Sabato alle dieci di mattina sono in studio solo e mi arriva la telefonata puntuale di Marta.
— Ciao papa’, posso offrirti un caffe’, sei impegnato ?
— No, Marta, non vedevo l’ora di sentirti, scendo subito.
Davanti al portone la vedo, sembra ancora piu’ giovane e mi salta al collo con entusiasmo, tra la curiosita’ dei passanti mi schiocca un bacio sulla guancia, e’ un’attrice favolosa.
— Papa’, che bello vederti ! Allora mi permetti di offrirti un caffe’ ?
Entriamo nel bar di fronte dove mi conoscono bene, vedo nel barista un po’ di stupore nello scoprire che ho una figlia e che figlia ! Io sto al gioco ma non so quanto siamo credibili. Marta e’ eccitatissima, i calzoni bianchi mettono in mostra un culetto da infarto che lei non smette di dimenare, e’ una forza della natura, sprizza sensualita’ e gioventu’ da tutti i pori ed anche gli altri clienti non riescono ad essere indifferenti.
Usciamo e mi porta davanti al gioielliere, entriamo e meno male che non mi conosce, almeno credo visto che sono mai stato suo cliente. Marta ha le idee chiarissime, si fa portare l’orologio e lo prova con gli occhi scintillanti, in effetti e’ stupendo, un gioiello piu’ che un orologio. Mi sento piuttosto a disagio cosi’ le faccio i complimenti per l’ottima scelta, pago ed usciamo in strada, non era un orologio ma proprio un gioiello. La sua eccitazione e’ alle stelle, non smette di ringraziare il suo papa’ ma io sinceramente preferirei non continuare la commedia cosi’ vicino al mio ufficio, ho l’impressione che tutti mi osservino e credo di non sbagliarmi del tutto, Marta non passa certamente inosservata.
Prima di lasciarci mi guarda fissa negli occhi e mi dice con aria birichina.
— Anch’io ti avevo promesso un regalo e non me lo hai nemmeno chiesto ! Pensi che tua figlia sia stata sfrontata ? Sei pentito ?
— Marta, non pensarlo nemmeno per scherzo, mi sento un po’ a disagio qui in strada dove tutti mi conoscono.
— Hai ragione papa’, l’avevo capito. Questa sera sei invitato a cena da me, non dirmi di no, ti prego.
Come potrei, accetto con sincero entusiasmo e ci diamo appuntamento per le otto. Anche il saluto scatena occhiate maliziose tra i passanti, il bacio non e’ proprio figliale, e’ riuscita a farmi rizzare anche in strada tra la gente.
Alle otto puntuale suono alla loro porta, ho un mazzo di rose per Marta ed una bottiglia di Brunello, non conosco il menu’ ma in ogni caso non puo’ far male. Mi apre il marito sorridente.
— Salve, finalmente ho convinto Marta ad invitarla, dovevamo ricambiare la sua ospitalita’. Lei e’ in cucina a preparare, si accomodi in soggiorno.
Entro e mi siedo sul divano, l’appartamento e’ piu’ piccolo del mio comunque luminoso ed arredato con cura, riconosco il carattere di Marta.
– Visto che siamo vicini ed amici non vedo perche’ dobbiamo continuare a darci del lei. Non farmi sentire troppo vecchio.
— Con piacere, mia moglie Marta la conosci gia’, io mi chiamo Gianni.
Intanto arriva lei dalla cucina, e’ adorabile, magliettina scollata, gonna cortissima coperta da un delizioso grembiulino, al polso ha l’orologio che brilla.
— Marta sei splendida ! Ma non passare il tuo tempo in cucina, vieni a farci compagnia.
— Gabriele, ci hai fatto un grande favore ad accettare il nostro invito. Tutto e’ pronto, mettetevi pure a tavola.
Gianni si siede a capotavola, io sono di fronte a Marta. Il Brunello e’ gia’ sul tavolo e Gianni sembra gradirlo molto, anche troppo visto che non abbiamo ancora iniziato a cenare. Lei fa’ di tutto per farmi notare il gioiello che ha al polso ed io non posso evitare di farle un complimento.
— Davvero splendido il tuo orologio, e’ nuovo ?
I suoi occhi sono raggianti ed anche il marito ha un’aria fiera e soddisfatta.
— Ti piace ? E’ nuovo, l’ho sfoggiato oggi. Me l’ha regalato Gianni per il nostro anniversario, lo sapeva che lo desideravo da tanto.
Sostengo il gioco e guardo di sfuggita il marito che ha un sorriso fiero e contento, anche a me viene da ridere. Iniziamo a mangiare e loro mi raccontano le vacanze in Sicilia, lui e’ molto fiero della sua isola natale ed io non posso che concordare. Quasi mi strozzo quando sento il piedino di Marta insinuarsi tra le mie gambe, tossisco e cerco di fare finta di nulla. Il piede si insinua e mi accarezza l’asta che reagisce immediatamente, lei continua a parlare ed a scherzare normalmente, io faccio il possibile per nascondere l’eccitazione.
Di tanto in tanto si alza per servirci e poi riprende il suo posto con il piede sulla mia asta, il marito si e’ scolato quasi tutta la bottiglia e deve essere un po’ brillo visto il tasso alcolico del Brunello, ha gli occhi lucidi e la sua lingua mi sembra che fatichi a stare in bocca. Ormai siamo al dessert.
— Mettiamo un po’ di musica ? Che ne dici Gabriele.
Cosi’ dicendo Marta si alza e si avvicina alla parete di fronte dove c’e’ lo stereo, si piega in avanti per cercare un Cd, la gonna si solleva sino al culo e mi trovo davanti le sue chiappe nude che conosco ormai bene ma che non mi stancherei mai di ammirare. Ho un cazzo enorme ormai tra le gambe e devo aver strabuzzato gli occhi ma Gianni non sembra badarci, si sta scolando un bicchiere di Cognac e la sua attenzione e’ concentrata solo sulla bevanda.
Marta ritorna sorridendo e la musica avvolge la stanza, e’ un ballabile lento e molto sensuale.
— Posso invitare i miei uomini sul divano ? O volete restare a tavola tutta sera ?
Il marito si alza portandosi il bicchiere e si lascia sprofondare sulla poltrona, io mi siedo sul divano mentre Marta si mette di fronte a me su un piccolo strapuntino. Il grembiulino si e’ alzato e tra le gambe leggermente allargate mi sembra di vedere il pelo scuro, anzi ne sono certo perche’ con un movimento sensuale riesce a mostrarmelo tutto. Marta non ha lo slip, io cerco di nascondere la mia erezione ma il marito sembra piu’ interessato alla musica ed al liquore.
— Qualcuno di voi e’ disponibile per farmi ballare ? Non siete molto cavalieri con una signora.
Il marito non si muove e Marta allunga una mano per invitarmi, io non sono un gran ballerino ma in un momento me la trovo avvinghiata addosso con la mia verga che struscia sul suo ventre. Non e’ un ballo ma un abbraccio caldo e sensuale. Io sono preoccupato per il marito e cerco di non esagerare ma lui non sembra contrariato, ci guarda di tanto in tanto con occhio soddisfatto e piuttosto spento.
— Non trovi Gabriele che Marta sia una brava ballerina ? Avrebbe voluto farlo di mestiere ma non c’e’ stata l’occasione giusta anche se ha fatto la cubista per tanti anni. Io l’ho conosciuta cosi’ e mi ha fatto innamorare subito, sapessi quanti ammiratori aveva !
Cerco di rispondere con voce indifferente ma il profumo di femmina che mi sta avvolgendo rende l’operazione difficoltosa. Quando termina il pezzo musicale io ritorno sul divano e Marta mi rimette davanti agli occhi la sua passerina rasata, da perdere la testa. Ormai ho un pacco incontenibile nei calzoni e non vorrei che Gianni se ne accorgesse ma lui rimane sprofondato nella poltrona con un sorrisino beato sulle labbra. La conversazione langue e Marta spegne lo stereo e sintonizza la televisione sul solito talk show notturno, il marito sembra interessato ma ha gli occhi che ormai sono una fessura.
— Mentre voi uomini vi gustate la televisione io andrei a sistemare la cucina, mi permettete di abbandonarvi ?
L’ha detto ad alta voce ed io faccio per alzarmi, mi sembra il caso di tornare a casa mia anche se l’agitazione che ho nel basso ventre non mi promette una notte serena. Gianni annuisce assonnato e sempre piu’ sprofondato tra i cuscini, Marta mi fa’ un segno imperativo di non muovermi, obbedisco.
Se ne va in cucina ed io non so proprio cosa fare, la tv mi annoia e Gianni e’ ormai addormentato, ma che serata ! Dopo pochi minuti sento due mani che mi accarezzano il viso da dietro il divano, giro il capo di lato e una lingua guizzante mi si infila in bocca, non ce ne era bisogno ma la mia eccitazione e’ ormai alle stelle. Guardo Gianni con apprensione ma lui dorme come un ghiro, almeno sembra. Allungo le mani dietro e afferro il seno di Marta dentro la maglietta, sento la sua bocca contro il mio orecchio.
–Papa’ ti piace essere ospite di tua figlia ? Dimmi sinceramente che ti stai annoiando, non mentire alla tua bimba.
Riesco solo ad annuire ma ormai ho le sue mani che scivolano dentro la mia camicia e mi massaggiano il petto, sto ansimando anche se cerco in ogni modo di contenermi. Con la lingua mi sta mordicchiando il lobo dell’orecchio, e’ calda e sensuale. Io resto immobile e silenzioso spiando il marito davanti a me.
— Non posso abbandonare il mio babbo in queste condizioni, anche il mio maritino non lo vorrebbe, apriti i calzoni, ti prego.
Sono tra due fuochi, vorrei andarmene da questa situazione imbarazzante ma la voglia di Marta mi fa girare la testa. Slaccio la cintura e abbasso i calzoni quanto basta per liberare l’asta dura e congestionata, spero solo che Gianni non si svegli e si giri dalla mia parte.
— Cosi’ papa’, vedi che avevo ragione, non potevi rimanere in quello stato. Masturbati davanti alla tua bimba, falle vedere come hai voglia di lei, ti prego, muoio dalla voglia di vederti.
Il suo respiro caldo nell’orecchio mi fa perdere la ragione, allungo una mano e comincio lentamente ad accarezzarmi, cerco di non fare rumore ma sono teso come una corda di violino.
— Ecco, papa’, sei proprio bravo. Sai che la tua figliola non vede l’ora di sentirti nel suo pancino ? Sei lungo e duro mentre la mia passerina e’ stretta e calda, ci pensi ? Pensa di esserci dentro, lo sai come ti accoglie volentieri, menati piano, voglio gustarmi tutto il tuo piacere.
E’ quello che faccio ma non sono sicuro di riuscire a controllarmi, la vicinanza del marito addormentato mi eccita terribilmente ma mi impedisce di lasciarmi andare. Non avevo mai vissuto una situazione come questa, mi ritrovo la lingua di Marta in bocca e la succhio come un pazzo.
— Sai, papa’, che ho un dito nella mia fighettina e sto pensando come sarebbe bello averci invece il tuo cazzo duro, anche tu stai pensando di essere dentro di me?
La risposta e’ piu’ che evidente, ormai mi sto agitando in modo sempre piu’ incontrollabile, Gianni potrebbe svegliarsi in ogni momento e questo pensiero da un lato mi blocca dall’altro mi provoca sensazioni mai provate, Marta se ne accorge e rincara la dose.
— Pensa papa’ se mio marito si svegliasse, sei in casa sua che ti stai masturbando davanti a tua figlia, ma ci pensi ? Non ti fa’ impazzire questo pensiero, io sto gia’ venendo senza che mi tocchi. Immagini la sua espressione se ci sorprendesse adesso ?
Non riesco ad immaginarlo ma sono sicuro che sarebbe un brutto momento per tutti, sicuramente e’ al corrente che la moglie si fa scopare da me ma vedersela davanti agli occhi non e’ uno spettacolo che puo’ lasciare indifferenti. Ho l’asta sempre piu’ dura e comincio a sentire il bisogno di scaricarmi, le palle sono durissime e la cappella lucida e congestionata. Marta non perde un particolare.
— Ma papa’, non vorrai allagarmi tutto il divano ! Fai il bravo, sei mio ospite e devi comportarti in modo educato, tu poi sei una fontana, ti conosco. Fermati quando stai per spruzzare, mi raccomando.
C’e’ poco da aspettare, sara’ la situazione, saranno le parole si Marta ma ormai mi sento ribollire la base del cazzo, non ci manca davvero molto prima di eiaculare. Mi accarezzo ancora un attimo poi allargo le braccia lasciando libera l’asta rigida e con al punta rossa e lucida. Marta se ne accorge e come una gatta aggira il divano, si ferma in piedi di fronte a me e alza la gonna mostrandomi il culo ed il pelo corto che circonda la fessura. Mi prende in mano la verga ormai al limite e sedendosi all’indietro la infila di colpo nella sua tana bollente sedendosi sulle mie cosce. Sono sicuro che mi sono lasciato sfuggire un sospiro di piacere mentre inizio subito a scaricare il mio seme in questa figa calda e bagnata. Le sue contrazioni si accompagnano alle mie, stiamo venendo insieme in silenzio ma con un piacere indescrivibile. Anche Marta fatica a restare ferma ed in silenzio, non credo che ci siamo riusciti completamente ma io non tolgo lo sguardo dal marito che si sta’ agitando sulla poltrona. Questo moltiplica il mio piacere, non smetterei piu’ di eiaculare il mio seme bollente.
Marta rimane immobile sopra di me, sento il suo succo mischiarsi al mio mentre fremiti di piacere ci scuotono in continuazione, le sto accarezzando le chiappe sotto il gembiulino, raggiungo il suo clito e lo massaggio, la sento godere di nuovo. Io ho ancora il cazzo duro ma non oso muovermi schiacciato come sono dal suo peso, certo che le sono dentro sino alla radice, sento il suo utero schiacciato contro la mia punta. Non so come riesce a girarsi ed a baciarmi, la sua bocca torna contro il mio orecchio.
— Sai papa’ che hai riempito la tua bimba davanti a suo marito ? Sei un padre snaturato, non si fanno queste cose, sai ? E poi non sei pentito, sento che lo vorresti fare ancora ! Sei un papa’ porco, lo sai ?
Ha ragione, la voglia di Marta non si e’ placata, sento i suoi muscoli vaginali contrarsi ritmicamente e mungermi l’asta conficcata sino in fondo, anche se la situazione e’ pericolosa non vorrei uscire da lei. Invece lentamente si sfila da me e corre in bagno ritornando dopo qualche minuto. Ha un sorriso terribilmente sensuale, ormai comincio a capirla. Mi parla a bassa voce nell’orecchio di nuovo.
— Papa’ mi hai fatto fare una cosa tremenda, sai che ho un marito ? Sai che anche lui ha i suoi diritti ? Sono stata una buona figlia ma non una buona moglie, mi vergogno, lasciami rimediare, ti prego.
Mi fa alzare dal divano e mi accompagna verso la porta, credo che voglia salutarmi ma invece mi ferma sulla soglia del soggiorno.
— Resta qui mentre rimedio alla mia colpa, voglio che tu controlli se tua figlia e’ una buona moglie.
Mi lascia solo e si avvicina al marito che continua a dormire sulla poltrona con la televisione che blatera senza che nessuno le presti attenzione. Si inginocchia tra le sue gambe, gli apre i calzoni, lui si sveglia all’improvviso.
— Marta, cosa stai facendo ? Dove’e’ Gabriele ? Scusa se mi sono addormentato, stai buona, se ci vede cosa pensera’ di noi !
— Non preoccuparti, se ne e’ andato e non ho voluto che ti svegliasse, anche lui era stanco, fai il bravo che adesso tua moglie ti da’ la buona notte. Non vuoi ?
Lui sembra rincuorato, si lascia sfilare i calzoni e da dove mi trovo non perdo un particolare, il suo arnese e’ moscio e coricato di lato sulla coscia. Marta se lo infila in bocca tutto e inizia a succhiarlo, Gianni si abbandona contro le schienale e gli occhi di lei sono fissi nei miei. Vedo benissimo che gli accarezza le palle ma quando, di tanto in tanto, lo sfila dalla bocca il cazzo non sembra aver aumentato molto le sue dimensioni, e’ ancora quasi floscio, mi sembra incredibile. Marta si solleva di colpo e dice ad alta voce.
— Sai Gianni che Gabriele mi ha toccata ? Ho visto che aveva una voglia pazzesca di scoparmi, ho sentito il suo cazzo duro contro di me mentre ballavamo. Aveva una voglia pazzesca di chiavarmi e mi ha messo anche le mani sul culo. Sapessi come era duro e grosso, voleva infilarmelo nella passerina, non resisteva, voleva chiavare la tua bella mogliettina.
Da dietro vedo che lui si e’ irrigidito mentre Marta ha ripreso a succhiargli il cazzo, direi che ha aumentato la sua dimensione notevolmente. Ha la voce roca ed impastata, Gianni ha davvero esagerato con le bevande.
— Davvero lo hai fatto eccitare ? Sei sicura che ti voleva scopare ? Sei una figa stupenda che tutti mi invidiano, gli hai fatto venire il cazzo duro ? Mi piace quando fai impazzire gli uomini come una troia.
— Si, non riusciva piu’ a resistere allora l’ho fatto uscire, avevo voglia di te, non resistevo piu’. Sulla porta mi ha anche toccato la figa, era tutta bagnata perche’ pensavo a te. Fammi bere il tuo succo, lui si fara’ una sega pensando a tua moglie ed alla sua passerina, ci pensi ? Gabriele con il cazzo in mano e tu che mi riempi la bocca come ad una puttana. Hai una moglie che e’ una puttana, lo sai ?
Ormai sento solo dei mugolii e poi un gemito lungo mentre Gianni sborra nella bocca della moglie. Marta lo asciuga accuratamente con la lingua e poi si rialza lasciandolo ancora piu’ abbandonato sulla poltrona. Si china su di lui e lo bacia con la bocca ancora piena di sperma.
— Senti il tuo succo ? Bevilo dalla mia bocca, ti piace ?
— Si, ma chissa’ come e’ buono quello di Gabriele, vorrei succhiarlo io. Ho visto che aveva un pacco enorme tra le gambe, deve avere un cazzo gigantesco. Mi piace quando un altro ti vuole chiavare e ti guarda come una troia.
— Non credo che vorrebbe, secondo me gli piacciono solo le donne, vuoi che lo assaggi io e poi ti racconto tutto ? Ti piacerebbe se succhiassi Gabriele e lo facessi venire nella mia bocca ? Mi baceresti subito dopo ?
C’e’ incertezza nella risposta, sento che Gianni sta esitando.
— Sono troppo geloso di te ma il pensiero che tu abbia il cazzo di Gabriele tra le labbra mi fa eccitare moltissimo. Ho la moglie piu’ figa che esista, davvero lo faresti per me? Ti piacerebbe fare la puttana con Gabriele ?
— Per amore tuo farei qualunque cosa, lo farei anche entrare nella mia passerina, deve essere cosi’ lungo e grosso che rischierebbe di sfondarmi. Ti piacerebbe sapere che Gabriele ha sfondato la tua mogliettina e le e’ venuto dentro ? Conosco gia’ la risposta, ti sta ritornando il cazzo duro, lo sento, o sbaglio ? Vedi che la puttanella che hai sposato sa bene come farti rizzare.
— Marta solo tu sai farmi impazzire dalla voglia, in questo momento non desidero altro che saperti penetrata da un cazzo enorme come quello di Gabriele, io ti leccherei dopo che ti ha riempita di sborra. Ma sono troppo geloso per pensarci a mente fredda. Ho voglia di godere ancora, lo vedi ? Dimmi che stai succhiando anche il cazzo di Gabriele mentre io ti riempio la figa ancora !
Io continuo ad assistere e di nuovo ho l’asta che mi preme nei calzoni, li apro e la libero sotto gli occhi di Marta. Lei ricomincia a menare il marito sprofondato nel divano mentre io mi masturbo davanti a lei. Gianni sta di nuovo mugolando e dopo poco la stringe nelle spalle, lei si alza la gonna e gli monta a cavallo infilandosi il cazzo nella vagina ancora umida del mio seme. Dai movimenti capisco che Gianni sta eiaculando di nuovo dentro la moglie, tutto dura pochi secondi mentre anch’io sto ormai avvicinandomi al piacere. Marta si alza e si avvicina a me di corsa, mi prende in bocca l’asta e in pochi secondi mi fa scaricare di nuovo. Ingoia quanto puo’ poi sparisce in bagno.
Io non so che cosa fare, silenziosamente apro la porta ed esco nel ballatoio lasciandola accostata, non voglio fare rumore. Rientro in casa mia ancora con il cazzo fuori fradicio di sperma e saliva. Dopo alcuni minuti sento chiudere la porta dei miei vicini ed io mi infilo spossato sotto la doccia.
Mi addormento di botto e mi sveglio alle otto, un sonno unico. Meno male che non ho sognato Marta.
Nei giorni successivi non incontro i miei vicini, questi palazzi non incredibili, si riesce a vivere a pochi metri senza vedersi mai. Io non voglio prendere iniziative anche se sinceramente Marta mi ritorna in mente spesso e l’effetto e’ sempre travolgente, quel suo corpo da ragazzina ed i suoi giochi da femmina esperta mi hanno turbato piu’ di un sonno. Lei non si comporta come una sposina alle prime esperienze, sono sicuro che ha avuto istruttori esperti e numerosi, lo capisco da come riesce a farmi eccitare ed a prolungare il mio piacere. Non credo che da cubista si limitasse a dimenarsi davanti al pubblico, non conosco il mondo delle discoteche e quindi non ho idea se sia una cosa usuale o eccezionale, in ogni caso ha messo a profitto le sue esperienze. Una cosa e’ certa, conosce tutti i modi per spillare regali dai suoi ammiratori ed io ne sono piu’ che felice, ci sa’ fare davvero.
Il comportamento del marito e’ meno chiaro, sostiene di essere geloso ma sono sicuro che non ignora i miei rapporti con la moglie, anzi, ho il sospetto che li favorisca. Ha accettato come normali i regali che ho fatto a Marta, non mi sembra cosi’ stupido da bersi le piccole bugie che si e’ inventata, supposto che lei gliele abbia raccontate.
Ho capito che gode nel vedere la moglie ammirata ed il maschio arrapato davanti a lei, e’ un piacere che non gli deve mancare spesso considerata la donna che ha sposato. Sono considerazioni che faccio tra di me, questo menage mi sta’ benissimo, i soldi non sono mai stati un problema per me.
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