Scendiamo e prendo la macchina in garage, non ho voglia di pranzare in citta’, magari rapidamente, ho voglia di prendermi un momento di relax con Paola. Prendo la tangenziale ed il traffico non e’ intenso cosi’ in poco tempo arrivo ad un ristorantino in campagna che conosco bene, molto tranquillo e adatto per un pranzetto intimo senza il rischio di incontrare amici o clienti scocciatori.
Paola e’ radiosa, non finisce di stupirmi come si senta a suo agio con me ed io con lei, sembriamo una coppia affiatata, non amanti clandestini.
Durante il pranzo approfitto del vino e dell’atmosfera allegra per chiederle di suo fratello, quello che mi ha rivelato Angela mi incuriosisce ma Paola non sembra dar molto peso all’argomento, forse ho dato credito alle fantasie di una ragazzina e non insisto. Al termine del pranzo siamo entrambi rilassati e l’idea di tornare in ufficio non mi entusiasma per nulla, oggi sono felice e anche un po’ sfaticato.
“Dottore, se non ci sbrighiamo non arriveremo in studio in tempo, non ci sono cose urgenti ma il lavoro e’ il lavoro” Mentre montiamo in macchina l’idea di andarmi a chiudere in ufficio mi sorride sempre meno, esco dal parcheggio e prendo per il fiume, la direzione opposta alla citta’. Paola se ne accorge e mi guarda incuriosita.
“Ebbene si signora Paola, oggi il suo datore di lavoro ha deciso di farla mancare ai suoi doveri, non prenda il vizio pero’” Ci piace giocare cosi’ e darci del lei come due persone estranee.
Raggiungo la riva del fiume, non c’e’ nessuno sulla sponda e intorno abbiamo folti pioppeti, il sole e’ tiepido, insomma siamo soli nella natura. Mi fermo e mi rilasso sul sedile, usciamo un attimo e ci abbracciamo, l’atmosfera e’ troppo intima e rilassante, restiamo vicini a guardare lo scorrere della corrente e ascoltando lo stormire delle fronde finche’ l’aria fresca non ci convince a risalire in macchina.
“Vedi Paola, adoro rubare questi momenti al lavoro, sono felice di essere qui con te” Mi guarda con un sorriso che conosco bene, anche lei e’ felice, si avvicina con la bocca alla mia e mi sfiora con un bacio leggero ma da togliere il fiato. Resto un attimo in silenzio e poi contraccambio, soltanto che il mio bacio e’ assai poco innocente, Paola sa benissimo come provocarmi e ci riesce sempre. Ma e’ solo l’inizio e lei lo sapeva benissimo, continuiamo a baciarci mentre le accarezzo il seno, scendo sul ventre e istintivamente lei apre le gambe per farmi sentire il calore che c’e’ nel mezzo.
“Dottore, dobbiamo fare i bravi, siamo due persone serie in pubblico, non vorrei che ci mettessero in galera per atti osceni” ma intanto la sua lingua danza con la mia ed il suo corpo si muove in modo sempre piu’ sensuale, non finisce mai di stupirmi come questa donna sia capace di scatenarmi l’eccitazione senza darlo a vedere. “Se ci danno una cella doppia mi faccio arrestare subito !”
Intanto le ho sollevato la gonna e sto accarezzando i suoi slip, Paola non ha mai intimo troppo ridotto, veste con uno stile da signora perbene che mi fa impazzire dal desiderio. Pero’ apre le gambe mentre mi copre il viso di baci ed il bacino comincia a danzare, so bene cosa significa.
Ormai non resisto e infilo la mano sotto la stoffa ad accarezzare il pelo morbido, sento il clito duro e sotto un vulcano bollente. Alza il sedere per farmi sfilare gli slip da una gamba, non ho tempo di toglierli del tutto e finalmente ho sotto la mano la sua passera bionda.
“Paola, mi sei mancata, non resistevo piu’ senza di te.” Sono sincero, il suo profumo di femmina mi sta facendo perdere il senno.
“Ma Dottore, le ho mandato una ragazzina stupenda, non mi dica che sentiva la mancanza di questa signora attempata ?” Il tono e’ scherzoso ma la coda di paglia mi fa sussultare. “Ma figurati, Paola, tua nipote Angela e’ una ragazzina simpatica ma lo sai come mi piacciono le donne” Adesso sta ansimando debolmente, l’argomento Angela sembra eccitarla, io preferirei cambiare argomento perche’ mi sento una pressione forte nei calzoni e pensare ad Angela me lo fa aumentare considerevolmente, non voglio che Paola lo capisca.
“Ma che ragazzaccio nervoso che abbiamo qui ! Non possiamo lasciarlo in prigione, vero Dottore?” Intanto mi slaccia la cintura e con il mio aiuto in un attimo ho la verga fuori, dura, dritta.
“Non potevamo lasciarlo in prigione, povero caro, adesso e’ felice” Si abbassa e lo accarezza con le labbra, poi lo strofina con la lingua mentre mi libera anche le palle e le strizza dolcemente, io mi abbandono sul sedile con un sospiro, le carezze di Paola mi rilassano e arrivo a chiudere gli occhi.
Lei si alza e mi sussurra “Abbiamo visite, faccia il bravo” Apro gli occhi molto scocciato ed in effetti e’ vero, lungo la riva del fiume sta avanzando un pescatore, un uomo anziano con canne, cestini e quanto serve, passa davanti alla macchina e ci saluta con un gesto prima di piazzarsi a pochi metri di distanza. Accidenti, non e’ possibile che con tutto il posto che c’e’ si debba fermare proprio qui.
Con aria scocciata faccio per avviare la macchina ma Paola mi ferma la mano “No, restiamo qui, mi piace questo posto e poi vorrei parlare un poco” Si abbandona sul sedile con le gambe aperte e la mia mano scende rapida ad accarezzare il boschetto chiaro mentre lei con fare indifferente mi accarezza la verga, da fuori sembriamo una coppia intenta a godersi lo spettacolo naturale del fiume e dei pioppeti. Il pescatore ci guarda e ci sorride, io ricambio con qualche difficolta’ mentre Paola ha un’aria felice ed innocente, non finira’ piu’ di stupirmi questa donna !
“Davvero Dottore, non le piace Angela ? E’ una ragazza giovane, fresca e con un fisico invidiabile, non mi dica che l’ho trattato male” Ha un tono allegro e scherzoso mentre la sua mano mi avvolge il cazzo e lo masturba lentamente, io faccio lo stesso con il suo clito ma dall’esterno nessuno potrebbe immaginarlo. L’argomento la intriga e non vuole lasciarlo perdere, non capisco ancora il motivo ma le sue carezze mi tolgono ogni capacita’ di resistenza.
“Certo che e’ una bella ragazza, non ti posso dire il contrario e poi e’ cosi’ vivace ed allegra che non puo’ passare inosservata. Piuttosto mi stupisco che tu me la abbia mandata in studio, lo sai che non e’ difficile tentarmi. Forse sai benissimo che non e’ il genere di donna che mi fa perdere la testa anche se ne avrebbe tutti i numeri, sei stata avventata”
Paola continua ad accarezzarmi l’asta dura, si china un attimo per bagnare la punta con la lingua e si risolleva sorridente. “Lo so benissimo che questo ragazzone e’ molto goloso ma io non sono gelosa e poi con Angela sono molto tranquilla” Con l’indice le sto sfiorando la fessura, giu’ sino al buchetto e lei si apre di piu’ fremendo di piacere. La guardo sorridendo con aria interrogativa “Se fossi in te non la sarei tanto pensandomi da solo in studio con Angela. C’e’ qualche cosa che dovrei sapere e che non so ?”
La sento ridere mentre per un momento mi masturba con rapidita’, poi la mano mi avvolge lo scroto, nell’auto il sole ha scaldato l’aria oppure sono io che sto perdendo il senso della realta’. Il pescatore si occupa dei suoi attrezzi e di tanto i tanto ci sorride.
“Dottore, con Angela sono piu’ a rischio io di lei ! Me la trovo sempre dietro quando sono nuda e non perde occasione per sfiorarmi e farsi vedere, e’ una ragazza molto sensuale ma ha i suoi stessi gusti !”
Devo avere un’aria stupita mentre la guardo, Paola sorride con aria furba e si abbassa prendendomi in bocca la punta del cazzo, per pochi secondi mi sembra di perdere i sensi, ho un dito nella sua grotta calda e bagnata, fatico a raccogliere i pensieri. In effetti e’ vero, Angela si e’ comportata in modo strano, non ha voluto che la penetrassi e le sue mani e la bocca si sono rivelate davvero esperte e abili. Angela e’ lesbica ? Non ci avevo pensato ma la cosa non e’ poi cosi’ incredibile.
“Pero’ mi ha detto che ha un fidanzato che le telefona sempre, ha anche messo la cam per restare in contatto con lui”
“Dottore, non le ha detto una bugia, ha un fidanzato con diversi anni in piu’, l’unico particolare e’ che il fidanzato e’…….una fidanzata !” Mentre lo dice ha un’aria furbetta e allegra e mi masturba con piu’ vigore, io sono allibito.
“E’ una relazione che va avanti da alcuni anni, pensi che lei e’ stata la sua professoressa di italiano al liceo, da allora sono una coppia molto affiatata. Vede Dottore che sapevo quel che facevo mettendola in studio da sola con lei ?”
Paola deve essersi accorta del mio stupore perche’ la mia mano tra le sue cosce si e’ bloccata, sto cercando di assimilare la notizia e devo dire che la cosa non mi dispiace, per nulla. Lei se ne accorge dalla durezza del mio membro che ha in mano. “Non mi dica che la eccitano anche le lesbiche, non lo avrei immaginato ! In ogni caso non credo che la dolce Angelina apprezzerebbe questa cosa bella che ho in mano !”
Mi limito a guardare la corrente del fiume che scorre quieta e cerco di trovare qualche cosa da dire senza tradire quello che so di Angela. “Lo sai che il rapporto tra due donne non e’ tra le mie fantasie erotiche, pero’ Angela ha un corpo flessuoso e molto bello, sto cercando di immaginarla nuda con una donna, magari piu’ matura, diciamo con te per esempio”
“Dottore….Dottore….lei e’ proprio un perverso, davvero pensa che io faccia l’amore con la mia nipotina ? Non nascondo che sia invitante ma a me piacciono altre cose, questa per esempio e’ il massimo” Di nuovo ho la cappella nella sua bocca e sento il denti stringerla leggermente, mi procura brividi profondi. “Davvero vorrebbe vedermi mentre bacio Angela tra le gambe e lei fa lo stesso con me ? Tra donne il piacere e’ molto diverso che con un uomo, lei non potrebbe apprezzarlo a fondo, lei che vuole sempre penetrare dentro e sfondare, maschio violento ! Maschiaccio !”
Intanto mi sta masturbando sempre piu’ velocemente, faccio fatica a seguire interamente un pensiero, mi passano davanti agli occhi le immagini di Angela nuda, il suo seno piccolo, le gambe nervose e la fighettina stretta e minuscola. Questo mi fa crescere l’eccitazione.
“Tra donne ci vuole dolcezza, carezze, un piacere lungo e tenero, come sto facendo adesso con lei ma deve stare tranquillo, non prenda iniziative”
Mi si avvicina all’orecchio con aria innocente, da fuori puo’ sembrare un gesto soltanto affettuoso ed il pescatore di tanto in tanto ci lancia un’occhiata, invece la voce di Paola si e’ fatta roca e profonda. “Immagina, immagina Angelina che mi succhia i capezzoli e mi accarezza il pelo….immaginaci mentre facciamo l’amore….io che le succhio il clito e le bacio la passerina stretta e profumata……lei lo lascia fare solo a me, gli uomini non possono farlo” Intanto mi masturba lentamente succhiandomi il lobo dell’orecchio.
“Vedessi che fighettina stretta che ha ! Il tuo coso non ci entrerebbe, immagina che adesso io ci abbia infilato un dito dentro e la sento stretta…strettissima….e lei gode. Angela muove il bacino e mi bacia, sospira……mi succhia tra le gambe…..mi piace la sua lingua curiosa…..immagina….”
Si abbassa di colpo e mi ingoia la verga ma solo per pochi secondi, poi torna a sussurrare. “Ti piacerebbe una passerina piccola ? Saresti il primo ad entrarci ed a riempirla di seme, ci pensi ? Io te la offro, pronta, calda, aperta, tutta per te. Ma fai piano non farle male, entra piano e non spingere forte, ti guido io.
Sei il suo primo uomo e non voglio che le fai del male. Immagina come ti senti strizzato…..no….no….non spingere a fondo…..non essere violento, lei e’ abituata alle donne, noi siamo tenere e dolci.” Ormai sono perso in questa fantasia e sto masturbando Paola che spalanca le gambe e ansima. “Si, ti vedo, sei dentro alla fighettina di Angela, muoviti piano e stai attento, forse e’ meglio che non le vieni dentro, non lo farai vero ?” Paola e’ incredibile per come mi conosca, come sappia scatenarmi le fantasie piu’ profonde e come riesca a guidarmi sino al piacere, sto ansimando e credo che il pescatore stia capendo che non siamo una coppia innocente ma non mi importa nulla.
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