Sembra impossibile ma anche abitando nello stesso palazzo e nello stesso piano è quasi impossibile incontrarsi tra vicini. Sarà che io non sono mai a casa durante il giorno o nei fine settimana, sarà che sono spesso via per lavoro ma davvero non ho più incontrato i due sposini che abitano di fronte a me.
Se non fosse stato per la famosa chiave smarrita non avrei ancora avuto occasione di scambiare due parole con loro e non solo parole per fortuna. A volte quando rientro e sto aprendo la porta mi capita di ripensare a Marta, al suo comportamento così intrigante nella notte passata nel mio appartamento ma davvero non ho più avuto occasione di incontrarla e nemmeno il marito.
Ormai sono passati un paio di mesi e l’unico segno della loro esistenza è certe volte la biancheria stesa sul balcone, non che sia feticista ma diverse volte ho avuto occasione di ammirare dei meravigliosi e ridottissimi completini intimi, la signora ha gusto ed anche il fisico che l’aiuta non poco. Ho indugiato spesso ad ammirare dei tanga microscopici e reggiseni proprio arrapanti, peccato non poterli vedere indossati dalla proprietaria, peccato davvero, ma erano solo rimpianti momentanei.
Ormai siamo alla meta di Settembre ma la stagione è ancora tiepida e piacevole, sono uscito dall’ufficio a metà pomeriggio per fare alcuni acquisti ed anche per rilassarmi un poco passeggiando in centro, c’è molta gente in giro per lo shopping e devo confessare che alcune ragazze attraggono prepotentemente la mia attenzione, devono essere tornate dal mare con una gran voglia di mostrare l’abbronzatura, vedo passare delle gambe stupende e dei seni per nulla nascosti dai top ridotti. Dovrei passeggiare in centro più spesso in questa stagione.
Davanti ad una vetrina indugio sul posteriore di una morettina tutta pepe, la gonna bianca attillata nasconde poco e si capisce benissimo che sotto c’è un tanga minuscolo o niente del tutto. Di colpo si volta per andarsene e mi indirizza un sorriso radioso, resto piuttosto stupito ma felicemente.
Se non fosse stato per la famosa chiave smarrita non avrei ancora avuto occasione di scambiare due parole con loro e non solo parole per fortuna. A volte quando rientro e sto aprendo la porta mi capita di ripensare a Marta, al suo comportamento così intrigante nella notte passata nel mio appartamento ma davvero non ho più avuto occasione di incontrarla e nemmeno il marito.
Ormai sono passati un paio di mesi e l’unico segno della loro esistenza è certe volte la biancheria stesa sul balcone, non che sia feticista ma diverse volte ho avuto occasione di ammirare dei meravigliosi e ridottissimi completini intimi, la signora ha gusto ed anche il fisico che l’aiuta non poco. Ho indugiato spesso ad ammirare dei tanga microscopici e reggiseni proprio arrapanti, peccato non poterli vedere indossati dalla proprietaria, peccato davvero, ma erano solo rimpianti momentanei.
Ormai siamo alla meta di Settembre ma la stagione è ancora tiepida e piacevole, sono uscito dall’ufficio a metà pomeriggio per fare alcuni acquisti ed anche per rilassarmi un poco passeggiando in centro, c’è molta gente in giro per lo shopping e devo confessare che alcune ragazze attraggono prepotentemente la mia attenzione, devono essere tornate dal mare con una gran voglia di mostrare l’abbronzatura, vedo passare delle gambe stupende e dei seni per nulla nascosti dai top ridotti. Dovrei passeggiare in centro più spesso in questa stagione.
Davanti ad una vetrina indugio sul posteriore di una morettina tutta pepe, la gonna bianca attillata nasconde poco e si capisce benissimo che sotto c’è un tanga minuscolo o niente del tutto. Di colpo si volta per andarsene e mi indirizza un sorriso radioso, resto piuttosto stupito ma felicemente.
“Dottore, che piacere rivederla ! Pensavo che fosse ancora all’estero, non l’ho più vista da un sacco di tempo. Come sta ?”
Accidenti realizzo immediatamente che quel culetto che aveva attratto la mia attenzione appartiene alla mia vicina di pianerottolo, avevo avuto modo di ammirarlo senza veli quando era stata mia ospite con il marito e l’immagine mi balza subito alla memoria, il mio sorriso è proprio sincero.
“Che sorpresa Marta, sembra un banale modo di dire ma davvero tra vicini di casa non ci si conosce proprio. Sa che la trovo in forma stupenda ?”
Il mio sguardo dice sicuramente più delle parole, il decolté abbronzato lascia vedere il seno sodo e tondo, dai capezzoli che spingono contro la stoffa della maglietta direi che non ha reggiseno, non posso fare a meno di indugiare con lo sguardo.
“ È vero, la vita è così frenetica e non c’è mai tempo per nulla. Siamo stati in Sicilia dai genitori di Marco per un paio di settimane, non avrei mai smesso di rosolarmi al sole come una lucertola. Purtroppo l’abbronzatura se ne andrà presto.”
Intanto ci avviammo fianco a fianco e Marta mi racconta allegramente le loro vacanze, non si è divertita molto perché a casa dei suoceri avevano poca privacy ed il marito si e rivelato piuttosto geloso.
“ Pensi che non voleva farmi indossare le gonne corte e mi ha proibito di prendere il sole seno nudo, adesso mi ritrovo con i segni bianchi del costume dappertutto e non posso indossare i miei completini preferiti, sono molto arrabbiata”
“ Lo capisco, in Sicilia i genitori sono un po’ all’antica e non avrebbero capito certe cose che da noi sono normali, comunque la trovo benissimo, mi creda, non si lamenti, anche molto elegante davvero”
“ No, è proprio mio marito che è diventato geloso dopo le nozze, a volte non lo sopporto. Pensi che debba rientrare a casa prima di lui altrimenti mi fa una scenata se scopre che sono uscita vestita così. Ci amiamo molto ma in certe cose è proprio arretrato, mi sembra che lui non mi capisca”
Assume un’aria imbronciata ma gli occhi sono vispi e furbi, ci sorridiamo con aria d’intesa.
“ Gli uomini sono strani, ma anche le donne, glielo garantisco ! Vedrà che si calmerà con il tempo, in fondo un pò lo capisco, lei è davvero carina lo sa ? Sicuramente ha paura di perderla. Ma visto che siamo buoni vicini possiamo darci del tu ? Che ne dice ?”
Il complimento ha colpito nel segno, il seno sembra esplodere nella maglietta attillata ed il sedere mi sembra ancora più tondo e fresco.
“ Certo, ormai non riuscivo più a darti del lei, in fondo ci siamo conosciuti bene, mi ricordo “
Scoppiamo a ridere, Marta è davvero intrigante, ma come ho potuto non incontrarla per mesi, certe volte non mi capisco. Intanto si è fermata davanti ad una vetrina di abbigliamento, lo stile è molto giovane e colorato ma con classe, riconosco la firma come una delle più attuali e care.
“ Io vado pazza per i vestiti però Marco critica sempre quelli che scelgo e poi non vuole che io spenda soldi in cose inutili, come dice lui. Vede quel completino ? Non so che cosa darei per averlo, è perfetto per me, non trova ?”
È il capo più caro della vetrina, molto bello e ridottissimo, in pratica non nasconde nulla del corpo femminile anzi direi che ne accentua la femminilità. Ci fermiamo a guardare la vetrina e Marta non riesce proprio a staccare gli occhi dall’oggetto del suo desiderio, è come ipnotizzata dal vestitino in mostra.
“ Sono sicuro anch’io che sarebbe perfetto per te, perché non entri a provarlo ? Posso darti la mia consulenza estetica molto volentieri. Coraggio, dov’è il problema, non privarti di una cosa che ti piace cosi tanto !”
Mi accorgo che la tentazione è troppo forte per lei, mi guarda con aria triste e dice sottovoce comne per confidarmi un segreto.
“ No, meglio di no, io mi conosco. Mi piace troppo e sono sicura che mi starebbe benissimo ma è troppo caro, non posso proprio permettermelo, sarebbe una follia e mio marito non me la perdonerebbe. È sempre più tirchio con me“
“ Marta, non fare la ragazzina, i soldi servono per essere felici, altrimenti…. Mi farebbe molto piacere regalartelo io, in fondo gli amici cosa ci stanno a fare ? Coraggio, vai a provare come ti veste”
Ho parlato d’istinto ma devo confessare che lei con il suo atteggiamento mi ha proprio tirato fuori le parole di bocca. Da come sorride però capisco di aver fatto una cosa molto bella, non resiste e si precipita nel negozio, io la seguo mentre Marta è già alle prese con la commessa. Si capisce che è al colmo della gioia, mi piace vederla così eccitata come un bimbo in un negozio di giocattoli. Io non mi sento del tutto a mio agio, la differenza d’età è più che evidente ma la commessa deve avere una lunga esperienza e sembra non farci caso. Marta prende il vestito e corre nel salottino di prova, dopo un minuto mi chiama.
“ Gabriele, vieni a vedere come mi sta, io lo trovo semplicemente perfetto, proprio disegnato per me, non trovi ? Guarda anche sui fianchi è il mio”
Sotto l’occhio complice della commessa raggiungo il salottino e davvero Marta è da mozzafiato, il taglio del completino le modella il corpo giovane e sodo ed il colore accentua la sua abbronzatura, dal mio sguardo capisce che anch’io ne sono entusiasta, ma sono sincero.
“ Vedi, lo sapevo che era proprio fatto per me, mi veste come un guanto, non trovi che sia bellissima così ? Anche dietro non fa una piega, proprio perfetto”
Intanto si gira e si rigira davanti agli specchi, sembra che stia ballando ed è il ritratto della felicità.
“ Sei un incanto, avevi proprio ragione, ma come avresti potuto farne a meno. Vedi che ti so consigliare bene ? Sono davvero felice di farti questo regalo, solo il vederti mi fa felice, credimi”
Sembra che non riesca più a toglierlo, indugia davanti allo specchio e non smette di ammirarsi, io non sono certo indifferente allo spettacolo, anzi.
“ Grazie Gabriele, vorrei non toglierlo più ma non posso tornare a casa così, pensa se mio marito fosse già tornato ! Mi ucciderebbe ! Dice che sono una spendacciona ma invece è lui che è un pidocchio”
“Certo Marta, un fisico come il tuo deve essere valorizzato, tuo marito non capisce che una donna ha queste esigenze. Dagli tempo e forse se ne renderà conto”
Davanti ai miei occhi si sfila il top e rimane con i seni scoperti, mi si blocca il respiro ma la commessa fa buona guardia ed io mi godo lo spogliarello con piacere. Quando si sfila la minuscola gonna capisco che non mi ero sbagliato, sotto c’è solo un tanga microscopico, un filo soltanto tra le chiappe sode e davanti il pelo nero e lucido è praticamente tutto scoperto. Mi ritrovo in un attimo con una erezione incontenibile ma cerco di controllarmi visto il luogo nel quale mi ritrovo. Lei non si pone problemi, anzi ho la netta impressione che la mia ammirazione la gratifichi non poco.
Senza fretta Marta si riveste e mi sorride contenta, è chiaro lo strip non è stato casuale e tutto in mio onore. Quella ragazza mi intriga davvero, l’avevo già capito l’altra volta ma adesso davvero non riesco a nasconderlo. Passo alla cassa a pagare cercando di nascondere la mia agitazione ma sono sicuro di non esserci riuscito. La cifra è davvero consistente ma, si sà, le cose belle non hanno prezzo, come le donne.
Usciamo insieme e lei non smette di guardare la borsa che contiene l’abito, Marta è il ritratto della felicità, sorride e chiacchiera in modo inarrestabile.
Senza fretta Marta si riveste e mi sorride contenta, è chiaro lo strip non è stato casuale e tutto in mio onore. Quella ragazza mi intriga davvero, l’avevo già capito l’altra volta ma adesso davvero non riesco a nasconderlo. Passo alla cassa a pagare cercando di nascondere la mia agitazione ma sono sicuro di non esserci riuscito. La cifra è davvero consistente ma, si sà, le cose belle non hanno prezzo, come le donne.
Usciamo insieme e lei non smette di guardare la borsa che contiene l’abito, Marta è il ritratto della felicità, sorride e chiacchiera in modo inarrestabile.
“Posso chiederti un altro favore Gabriele ? Non dirmi che sono insistente, ti prego.”
“Tutto ciò che vuoi, dimmi pure. Mi fa piacere risolvere i tuoi problemi. “
“Non posso tornare a casa con questa borsa, potresti tenermela tu, io passo a ritirarla da te appena possibile. Mio marito è così geloso che non voglio rischiare che la veda ed è anche così tirchio con me che non so come reagirebbe se sapesse la follia che mi hai fatto fare. Però sono così felice !”
“Nessun problema, me ne occupo io. E poi non è stata una follia, per me è stata invece una gioia farti un regale che desideravi tanto, non avere dubbi.”
Io dovrei ormai rientrare in ufficio, continuiamo a passeggiare per una decina di minuti e Marta è davvero eccitata e felice, non sono certo pentito del regalo che le ho fatto. Arriviamo davanti al palazzo dove si trova il mio studio e lei mi allunga la borsa che non aveva voluto abbandonare nemmeno per un attimo.
“Grazie Gabriele, mi dispiace separarmi dal tuo dono ma è meglio così, verrò a prenderlo appena mio marito mi lascerà un momento di respiro, è così opprimente in questo periodo.”
“Non preoccuparti Marta, lo conserverò per te, è in buone mani. Io tornerò verso le nove e domani non andrò in ufficio tanto presto. Ti aspetto per ritirare il pacco.”
È davvero contenta, si avvicina e mi mette le braccia al collo, il suo bacio non è poi così casto, sento la lingua guizzare tra le mie labbra e poi dentro la mia bocca. L’abbraccio strettamente anche se siamo in strada, non posso fare a meno di strofinare la mia asta dura sul suo ventre teso, da come si avvinghia sono sicuro che è felice dell’ effetto che mi ha fatto. Ci salutiamo ed io entro nel portone senza però perdermi l’immagine delle anche di Marta che si muovono mentre si allontana. Questa donna è davvero sensuale e birichina, potrebbe essere mia figlia ma ne vorrei di figlie così !
Non porto la borsa in ufficio, Paola la mia segretaria è molto discreta e non ficca il naso in giro ma mi dispiacerebbe fargliela trovare, passo in garage e la metto nel baule della macchina.
Riprendere il lavoro non è facile, Marta mi ha fatto agitare e mi ritrovo un amico tra le gambe difficile da tranquillizzare. In qualche modo riesco a concentrarmi e dopo aver cenato fuori rientro a casa appena dopo le nove. Sono pentito di non aver fatto venire la mia segretaria, mi sento preda di una sottile eccitazione, lo spettacolo del pomeriggio fatica a uscirmi dalla mente, rivedo Marta nuda davanti a me con la sua freschezza e vivacità, fatico molto a concentrarmi sul lavoro.
Riprendere il lavoro non è facile, Marta mi ha fatto agitare e mi ritrovo un amico tra le gambe difficile da tranquillizzare. In qualche modo riesco a concentrarmi e dopo aver cenato fuori rientro a casa appena dopo le nove. Sono pentito di non aver fatto venire la mia segretaria, mi sento preda di una sottile eccitazione, lo spettacolo del pomeriggio fatica a uscirmi dalla mente, rivedo Marta nuda davanti a me con la sua freschezza e vivacità, fatico molto a concentrarmi sul lavoro.
Rientro dopo cena verso le nove ed entro in casa portandomi la borsa con il vestito, lo appoggio sul divano e dopo una doccia mi metto a guardare distrattamente la televisione, riesce solo a farmi venire sonno. Spengo la Tv e sbircio il vestito, l’unico risultato che ottengo è di provocarmi un’erezione prepotente, penso a Marta che magari in questo momento sta facendo l’amore con il marito a pochi metri da me, è meglio che mi metta a letto con un buon libro. Non avevo notato la segreteria telefonica, c’è un messaggio, in genere il mio numero di casa non lo conosce nessuno e non è sull’elenco, chi sarà mai.
La voce allegra di Marta esce dall’apparecchio.
— Scusa Gabriele ma non sapevo come contattarti, ho trovato il tuo numero nell’elenco dei condomini e mi sono permessa di disturbarti. Grazie per la gioia che mi hai regalato oggi ma non resisto senza potere indossare il vestito nuovo, ho voglia di provarmelo di nuovo. Domani mattina mio marito esce alle sette mentre io andrò al lavoro più tardi, se non ti disturba passo da te. Ti lascio il numero del mio telefonino 339 xxxxxxx, mandami un messaggino se non vuoi essere disturbato. Ciao, a domani…….spero.
Tutti i miei sforzi di calmare l’eccitazione non sono serviti a nulla, la voce di Marta mi ha di nuovo messo in agitazione, riesco a leggere poche pagine distrattamente e poi decido di addormentarmi, domani ci sarà una levataccia per me.
Mi risveglia il campanello della porta ma ci metto diversi secondi prima di realizzarne il motivo, sono le sette appena passate, mi alzo e così come sono in slip vado ad aprire alla porta. Fuori c’è Marta in vestaglia corta e trasparente che mi sorride sul ballatoio. In un secondo è nel soggiorno.
Mi risveglia il campanello della porta ma ci metto diversi secondi prima di realizzarne il motivo, sono le sette appena passate, mi alzo e così come sono in slip vado ad aprire alla porta. Fuori c’è Marta in vestaglia corta e trasparente che mi sorride sul ballatoio. In un secondo è nel soggiorno.
— Scusa Gabriele non volevo disturbarti a quest’ora del mattino ma non ce la facevo più dalla voglia di provarmi quel magnifico completino.
Io resto immobile osservandola mentre si precipita sul divano e apre la borsa con entusiasmo.
— Non vedevo l’ora di riprovarlo, è bellissimo, non trovi ?
Mi limito a sorridere anche se mi sento un pò a disagio appena sveglio con questa donna che mi invade la casa, la camicia da notte è microscopica e non nasconde proprio nulla, i seni piccoli e duri e lo slip nero che non nasconde quasi nulla del suo sedere alto e sodo. Non perde tempo, con una mossa improvvisa si denuda e comincia ad infilarsi il completino. Devo dire che davvero le dona anche se Marta nuda è uno spettacolo della natura.
— Dove trovo uno specchio, voglio vedere come mi sta, mi piace sempre di più, sei stato un tesoro Gabriele.
Le indico la camera da letto e lei si precipita davanti allo specchio intero, io la seguo e mi distendo sul letto senza perdermi un particolare dello spettacolo che mi offre. Sono in slip disteso sulle lenzuola disfatte e ormai la mia erezione è diventata incontenibile, la punta dell’asta mi è uscita sulla pancia e la cappella è scoperta completamente. Ma Marta non mi bada, si gira e si rigira davanti allo specchio pavoneggiandosi come una bambina con il vestito nuovo.
Dopo alcuni minuti sembra ritornare alla realtà.
Dopo alcuni minuti sembra ritornare alla realtà.
— Scusa Gabriele per l’invasione ma sono così felice, non trovi che mi stia benissimo, peccato che non sappia come fare a portarlo a casa mia, non so cosa dire a mio marito, anche ieri sera mi ha accusata di essere una spendacciona e una civetta che cerca sempre di far girare la testa agli uomini. Non lo sopporto da quando è diventato così, da fidanzati gli piaceva molto mostrarmi agli amici e farli morire d’invidia.
Faccio fatica a non accarezzarmi e la mia attenzione ai suoi problemi è piuttosto scarsa, sto pensando come soddisfare la voglia che mi sta crescendo inarrestabile tra le gambe.
— Marta, sei davvero uno splendore e tuo marito dovrebbe essere felice di avere una moglie cosi bella ed elegante. Digli che te lo ha prestato una tua amica, oppure che l’hai trovato in una svendita di abiti firmati e l’hai pagato quasi nulla. Vedrai che anche lui ne sarà entusiasta.
— Sei un genio Gabriele, ecco come posso fare. Gli dirò che una mia collega vende abiti da campionari e me l’ha dato quasi per nulla perché casualmente era proprio della mia misura. Purché non spenda soldi lui non si arrabbierà anzi gli dimostrerò che sono una moglie attenta ed oculata. Come farei senza di te ?
Intanto si è girata verso di me e non può ignorare l’effetto che mi ha fatto, il suo sguardo è dritto verso l’asta che ormai è quasi tutta uscita dagli slip. Con la massima cura si sfila il vestito, lo appoggia sul letto e lo ripiega con cura, infine lo appoggia con cura sulla poltrona e rimane praticamente nuda davanti a me che devo avere uno sguardo piuttosto inequivocabile.
Lentamente si avvicina ai piedi del letto come una pantera a quattro zampe, con gli occhi nei miei mi viene sopra lentamente e quando il suo viso è all’altezza del mio cazzo con la lingua gli fa una carezza.
— Ma Gabriele scusami, non mi ero resa conto dell’effetto che ti ho fatto, eri sincero quando mi dicevi che il vestito mi stava benissimo. Mi hai fatta molto felice ed adesso lasciami ricambiare, tra buoni amici si deve fare così, non credi ?
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