“Scusa Angela, ti ho chiamata come una ragazza che ho conosciuto nei giorni scorsi e devo dire che me la ricordi molto, dovreste avere la stessa eta’ e anche lei e’ molto carina. Se vuoi non mi sbaglio piu’ ma credimi che e’ un complimento che ti ho fatto”
Non alza gli occhi e vedo che si stropiccia le mani, ha capito che io ho capito e non sa prevedere la mia reazione, sta aspettando di vedere dove andro’ a parare.
“Angela non credevo di metterti cosi’ a disagio, ti chiedo scusa. Pero’ posso dirti che Angy e’ una cara ragazza e anche una amante molto sensuale e calda. E’ giovane ma sa benissimo come far impazzire di desiderio e di piacere un uomo, il sesso le piace molto. Mi piacerebbe chiamarti con il suo nome, Angy, mi fa tornare alla mente ricordi molto belli. Ti dispiace se lo faccio ?”
Lei rimane in silenzio con gli occhi bassi respirando con la bocca aperta poi sbotta tutto d’un fiato.
Rimane seduta di fronte a me ed io la guardo dall’alto respirare rapidamente con gli occhi bassi e le mani in grembo, il suo atteggiamento timido e sottomesso mi eccita da impazzire e non riesco a dire una parola.
Di colpo il telefono mi riporta alla realta’, accidenti ai rompipalle ! Rispondo con voce stizzita e per fortuna e’ solo l’agenzia che mi comunica di aver fatto le prenotazioni per il volo a Londra della settimana prossima, ringrazio e chiudo la telefonata bruscamente. Angela non si e’ mossa, la guardo dall’alto e la pressione nei miei calzoni e’ ormai insopportabile, anche il suo silenzio imbarazzato mi amplifica il desiderio. Allungo la mano e stacco il telefono senza toglierle gli occhi di dosso, dall’alto il suo seno piccolo e sodo nel golfino stretto sembra danzare con il respiro, mi ritornano in mente le sue frasi al telefono e la voglia diventa insopportabile.
“Vedi Angela, se qui adesso ci fosse Angy saprebbe come farmi impazzire di desiderio”. Lei non risponde e non si muove.
Non so per quanto tempo rimaniamo in silenzio, forse un minuto ma mi sembrano ore. Senza riuscire a impedirmelo le mie mani vanno sulla cintura dei calzoni, la slacciano, aprono la patta e li fanno cadere sulle scarpe, ho uno slip non certo minuscolo ma il cazzo duro e congestionato sembra farlo esplodere, li abbasso e finalmente l’asta scatta in avanti, libera, grossa, dura, con la punta rossa e scoperta. Angela non si e’ mossa ma non puo’ aver ignorato la mia manovra, rimane seduta davanti a me con gli occhi bassi e le mani allacciate.
Ho voglia, una voglia bestiale che mi parte dalle reni e mi fa scoppiare la punta del cazzo, una voglia che non riesco a controllare, per un attimo mi sento un po’ stupido cosi’ esposto davanti ad una ragazza silenziosa, ma solo per un attimo. Forse sto sbagliando tutto ma e’ piu’ forte di me.
Allungo le mani e le sollevo il viso, non mi guarda negli occhi ma adesso ha la punta del cazzo davanti alla bocca e lo sguardo fisso davanti a lei. Docilmente lascia che io avvicini la sua bocca alla cappella, sento il suo respiro accelerare e mi guarda negli occhi per un attimo quasi per chiedermi pieta’, per implorarmi di non farlo, ma contemporaneamente la sua bocca si apre e la lingua mi tocca la cappella.
La sensazione e’ come una frustata alle reni, d’istinto mi sporgo in avanti per infilarmi in quella bocca piccola e calda ma lei si ritrae, mi sembra di essere troppo grande per entrarci. Ma le labbra mi accarezzano la punta lucida, sento la lingua che danza dentro, ho voglia di scoparla in bocca, di entrarci dentro e pomparla ma lei si divincola, ha paura. Con le mani si difende dalla mia foga, dalla violenza della mia voglia di penetrare finche’ il piacere delle sue labbra mi vincono. Mi appoggio alla scrivania e lei si sporge in avanti per succhiarmi dolcemente, adesso Angela prende l’iniziativa e con le sue mani mi accarezza lo scroto, accarezza l’asta……….comincio a perdere la testa.
Con le mani le tengo la testa e la guido ma non c’e’ bisogno, Angy sa benissimo cosa fare per farmi godere, e’ riuscita ad allargare le labbra e ho la cappella quasi tutta dentro la sua bocca, la sensazione e’ sconvolgente.
“Angy, succhiami il cazzo, troietta ! Ti piace vero far godere il tuo zietto ? Non era questo che volevi ?”
Non puo’ parlare ma annuisce con la testa, adesso ha perso ogni pudore e mi lavora il cazzo come una bocchinara esperta, davvero insospettabile in una ragazza cosi’ giovane e timida.
“Dai Angy, pompami il cazzo, fallo godere, fammi sborrare nella tua bocca. Sei una puttanella fantastica, ti piace succhiare il mio cazzo ?”
Di nuovo annuisce e mi accarezza le palle, le gambe, scende in mezzo e mi titilla il buchetto posteriore, insomma tra la bocca, la lingua e le mani mi sembra che Angy si sia moltiplicata per tre.
Per una attimo si libera la bocca e mi guarda dal basso negli occhi, sono lucidi e dilatati,
“Zio, dimmi che la tua Angy ti piace, che e’ brava a farti godere, voglio bere tutto il tuo succo. Zietto, mi piace il tuo cazzone ! Dimmi che sono brava.”
Poi riprende con foga raddoppiata, consoce tutti i modi per farmi uscire di testa, sara’ la voglia repressa da questa mattina, sara’ la vista di Angela accovacciata tra le mie gambe che mi succhia il cazzo avidamente ma mi sento gia’ ribollire la sborra sotto lo scroto. Adesso non resisto, le prendo di nuovo la testa con le mani e cerco di spingere per sfondarla ma lei si divincola facendomi eccitare ancora di piu’.
“Angy, apri la bocca, voglio venirti in gola, sto per sborrarti dentro”
Sento cha ansima e con una mano mi strizza le palle mentre con l’altra scorre avanti e indietro lungo l’asta, le labbra mi accarezzano la cappella e la lingua mi titilla il buchino sulla punta. Cazzo, Angela sa il fatto suo, mi porta al limite in pochi secondi.
“Vengo Angela, prendi la sborrata del tuo zietto, bevila tutta !”
Intanto comincio a sparare il mio seme bollente nella sua bocca, rischio di soffocarla ma Angy e’ brava, con la lingua blocca la violenza degli schizzi e ingoia succhiandomi la cappella. Davvero una bocchinara esperta, altro che ragazzina timida e alle prime armi. Intanto mi strizza lo scroto ritmicamente e mi munge l’asta con la mano per far scorrere lo sperma dalla base alla punta nella sua bocca, io sto godendo come raramente mi era successo.
“Angela, sto godendo, sei troppo brava, sei la piu’ grande bocchinara del mondo!”
Intanto la sento deglutire quasi singhiozzando, e’ raro che una donna riesca a contenere tutta la mia sborrata, sono molto, molto abbondante, ma lei ci riesce.
Quando il flusso si esaurisce mi tiene dentro e sento la lingua accarezzarmi la punta e ripulirla anche dalle ultime gocce di piacere, sono allibito dall’abilita’ di Angela. Adesso le ho lasciato il capo ma lei non si allontana, mi tiene dentro e mi accarezza dolcemente con le mani e le labbra, mi sto lentamente rilassando ed e’ una sensazione bellissima. Il cazzo sta perdendo un po’ dell’erezione e di colpo me lo sento risucchiato nella sua bocca, finalmente ci entra e la sensazione di morbidezze e di calore mi fa chiudere gli occhi dal piacere..
“Angy, la tua bocca e’ il paradiso, non farmene uscire piu’.”
Mi tiene dentro e mi succhia il membro grosso ma non duro del tutto, le sensazioni che provo sono indescrivibili e dopo non molto lo sento irrigidirsi di nuovo, Angy e’ riuscita a fargli riprendere l’erezione in pochi minuti.
Adesso nuovamente fatica a contenerlo nella bocca, lo sfila e lo tiene davanti al viso stretto tra le sue mani guardandolo fisso con un sorriso furbo sulle labbra.
“Ma Dottore le hanno mai detto che il suo succo e’ molto buono ? Non smetterei mai di berlo, molto piu’ gustoso di quello del mio fidanzato e forse anche del mio zietto”
“Angela, se vuoi posso fartene gustare fin che vuoi, vedi che e’ ritornato duro ? Sei stata bravissima, hai saputo regalarmi sensazioni sconvolgenti con la tua bocca, devi aver avuto un ottimo maestro, complimenti”
Continua ad accarezzarmi l’asta dura di fronte a lei ma tiene gli occhi bassi.
“Le avevo detto che sin da piccola mi ero innamorata di mio zio, lui mi ha insegnato tutto quello che so. Aveva un cosone troppo grande per farlo entrare dentro la mia passerina nei primi anni e cosi’ mi ha insegnato come giocare con la bocca e le mani, diceva che ero diventata la piu’ brava di tutte e lui ne conosceva tante di donne ! Io non vedevo l’ora di giocarci e anche adesso non perdiamo occasione per rifarlo anche se e’ spesso lontano per lavoro. Mi sembra che abbia quasi la sua stessa eta’, anzi direi che in certe cose le assomiglia.”
In qualche modo Angela ha aspetti del carattere che mi ricordano la sua zia Paola, una femminilita’ discreta e quasi timida ma una sensualita’ sconvolgente. Mi viene un dubbio. “Non e’ che tuo zio e’ il fratello di Paola ?” Non ho mai chiesto a Paola avesse un fratello ma mi incuriosisce saperlo anche perche’ non me ne hai accennato.
“Esatto Dottore, il fratellone di Paola, ha alcuni anni piu’ di lei ed e’ un uomo molto virile, non direi bello, ma uno che sa come conquistare le donne e farle godere, forse per questo non si e’ mai sposato, per non dover rinunciare alle altre per una sola. Io gli dico spesso che e’ un porco e che non ha alcun pudore ma lui lo prende come un complimento”
Mentre sto riflettendo su un altro aspetto della vita di Paola sento squillare il cellulare di Angela nell’altra stanza, lei fa le spallucce ma io le ordino con uno sguardo deciso di andare a rispondere. A malincuore si alza lasciandomi appoggiato alla scrivania con il cazzo fuori, di nuovo duro e fremente.
Senza toccarlo mi sollevo i calzoni ed entro nella stanza di Angela dove lei sta parlando al cell, mi bastano poche frasi per capire che e’ un’altro che ha acquistato il numero su R.I.V. Angy ha davvero un successo strepitoso. Lei e’ seduta sulla poltroncina e sta recitando il copione che ormai conosco bene, lo chiama zietto, si fa raccontare dei suoi desideri, loda il suo “cazzone”, insomma uno spettacolo che ho gia’ visto ma che lei interpreta con maestria impagabile.
Ma quello che mi colpisce e’ la passione con la quale recita Angela, sembra davvero che si ecciti, si accarezza i seni e anche il ventre come se sentisse veramente quello che dice. Vederla toccarsi cosi’ davanti a me non ammoscia certamente il mio bastone che spunta rigido piu’ di prima dai calzoni. Mi sembra incredibile ma Angela si sta eccitando davvero, sento che gode nel far arrapare il maschio che ha al telefono, tiene gli occhi socchiusi e sembra che viva davvero la scena erotica che sta descrivendo. Le gambe si sono allargate e la gonna alzata, vedo gli slippini neri che spuntano da sotto, e’ troppo per me.
Mi inginocchio a fianco della scrivania e le apro le gambe, mi sembra di sentire un dolce ed eccitante odore di femmina in calore, allungo la mano e accarezzo tra le sue gambe, e’ davvero bagnata, non sta mentendo. Mi porto la mano umida al naso ed aspiro il suo profumo, da perdere la ragione. Lei continua ad eccitare il suo corrispondente ed intanto mi facilita l’accesso alla sua intimita’.
“Ma si zietto, ho voglia di sentire il tuo cazzo grosso, dai accarezzalo per me, pensa che siano le mie labbra………senti come sono morbide ? Fammelo succhiare, vuoi metterlo nella mia passerina………certo che lo voglio tutto……..”
Sposto lo slip e finalmente vedo la sua fighetta, ha le labbra sottili ed un ciuffetto nero ma solo sul pube, sara’ la voglia che ho ma mi sembra uno spettacolo meraviglioso.
“Sai zio che ho la fighettina tutta bagnata ? Ti piacerebbe metterci dentro un dito o la tua lingua?……………si……si…..e’ piccola per il tuo uccellane duro……no…..se spingi …voglio che me lo fai entrare…….sei duro e grosso….mi piace…..spingi….”
Con il dito accarezzo le labbra socchiuse, spingo in fondo e percorro la fessura calda e bagnata. Non resisto a portarmi il dito alle labbra ed a succhiarlo mentre Angy continua a dialogare con l’altro dimenandosi sulla poltroncina. “Si……..mi piace quello che fai….si la mia fighetta impazzisce ….si….si….zietto cosi’ mi farai godere…..”
Con due mani afferro ai fianchi gli slip e cerco di sfilarli, Angela mi mette le gambe sulle spalle e si solleva per aiutarmi…….in un momento volano sul pavimento e mi fermo ipnotizzato davanti al suo pube. Con le gambe spalancate e sulle mie spalle ho davanti la passerina spalancata ad un palmo dal naso, di nuovo un sottile profumo di femmina mi inebria e mi sento la mazza nuda tra le gambe come se dovesse scoppiare.
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