Il suo sorriso era un po’ tirato ma si capiva che le mie parole le avevano fatto piacere da come il suo sguardo ha incrociato il mio.
“Grazie Dottore, ma in quanto a cafoneria credo di essere stata imbattibile. George e’ il mio fidanzato, anzi lo era perche’ l’ho cacciato fuori dal mio appartamento e lui continua a rompermi con le sue telefonate piagnucolose e disperate. Piu’ continua e piu’ sono certa di aver fatto bene a togliermelo dalla vita.”
Forse era la mia aria amichevole o forse Cindy aveva bisogno di sfogarsi, aveva parlato d’impeto quasi senza prendere fiato.
“Cindy, lei e’ giovane, in gamba e perche’ no molto carina. Non si accontenti di compromessi, trovera’ rapidamente l’uomo che fa per lei. Mi sembra di aver capito che anche a letto George non era il massimo”
Le mi e parole avevano allentato la tensione e Cindy sorrideva in modo piu’ naturale, davvero carina la ragazza, grintosa come piace a me, non sono riuscito a non immaginarla a letto e la cosa mi intrigava
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“Non era mai stato un uomo molto virile ma negli ultimi tempi aveva perso ogni interesse, era sempre a macerarsi con problematiche esistenziali e professionali, non ne potevo piu’ di avere una ameba per casa. Se non posso avere un uomo nel mio letto preferisco dormire sola, c’e’ piu’ spazio e poi posso sempre immaginare che il domani sia diverso. Con George non riuscivo nemmeno a sognare”
Davvero Cindy era a suo agio ed aveva dimenticato ogni tensione tra di noi, io la guardavo e decisamente mi piaceva, si, senza alcun dubbio. Mi sono alzato per togliere la scrivania tra di noi e le sono andato dietro, mi piace camminare in ufficio. Si, la scollatura appena aperta mi lasciava apprezzare due tettine piccole e sode e la gonna da seduta si era rialzata, non avevo notato quanto la ragazza fosse eccitante. Mi sono fermato davanti a Cindy e ho assunto un tono deciso.
“Bene signorina, mi piacerebbe approfondire i dettagli del suo servizio ma purtroppo il tempo e’ tiranno. Se ha tempo questa sera la inviterei al pub qui sotto per un drink”
La risposta mi era arrivata immediata e decisa “Con piacere Dottor Arcangeli, alle 18 e 30 puo’ andare bene ?”
Io avevo annuito sorridendo sornione e la sera stessa eravamo amanti. Cindy non perde tempo, quando vuole qualcosa o qualcuno non perde tempo e nemmeno a me piace farlo. Mi viene da sorridere pensando che per certi aspetti del carattere ci assomigliamo.
Non so quando ma il sonno deve avermi colto senza che me ne accorgessi con Cindy al mio fianco e la sua testa sulla spalla.
Ho come l’impressione di essere in un sogno erotico, mi sento il cazzo duro ed una piacevole sensazione tra le gambe, non ho alcuna voglia di svegliarmi. Ma il sogno e’ troppo realistico, come di una bocca calda che mi succhia l’asta e mani che mi accarezzano, apro gli occhi un attimo e nella penombra mi accorgo che non sto sognando. Cindy mi sta davvero succhiando il cazzo che e’ duro e dritto come un palo, vedo che si e’ tolta tutto e le sue tette pendono verso di me. Allungo le mani e le accarezzo.
“Non svegliarti tesoro, e’ presto, dormi, ti prego !!”
E’ sopra di me e sento distintamente l’asta che si infila nella sua figa bagnata, il piacere mi toglie il respiro. Poi comincia a montarmi, prima piano poi sempre piu’ rapidamente, io non sono in grado di fare un movimento. Sento che ansima e le sue labbra si posano sulle mie, una lingua cerca la mia mentre il ritmo diventa frenetico. Si blocca impalata su di me e gode, non posso sbagliarmi, sta venendo ma poi riprende, sento che ho le palle bagnate dal suo succo, Cindy non si concede un attimo di respiro.29 Settembre
Anch’io rispondo ai suoi colpi, mi spingo dentro di lei come per far entrare anche le palle, lei mi sta scopando senza ritegno. E la sua foga ha presto il premio, un orgasmo violento mi sta arrivando, vorrei fermarla ma non ne ho ne la voglia che la forza. E’ lei che si arresta quando sente il primo schizzo allagarle l’utero, mi cade addosso e mi abbraccia mettendomi la lingua in bocca.
Veniamo entrambi, le sue contrazioni mi mungono il cazzo e mi sembra di non finire piu’, lei mi sussurra parole incomprensibili ma si schiaccia contro di me come a volermi far entrare di piu’.
Non so quanto tempo e’ passato, la sento sollevarsi delicatamente e la sensazione del mio cazzo che esce e’ stupendamente erotico, la sento scappare via ed io rimango disteso in estasi.
Sicuramente mi sono addormentato perche’ quando mi sveglio c’e’ sole nella stanza, mi alzo e nel piccolo appartamento non c’e’ nessuno. I miei vestiti sono riordinati sul divano, la macchina del caffe’ e’ pronta. Mi aggiro assonnato, vado in bagno, torno e mi preparo la colazione.
Ormai sono vestito, faccio colazione ed e’ ora di uscire, sulla porta c’e’ un foglietto con un cuore disegnato e le parole “Ti Amo”, mi viene da sorridere e lo infilo in tasca, esco e torno in albergo per prendere i bagagli.
Il portiere mi accoglie con un sorriso, e’ come se fossi uscito a prendere le sigarette, certamente e’ abituato a vedermi rientrare al mattino ma da grande professionista finge che tutto sia normale.
Faccio la valigia, scendo e con un taxi vado all’aeroporto……spero di arrivare in orario, Paola mi aspetta in ufficio.
Gabriele Arcangeli gabryarcangeli@gmail.com
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