faccia sentire dentro di me, è successo spesso che ero talmente eccitata e bagnata da non sentire il mio partner dentro di me, e questo mi frustava parecchio.
Questi miei protagonisti possono essere sposati e non, con legami sentimentali che possono andare dalla convivenza, all’amicizia, conoscenti o semplicemente
persone che non si sono mai viste e che hanno voglia di fare sesso intenso, scatenato, tranquillo e in tutti gli altri modi in cui si può fare sesso…..
Immagino persone che possono essere il più possibile vere, reali, forse in questo senso sono un po’ fanatica ma pazienza. Nelle mie fantasie l’uomo e la donna si danno piacere non credo che ci sia prevaricazione magari solo nell’approccio, ma poi lei si lascia fare, forse è questo il mio desiderio, di lasciarmi andare tra le mani di un uomo che ci sappia fare ed essere creta nelle sue mani che lui possa modellarmi, e che io possa modellarmi secondo il suo desiderio e il mio desiderio, voglio lasciarmi andare. Nelle fantasie queste donne raccontano di uomini che si soddisfano ma soprattutto le soddisfano, sono entrambi oggetti di godimento l’uno dell’altro, fanno sì di donarsi nel modo più sfacciato e libero che ci possa essere di fare sesso senza tabù.
I miei protagonisti non hanno inibizioni e non hanno remore, sono loro e la loro carne che freme per il desiderio e l’eccitazione. Il fatto che la donna lo accarezzi o lo succhi è sì, una preparazione al fatto di essere penetrata, ma è anche un omaggio all’uomo per essere lì con lei a condividere il godimento e per averla fata godere magari fino a poco prima con carezze, e quanto altro o semplicemente perché con la sua eccitazione rende omaggio al suo essere femmina.
Le mie donne sono sempre spregiudicate, magari un po’ ritrose all’inizio, ma poi spregiudicate. Sono donne che non hanno paura d’essere se stesse e di esprimere liberamente la loro sessualità con l’uomo che incontrano e con cui hanno voglia di fare sesso.
Non riesco ad immaginarmi in prima persona a concupire un uomo perché nella mia mente non riesco a vedermi concupire, se devo immaginarmi con te così a mente fresca, per ipotesi, ci riesco benissimo ma nelle mie fantasie quando sono in camera mia non riesco ad immaginarmi, è un po’ complicato ma credo derivi dal fatto che non ho mai provato nella realtà a rendermi affascinante per un uomo per concupirlo e quindi nella mia fantasia quando cerco di eccitarmi non riesco a vedermi. Comunque ci ho provato, ma in genere tutti i protagonisti della mia storia in genere non hanno volto, quindi infine non è importante che io mi veda perché non vedo veramente nessuno, c’è l’anonimato ma non saprei dirti perché.
Per quanto riguarda il masturbarmi mentre guido, (me lo hai chiesto e lo faccio) credo mi sia successo sempre di notte e beh un margine di rischio che mi fermasse qualche pattuglia della stradale c’è ma non altri rischi, quello che mi eccitava in mezzo a tutta quell’oscurità e di sapere che mi sto dando piacere mentre le macchine che incontro o le persone che incontro ai lati della strada non hanno la minima idea di quello che sto facendo. Credo che mi ecciterebbe molto se qualcuno si accorgesse di queste mie manovre e mi guardasse mentre godo, poi credo che quello che penso dipenderebbe da quello che posso leggere nello sguardo di questo sconosciuto perché se mi guarda con passione perché ho scatenato la sua libido è una cosa se mi guarda con uno sguardo lascivo da “vecchio maiale” beh credo che la cosa mi disgusti e tolga tutto il piacere alle mie manovre. Vedi tu se questa risposta ti soddisfa.
Credo che una volta sia successo che durante i preliminari di un rapporto sia successo che ero messa in maniera tale che riuscivo a stimolarmi come se mi masturbassi e devo dire che è stato uno di quei rapporti in cui la mia eccitazione era tale che non appena è entrato in me o comunque poco dopo ho goduto, quindi sì se mi tocco io c’è una possibilità più alta che io goda durante il rapporto ma questo perché non ho ancora trovato un uomo che mi sappia toccare come io mi tocco, che poi non credo che ci voglia una scienza per accarezzarmi lì.
Non ho mai provato a masturbarmi spudoratamente questo te l’ho gia detto però se sei tu forse mi piacerebbe provare, sì mi piacerebbe avere le tua mani che mi toccano come farebbero le mie, ma forse lì perderei il controllo e godrei molto prima solo al pensiero che tu possa toccarmi come solo io so fare. Ti dico questo perché è successo che quelle poche che il mio ex mi ha ascoltato e si è lasciato guidare e mi ha toccato come solo io so fare beh, ho avuto degli orgasmo intensi senza penetrazione nonostante la sua mano non avesse fatto tutto quello che mi faccio io in privato.
Sono una persona appassionata e amo avere le mani di un uomo sul mio corpo ma devono sapermi toccare, e non è scontato che tutti sappiano farlo tante volte si pecca di fretta, altre volte si pecca di lentezza.
Tornando a noi ti dico penso che mi piacerebbe moltissimo masturbarmi davanti a te, mi piacerebbe che le tue mani prendessero il posto delle mie ma non so se saprei coinvolgerti al momento giusto per godere insieme, non l’ho mai fatto quindi concedimi d’essere incerta su quello che può essere lo svolgimento di una situazione mai vissuta.
Comunque metti anche il caso che con te non mi serva tutto questo, che magari tu riesci a farmi avere un orgasmo senza anche senza tutte queste accortezze, ecc… una cosa so di certo è che io ho più facilmente l’orgasmo che parte dal clitoride piuttosto che vaginale, credo che un orgasmo puro vaginale devo averlo provato pochissime volte ma so la differenza nonostante siano entrambi intensi.
E’ difficile spiegare la sottile differenza tra i due ma io la sento, mentre per il resto sono tutti orgasmi che partono dal clitoride. La maggior parte delle volte in cui ho avuto un orgasmo erano pose in cui il clitoride veniva stimolato molto, ma come sempre una volta usata non va più bene per la seconda e quindi devo sempre inventarmi nuovi modi per godere e non è sempre incoraggiante questo.
Non mi considero una dominatrice per quanto riguarda il sesso perché io amo lasciarmi fare, è il mio partner che mi deve stuzzicare, istigare, invogliare, poi io lo stuzzico, in base a ciò che vuole io gli faccia, ma in primis è lui che da a me. Io non metto mai i paletti perché deve essere libero di esprimersi sul mio corpo, io sono lì che apprezzo tutto quello che mi fa e lui capisce quello che mi piace in base alle mie reazioni più o meno entusiastiche, non chiedo mai fammi quello che mi piace o quelli altro perché non è mai detto con me una cosa che mi piaceva può non essere gradita in questo momento, è una rottura credo fare sesso con me perché l’uomo deve sempre esplorare.
Se un uomo sa invogliarmi gli concedo tutto, forse è qui l’intoppo un inesperto non riesce ad invogliarmi magari in un primo momento mi eccita ma poi il tutto scema se non riesce a coinvolgermi completamente. Una cosa ti dico le cose che immagino diventano ripetitive se il mio partner le esegue, quindi chiedo piena espressione di sé, voglio che l’uomo che sta con me si senta libero di fare di me ciò che vuole (nel limite senza violenza ecc…. masochismo ecc. non fa per me). Ti do ragione nel fatto che mi serve un partner sensibile ma nel senso che deve capire che cosa fare, deve indovinare le mie voglie o quantomeno intuirle, e saper portarmi oltre, io voglio essere come un foglio bianco su cui il mio partner scrive la sua seduzione, punto non chiedo di essere portata per il guidare ed indicare una strada anche perché mi darebbe noia tu sei tu io sono io. Quando sono con un uomo lascio la fantasia fuori dalla porta perché gia’ la situazione è eccitante e la fantasia mi distrarrebbe dal dare completa attenzione alle reazioni del mio corpo e del mio partner. Quindi lascia stare l’idea della dominatrice a tutti i costi, al massimo posso dirti che mi piace
Lasciarmi fare ma anche poi ricambiare, il mio massimo piacere a volte è di
portare al limite l’uomo che sta con me.
A presto Gabriele
Giuly

Occhi neri

Che dire di quegli occhi neri intensi che ti guardano…ti scrutano…ti fissano mentre provocatoriamente allunga la sua mano sul tuo viso e ti infila un dito nella bocca per fartelo succhiare e immaginare che tu lo stia facendo intorno alla sua cappella gonfia di desiderio….
Succhi il dito e lo guardi e intuisci cosa pensa …senti la sua eccitazione salire…te la comunica con gli occhi lucidi con lo sguardo quasi perso disteso lì su quel letto ….ancora bagnati dalla doccia…da quell’acqua calda che scivolava sui nostri corpi che ci inondava di calore da fuori mentre il calore dentro noi ce lo regalavamo reciprocamente con le carezze sulla nostra pelle bagnata…
Occhi neri intensi che ti bucano ti penetrano con lo sguardo e la tua pelle si arroventa diventa sudata dal desiderio di essere penetrata dal suo glande gonfio e lui lo capisce …lo intuisce dai tuoi movimenti che diventano sempre più morbidi più ritmici ed ora la tua mano scivola piano sul tuo sesso aperto offerto alla sua voglia…continui a succhiare il suo dito, a guardarlo oscenamente  mentre le tue dita cominciano un gioco dolcemente erotico…bagni il dito dei tuoi umori nella cavità calda e lo fai scivolare sulla tua perla…la bagni le giri intorno la stuzzichi e la stringi fra due dita per percepirla turgida che quasi fa male ad ogni sfioramento…poi lentamente lui, sempre guardandoti fisso negli occhi, ti scosta delicatamente la mano dalla perla bagnata di rugiada d’eccitazione, e si insinua con le sue dita nel tuo sesso…lo accarezza lo stuzzica lo penetra mentre il tuo respiro si fa più corto e gemiti sfuggono dalle tue labbra, quelle labbra che lui ama baciare succhiare come un frutto succoso e dolce mentre sente la tua eccitazione salire  e brividi di piacere fanno fremere la tua pelle….
Lui sa come portarti all’apice e poi tenerti sulle spine…in una pausa che sembra eterna e poi nuovamente riprendere le carezze lentamente con dolcezza e poi d’improvviso aumentare il ritmo del tuo stordimento …è così… in un susseguirsi di ritmo e pause,,,intercalate da piccoli morsi sui capezzoli duri che ad ogni minimo tocco ti irradiano onde e brividi di godimento ovunque …ed arrivano proprio lì sulla perla…come un filo elettrico invisibile…che unisce tutte le corde di una musica che solo nella tua testa compone le note……………..
E allora ti abbandoni al piacere oscenamente egoisticamente…senza alcun pudore…è solo qualcosa ormai dimenticato lontano dai tuoi sensi…il pudore…non c’è più…non c’è mai stato…e tu inizi da lì la tua nuova vita….
Ma all’improvviso quando ti eri lasciata catturare dal suo tocco lieve …ecco che un guizzo nei suoi occhi neri brillanti…ti fanno sussultare…non devi arrenderti…non devi mai abbassare la guardia con lui…e lo vedi, con la coda dell’occhio, scivolare gattoni sul pavimento di legno a raccogliere le tue autoreggenti nere…stringerle nelle sue mani e con un balzo felino attorcigliarle ai tuoi polsi….
E allora sai che il gioco ricomincia inesorabile senza freni…fino alla fine…
…..con il suo andamento sinuoso e felino è di nuovo sopra di te…senti il suo respiro caldo sul tuo collo e subito con la lingua lo senti percorrere le curve dal mento all’incavo dietro all’orecchio…un percorso bagnato…la saliva lascia una scia sulla tua pelle come a volerla assaporare assaggiare gustare…una scia luccicante come quella di una lumaca ad imitarne l’andatura lenta …oscenamente lenta…vuole catturarti nella sua ragnatela dell’eros, devi essere la sua preda conquistata …si struscia con il suo corpo che profuma di uomo di sesso e ti inebria e quando tu ti abbandoni….ti blocca…ti immobilizza i polsi con le calze nere…..

Ora si che fremi….sai cosa ti farà lo ha già fatto e lo adori per questo..ne hai una fame urgente…lui lo sa…ma la lentezza diventa ancora più scandita più ostentata nelle sue mani nella sua lingua…vuole farti esplodere di desiderio attorcigliarti i sensi fino all’inverosimile…vuole sentirti sua …sua ai suoi voleri…
Legata così al letto subisci le sue esplorazioni sul tuo corpo fin nelle parti più intime quelle che ti hanno sempre dato pudore….ma che ora sono assaggiate come un frutto esotico che cola linfa ad ogni pur lieve stimolo….
la lingua scende dal collo alla spalla fin sotto le ascelle…vuole sentire… annusare il tuo odore assaggiarlo…e quelle mani poi che stuzzicano i tuoi capezzoli quasi a farti male subito sostituite dalla sua bocca famelica che addenta che strizza che lecca e le mani che cercano che frugano il tuo sesso e giù fino alla piega delle tue natiche …le forza le apre e ci affonda il viso…la lingua si insinua nel piccolo orifizio lo lambisce lo stuzzica e tu fremi e non trattieni niente della voce dei gemiti dei rantoli che la tua gola produce…sei in preda al desiderio come un animale in calore…una femmina in preda ad una tempesta ormonale emotiva…hai voglia solo di essere penetrata posseduta violata…e lo senti anche il suo desiderio…la sua voglia turgida gonfia che struscia il tuo corpo ….poi ti solleva le gambe e comincia a leccare avanti e indietro lentamente dalla perla all’ano …intorno dentro lentamente facendoti impazzire…fermandosi solo quando sente salire il tormento….fino all’esasperazione protratta….
Solo allora ti slega un polso e si annoda la calza alla base della sua asta e comincia a stringere piano …poggiando la tua mano liberata sul glande…stringe ed il sangue gonfia sempre più l’asta che sembra un ramo nodoso marmoreo…stringe e gonfia…poi ti guarda con quegli occhi neri intensi…e ti libera l’altra mano…ti guarda e d affonda dentro di te fino in fondo….tu urli e le tue unghie segnano la sua pelle…come a segnarne il possesso………….
By Simo
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Daniela 6

Daniela
Nel mio intimo l’ho sempre saputo ….
Sapevo che se ti avessi incontrato non sarei più stata padrona del mio corpo ma soprattutto della mia mente. Per anni ho evitato con mille scuse di cercare un contatto limitandomi a leggerti e ad immaginare. Non ero pronta a tutto questo, non avevo ancora la maturità per accettare il dominio di un uomo, ma ero comunque destinata .
Sono qui, quando e come vorrai io sarò tua. La tua donna, la tua femmina, la tua troia… Non ho mai goduto come stasera, mi si è aperto un mondo che un po’ mi spaventa ma che sento mio e ancora una volta lo dico
Benvenuto a casa Gabriele

Gabriele
Si Daniela, adesso hai capito la tua vera natura, l’hai accettata e ne godi. Gabriele vuole questo da te, che tu sia l’oggetto del suo piacere che e’ anche il tuo, docile, obbediente ma immensamente troia perché io ti voglio così.
Oggi parto ma torno presto, vengo a prendermi il piacere che mi devi e donartene come non hai mai immaginato, stai pronta, sei diventata la mia troia e quando vorrò godere correrò da te e tu non potrai rifiutarmi niente.
Ti riempirò di sborra bollente in ogni buco senza pietà o scrupolo, perché e’ ciò che vuoi da me, e’ ciò che hai aspettato da sempre.
Sei mia Dany. Finalmente.

Daniela 5

Gabriele
Dany, sei riuscita a sorprendermi, mi hai disarcionato con una energia che non ti immaginavo con quell’aria languida e appagata. Ma evidentemente un pensiero ti ha risvegliata.
Me lo guardi, duro, lucido e lo baci, non capisco dove vuoi andare a parare ma mi piace la sorpresa, poi ti metti a pecora oscenamente offerta. Una vacca da monta per il suo toro, penso e mi eccita.
Ho davanti la tua figa ancora aperta che comincia a colare i nostri succhi, te ne ho iniettato una cascata e mi piace averne conferma anche se e’ solo l’inizio. Appena sopra c’e’ il buchetto, invitante, mi soffermo ad ammirarti, penso che mi piacerebbe fotografarti così offerta e spalancata, invitante e spudorata.
Ma di colpo torno alla realtà, la tua voce roca che ancora non conosco mi ordina ”Inculami !”. Muovi le natiche invitante e mi guardi con la testa girata all’indietro. Sei una trionfo di sensualità, ti stai offrendo completamente a questo sconosciuto,  lo sfidi a completare il possesso.
Si  perché ”Inculami” non e’ una richiesta ma un ordine, preciso e deciso, non ammette rifiuto. Inculami ! Sento la voglia crescermi oltre ogni limite, non mi devi sfidare Dany, posso farti male se voglio o forse e’ ciò che vuoi, l’assalto al tuo buco segreto. Se e’ questo che vuoi, lo avrai ma non ammetterò rifiuto ormai.
Non posso indugiare, sei una femmina in calore che non concede ripensamenti, mi hai sfidato. Inculami ! E cosi’ sarà.
Non lo so, non ti chiedo se sono il primo, credo di no ma la tenerezza che ho provato per te mi impedisce di violentarti. Con un dito affondo nella fessura e raccolgo il nostro piacere, lo spalmo sul buchetto, ripeto l’operazione e ne forzo l’ingresso per lubrificarne l’accesso.
Da come sculetti ti piace, allora continuo, ti penetro con il dito bagnato e ripeto l’operazione, mi avvicino e infilo il cazzo ormai asciutto nella figa, a fondo.
No Dany, non ho capito male, non temere, adesso ti inculo, stai certa. Ne ho troppa voglia, mi sto solo preparando a sfondarti.
Lo estraggo lucido e scivoloso, lo impugno e lo sposto appena sopra, guido la punta al buchetto e mi appoggio. Adesso stai ferma muovi il bacino per accomodarlo in attesa della stoccata che ti aprirà, ma voglio farti crescere ancora la voglia come la mia. Conduco io la danza Dany.
Lo infilo in figa e lo rimetto in posizione . Spingo, sei dura ma la voglia mi esplode dentro, non potrei più fermarmi ora, posso solo andare avanti. Sei stretta, stupendamente stretta, sento la cappella strizzata e mi sale una furia selvaggia, spingo, spingo. Appena la cappella e’ sparita ti penetro con un colpo secco. Sono dentro !!!
Mi e’ sembrato di sentire un gemito ma non mi sfuggi, anzi, spingi anche tu ora.
Fantastico, stupendo l’anello di entrata mi strizza l’asta, non spingo a fondo ma comincio ad incularti facendo scivolare la punta sullo sfintere attento a non uscirne.
E’ una sensazione fantastica, la punta massaggiata e stretta che scivola, le palle che ti sbattono contro la figa, mi piace da impazzire e dal tuo ansimare non ho dubbi che e’ lo stesso per te. Di tanto in tanto ti infilo due dita nella fessura e lubrifico il cazzo, voglio che sia solo piacere e non dolore tra di noi.
Mi inarco su di te e ti afferro le mammelle che pendono sotto, mi esce una parola ”Troia, sei la mia troia !” E’ più forte di me, e’ ciò che penso mentre ti monto come un animale in calore.
Continuo senza respiro e adesso hai il viso sulle lenzuola, una mano spunta tra le tue gambe e mi accarezza le palle, me le strizza ritmicamente, poi due dita te le infili in figa, forse un altro titilla il clito. Non so Dany, godo troppo per prestare attenzione a ciò che stai facendo ma ti sento godere senza ritegno e tanto mi basta.
Sei la mia troia da monta, lo penso, non riesco a tacerlo e solo un sussurro affermativo ti esce dalla bocca.
Adesso ansimi ……  fremi ….. fatico a tenerti sottomessa ………
Daniela
Il tuo sguardo sorpreso mi eccita, ti aspettavi  Daniela  coccolosa, in cerca della tenerezza dopo l’orgasmo e ti ritrovi una piccola furia sotto di te. E’ la prima volta che mi succede, più mi fai godere è più la mia voglia cresce. Non sono amante del sesso anale, le poche volte che l’ho provato ho sempre e solo sofferto, ma con te non mi interessa, ti voglio, voglio il mio maschio dominatore, non mi sento completamente tua fino a che non mi possiedi  totalmente.
Ma tu giochi e il cazzo me lo infili nella figa ancora piena di te, é fantastico ma non è quello che voglio, cerco di sfilarmelo ma uno sculaccione mi fa’ capire che da adesso comandi di nuovo tu, la tua mano che colpisce la mia natica mi fa’ godere, finalmente sento la tua punta che si appoggia al mio orifizio, spinge leggermente ma senza tregua, un dolore fortissimo mi fa’ uscire dalle labbra un gemito. Ma non mi sposto, anzi spingo il bacino contro di te, ti voglio, voglio che mi inculi come se fosse l’unico obiettivo della mia vita.
Finalmente sei dentro, mi stai sfondando, sei così grosso ed io per nulla abituata, il dolore pur intenso nulla toglie al piacere che mi stai regalando. Ti muovi lentamente per non farmi male. No Gabry forse non hai capito voglio essere posseduta, domata,  forza amore spingi, sbattimi, fammi sentire che sono la tua vacca. Fammi sentire la tua troia, tu sembra che mi leggi nel pensiero e cominci a martellarmi il culo con spinte profonde e mi gridi che sono la tua troia da montare,  non hai finito di dirlo che l’orgasmo mi assale fortissimo, riesco a girare la mia testa appoggiata sul cuscino giusto quanto basta per guardare allo specchio i nostri corpi oscenamente belli.
Urlo  tutto il mio piacere, ma tu non ti fermi e continui a sfondarmi fino a quando non esplodi tutta la tua sborra , la sento calda, sembra infinita, un altro orgasmo mi coglie impreparata, mi sdraio supina con te che sei ancora sopra di me ed ho il tuo respiro sul collo, le nostre mani sono intrecciate, mi piace sentirti pesare su di me.
Sposto leggermente la testa quanto basta per baciarti dolcemente, tu sorridi e guardi le mie labbra che si muovono piano mentre  la mia voce esce sommessa e per la prima volta. Ti dico “Ciao Gabriele io sono Daniela,  ben venuto da me”. Allora  comincio a ridere piano, tesoro non ci crederai ma ho una fame terribile e come sono affamata del tuo corpo lo sono di cibo e poi devo prendere un po’ di forze, sento che non è ancora finita con te.
Gabriele
No Dany, non mi fermo, il tuo culo e’ stretto, fa quasi male anche a me e cerco di alleviare il dolore con il tuo succo ma sentire che ti sto sfondando mi fa perdere la ragione. Vedo nello specchio la tua smorfia di piacere-dolore e mi eccita, ho l’impressione di sverginarti e non smetterei  più di pompare.
Con il bacino spingi, mi resisti ma forse quando il dolore vince sul piacere esiti e devo richiamarti al tuo ruolo da troia da monta, sono folle di voglia, ti afferro, ti trattengo, ti faccio le chiappe rosse di sberle, lasciati montare vacca ! Non e’ più un rapporto erotico, e’ violenza pura, tu l’hai cercata e adesso la devi subire, non si provoca Gabriele impunemente.
Godi, sento che godi ed io accelero, voglio usarti, voglio godere io, non me ne frega un cazzo di te, sei un buco stretto da sfondare e basta. Perdo ogni controllo, la tenerezza e’ scomparsa, penso solo a godere, non mi trattengo, con le mani strette ai tuoi fianchi ti uso come una bambola e mi piace.
Si Dany, ti sborro nel culo, ti voglio piena di me in ogni buco, mi succhierai il cazzo e berrai il mio seme, sarai mia completamente solo allora. La mia svuota coglioni, quella che vengo a riempire quando ho voglia, quando le palle sono gonfie e solo dentro di te possono trovare il sollievo vero.
Ho perso la ragione, forse ti sto urlando questo ma tu non puoi ribellarti, senti che sto per venire e ti piace saperlo. Dentro, fuori, dentro, fuori, forte, secco, per rompere, senza attenzione a te, sono io che voglio godere adesso..
E vengo, vengo con un brivido che mi gela la schiena, nemmeno volendo avrei potuto uscire, siamo uniti indissolubilmente, io il maschio e tu la sua femmina che esiste solo per il mio piacere, che e’ anche il tuo.
Ti crollo addosso sfinito, svuotato, ansimiamo entrambi, la tempesta si e’ placata ma le prove sono da vedere. Hai le chiappe rosse, il culo dolente e coli sborra da tutti i buchi. Sei di una sensualità sconvolgente Dany, perché sono io quello che ti ha fatto questo ed era ciò che volevi da me, ammettilo finalmente a me ed a te stessa.
Con voce roca ti presenti, mi viene da sorridere, abbiamo rovesciato tutto Dany, ci mancherebbe solo che ci dessimo la mano compitamente. Sei una femmina speciale, sai cosa vuole Gabry, lo intuisci a pelle, perchè e’ esattamente quello che vuoi tu.
Sesso, tenerezza, contatto fisico, questo ci fa raggiungere la conoscenza profonda, vera. Le chiacchiere da bar mentono sempre invece.
Hai ragione, ho sete, forse anche fame ma mi sento la gola asciutta, devo bere.
– Portami da bere Dany, subito
E’ un ordine, mi stupisco di essere così duro ma mi e’ piaciuto troppo possederti e non riesco a non farlo anche ora mentalmente.
Ti alzi, barcolli un po’ ma dopo un passo ti vedo stringere le cosce e con la mano cercare di fermare la cascata di sborra che ti sta scendendo, sorrido ma e’ un ghigno di piacere. A passettini sparisci in bagno, sento l’acqua scorrere e ti immagino. Ti ho conciata per le feste Dany, proprio come si deve e ne sono felice.
Torni con un asciugamano ed una birra fresca.
– Lascia che ti pulisca Gabry.
Allargo le gambe e mi lascio fare mentre bevo con piacere, sei inginocchiata ai piedi del letto e delicatamente mi asciughi il cazzo, i testicoli, la pancia, sei delicata ma decisa.
Mi eccita averti così sottomessa in mia balia
– Hai fame ? Sfamati allora con il mio cazzo. Ringrazialo per il piacere che ti ha dato.
E tu lo baci, lo accarezzi, lo lecchi con dolcezza. Io ti guardo dall’alto e mi piace dominarti, sei la mia schiava che serve solo per il mio piacere
Da adesso farai ciò che io ti ordino perché io sono il tuo padrone Dany, ti premio e ti punisco come piace a me  ma ti faccio godere come non hai mai provato. Lo vedo, lo sento.
Era ciò che volevi, ne sono certo ora. E tu anche.

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