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Voglia

Il sesso e’ come un buon piatto di pasta.
Per entrambi servono pochi ingredienti semplici, alla portata di tutti, si trovano dovunque e costano pochissimo. Solo se il piatto e’ cucinato da un professionista allora diventa caro, come il sesso a pagamento. Ma se facciamo tutto tra di noi non spendiamo niente e ci divertiamo il doppio…dai..
Per cucinare la pasta serve acqua, fuoco, un poco di sale, la pasta e l’operazione puo’ iniziare.
Nel sesso serve ancora meno, un uomo ed una donna, stop. Anche due uomini, due donne, due donne ed un uomo, due uomini e una donna…….. ma come per la pasta io preferisco le ricette classiche, niente nouvelle cousine a letto. Almeno con te che sostieni di essere una ragazza seria. Vedremo poi.

Il braccialetto di pizzo 1.1

…..come commento ti lascerò una mia “variante”……………….Simo
Si, forse non era quello che volevi, di certo io non lo volevo, non lo cercavo. Come avrei potuto ?
Eppure e’ successo, quasi che una forza estranea ci volesse usare come strumenti di un suo disegno per noi sconosciuto.
Non era il luogo, il tempo, perche’ succedesse e niente poteva farcelo immaginare. Ma e’ successo, inevitabilmente.
Un uomo, una donna, una piazza assolata della tua citta’ o almeno non della mia, il pomeriggio inoltrato di una giornata affannata e pesante nella quale mille pensieri mi affollavano la mente ed il mio cuore taceva, non era il suo tempo per parlare.
Non ti ho vista arrivare, forse ti ho guardata ma le immagini degli occhi non

Il braccialetto di pizzo 4.0

Si, forse non era quello che volevi, di certo io non lo volevo, non lo cercavo. Come avrei potuto ?
Eppure e’ successo, quasi che una forza estranea ci volesse usare come strumenti di un suo disegno per noi sconosciuto.
Non era il luogo, il tempo, perche’ succedesse e niente poteva farcelo immaginare. Ma e’ successo, inevitabilmente.
Un uomo, una donna, una piazza assolata della tua citta’ o almeno non della mia, il pomeriggio inoltrato di una giornata affannata e pesante nella quale mille pensieri mi affollavano la mente ed il mio cuore taceva, non era il suo tempo per parlare.
Non ti ho vista arrivare, forse ti ho guardata ma le immagini degli occhi non arrivavano alla mente troppo immersa in altri pensieri, il lavoro, la discussione aspra appena affrontata con i collaboratori, la difficolta’ di far capire loro quanto la mia posizione fosse davvero innovativa e potente.

Il braccialetto di pizzo 3.0


Si, forse non era quello che volevi, di certo io non lo volevo, non lo cercavo. Come avrei potuto ?
Eppure e’ successo, quasi che una forza estranea ci volesse usare come strumenti di un suo disegno per noi sconosciuto.
Non era il luogo, il tempo, perche’ succedesse e niente poteva farcelo immaginare. Ma e’ successo, inevitabilmente.
Un uomo, una donna, una piazza assolata della tua citta’ o almeno non della mia, il pomeriggio inoltrato di una giornata affannata e pesante nella quale mille pensieri mi affollavano la mente ed il mio cuore taceva, non era il suo tempo per parlare.
Non ti ho vista arrivare, forse ti ho guardata ma le immagini degli occhi non arrivavano alla mente troppo immersa in altri pensieri, il lavoro, la discussione aspra appena affrontata con i collaboratori, la difficolta’ di far capire loro quanto la mia posizione fosse davvero innovativa e potente. No, mi trovavo davanti occhi nei quali la luce dell’intelligenza e della creativita’ si era ormai spenta in anni passati a contare solo denaro, non gioia, non sogni, persone abituate a misurare il bello solo con quanto costava. Gente che affida la propria immortalita’ solo agli spermatozoi.
Ho sentito solo il leggero fruscio della tua gonna mentre ti sedevi al mio fianco in quella panchina solitaria circondata da un fazzoletto di verde, unico baluardo all’infuriare del traffico chiassoso e nevrotico della piazza.

Il braccialetto di pizzo 2.0

Si, forse non era quello che volevi, di certo io non lo volevo, non lo cercavo. Come avrei potuto ?
Eppure e’ successo, quasi che una forza estranea ci volesse usare come strumenti di un suo disegno per noi sconosciuto.
Non era il luogo, il tempo, perche’ succedesse e niente poteva farcelo immaginare. Ma e’ successo, inevitabilmente.
Un uomo, una donna, una piazza assolata della tua citta’ o almeno non della mia, il pomeriggio inoltrato di una giornata affannata e pesante nella quale mille pensieri mi affollavano la mente ed il mio cuore taceva, non era il suo tempo per parlare.

Il braccialetto di pizzo

Si, forse non era quello che volevi, di certo io non lo volevo, non lo cercavo. Come avrei potuto ?
Eppure e’ successo, quasi che una forza estranea ci volesse usare come strumenti di un suo disegno per noi sconosciuto.
Non era il luogo, il tempo, perche’ succedesse e niente poteva farcelo immaginare. Ma e’ successo, inevitabilmente.
Un uomo, una donna, una piazza assolata della tua citta’ o almeno non della mia, il pomeriggio inoltrato di una giornata affannata e pesante nella quale mille pensieri mi affollavano la mente ed il mio cuore taceva, non era il suo tempo per parlare.
Non ti ho vista arrivare, forse ti ho guardata ma le immagini degli occhi non

Orgasmo

E’ come un brivido che ti coglie all’improvviso, ti toglie il respiro. Eppure l’hai cercato, aspettato, voluto, ma quando arriva riesce a stupirti ogni volta. Inizia in mezzo alle reni con un formicolio leggero, ti chiedi cosa sia, cosa stia succedendo e poi cresce, si allarga e scende, prima piano, leggero come un brivido di freddo. Senti i muscoli della schiena che si irrigidiscono, non li controlli piu’, e’ qualcosa che sembra non appartenerti, non lo controlli, lo subisci e ne sei prigioniero.
Quando il primo spasimo ti prende il fondoschiena, scende nel mezzo amplificandosi rapidamente, allora ti rendi conto che e’ troppo tardi, i muscoli della schiena si tendono e ti senti spinto avanti senza ritegno, senza poterti opporre.

Musica

Parole mi riecheggiavano nella testa…come un chiodo fisso…
“……..la prossima volta che sarai su di giri….vorrò essere vicino sul serio….”
“….e quando faremo l’amore voglio che sia tu a scegliere la musica…”
Ascoltavo una musica struggente che mi faceva scivolare in un’abisso di sensazioni e volevo assolutamente che ci fossi anche tu in queste emozioni che stavo provando…tu lì insieme a me….per cadere insieme nello struggimento…nella passione …nella voglia intensa ….viscerale….che come un uragano talvolta mi assale e mi travolge lasciandomi senza respiro……..
Allora non potevo più aspettare…mi vestii velocemente…indossando le cose che sapevo sicuramente ti sarebbero piaciute …sulla mia pelle nuda…..calda….che desiderava ardentemente i tuoi baci…le tue carezze…il tuo calore…il tuo desiderio…..
Presi il cellulare…cercai il tuo numero e ti inviai questo messaggio….

Calore

Ho caldo,la pelle inizia a bruciare,un languore mi prende lo stomaco,brividi come colpi di pugnale al basso ventre,mi stai scopando lentamente,il piacere cresce veloce,non riuscirò a star ferma ancora a lungo,conficcato fino dove è possibile…onde di godimento si sovrappongono,devo muovermi, veloce,sono in cima all’onda più alta ..godo senza ritegno ma non riesco a scendere ,non ancora…penso o dico parole poco sensate,le porcate no non mi riescono,mi sembrano …buffe…ma il calore aumenta continuo a gemere,le contrazioni del mio ventre sono fuori controllo,io lo sono,vorrei essere un’enorme caverna dove farti sprofondare,pompi più forte le mie mani ti artigliano,voglio la tua lingua la tua sborra …adesso non penso…sono e basta,un corpo perso in un universo di sensazioni..sussurri qualcosa ma perdo il significato..si adesso è il massimo …l’onda decresce..la risacca dolce dell’appagamento..la voglia di strizzartelo ancora…allagata e felice…un orgasmo al femminile..il mio..S.
Author: Sonia

Calor bianco...

Le luci del Natale imminente, un pomeriggio freddo nel centro della mia città, il giorno prima un messaggio breve e diretto
“Sono a F.     domani voglio incontrarti”
Per firma solo l’iniziale del tuo nome.
Ed ora interrompi una frase, esprimi un desiderio  “vorrei stare al caldo con te per coccolarti”. Ti guardo stupita, tu alzi gli occhi verso un portone,  il nome di un piccolo albergo,”qui”.
L’ascensore e’ vecchiotto e senza una parola la tua bocca e’ sulla mia , lingue che frugano, il tuo sapore nuovo per me, mi stringi forte, sento il tuo desiderio. Mi baci ancora.
Ultimo piano, tutto chiuso, silenzio, luce bianca che piove dal lucernario. Anche le pareti sono di un bianco abbagliante.

Nebbia... nebbia....

Nebbia, nebbia, nebbia……….
Questa mattina da Linate non e’ ancora partito un volo e nessuno e’ riuscito ad atterrare. La faccenda comincia a diventare preoccupante dopo le dieci, il volo per Londra durera’ quasi due ore ed io ho la coincidenza per Los Angeles alle 14, ormai i tempi stanno diventando stretti. Nella sala d’attesa c’e’ un sacco di gente, quasi tutti con destinazione Nord Europa e dalle valigette si capisce che non vanno in vacanza, come me del resto.
Finalmente arriva l’annuncio che il volo partira’ da Orio al Serio, tutti a bordo del pullman.
All’arrivo la situazione non e’ migliore, una coltre bianca e soffice avvolge l’aeroporto bergamasco, scendiamo e comunque ci fanno imbarcare sull’aereo, chissa’. Ormai la coincidenza e’ persa ma ci sono altri voli da Londra per la California quindi mantengo la calma. Seduto a bordo aspetto con fiducia ma dopo piu’ di un’ora siamo ancora fermi, i passeggeri cominciano a innervosirsi ed io anche. Sono in un sedile centrale e dall’altra parte del corridoio e’ seduta una donna asiatica, piccoletta, sembra giovane ma e’ difficile valutarne l’eta’. Non capisce nulla di italiano e  quindi mi chiede ogni volta cosa dice il pilota, lei ha la coincidenza a Londra per Hong Kong ancora prima della mia per la California. Le spiego che ormai non ce la facciamo ad arrivare in tempo e lei sembra molto sconfortata.

Strane sensazioni

È una sensazione strana scivolare dentro il ventre della tua donna mentre lei bacia un altro uomo.
La sbatti con tutta la passione che sai e ti chiedi se lei si rende conto di prenderti dentro o se concentra la sua attenzione nel bacio che sta dando all’altro. Senti il suo ventre che ti accoglie ma guardi come le sue labbra si appoggiano a quelle di un altro uomo. La sbatti con forza, la senti gemere ma ti chiedi se lei pensa a chi ha dentro oppure se gode della lingua dell’altro.
Poi lei scende a prendere in bocca il sesso dell’altro uomo e tu continui a sbatterla, la senti aperta, calda e umida, è un lago tanto è eccitata. Godi mentre ti muovi in lei ma la guardi succhiare e donare piacere all’altro. Il suo corpo assorbe passivamente i tuoi colpi, ti prende dentro completamente ma non reagisce, non la senti partecipe, lei è tutta concentrata nel succhiare quel cazzo che ha tra le labbra.
Spingi ancora di più, la vuoi sfondare, far urlare, ma lei assorbe. Ti prende senza problemi e continua a muovere la testa sull’altro.
Su e giù… su e giù, senza sosta… senza pietà per i suoi gemiti.
Vorresti vedere la sua espressione ma ti ritrovi ad osservare la nuca ed ascoltare i suoi gemiti.
Il desiderio di osservare il suo viso è troppo forte, allora cambi posizione: la fai sbattere dall’altro e le sbatti il cazzo in faccia, per farti succhiare. Così puoi guardarla negli occhi mentre gode.
Ora lei è inginocchiata a gambe larghe come prima, solo che dentro ha l’altro.
Lui la penetra, infila il suo membro nel ventre della tua donna. Ti ritrovi ad osservare la pelle del suo bacino nel tentativo di immaginare sin dove le entra dentro. Lei solleva il sedere, lo invita, lo prende e geme.
“Troia” pensi mentre la guardi godere e ti senti sempre più eccitato.
Lei si sistema, ti guarda negli occhi mentre spinge il pube contro di lui. Quando lo prende dentro sospira e spinge il suo corpo contro di lui. Si lascia scopare, tu guardi la carne di un altro uomo violare il corpo della tua donna, entra ed esce da lei per poi tornare dentro di lei.
Tu le sbatti il pene sulle labbra e lei te lo lecca goduta. Ora che stai dall’altra parte i dubbi s’invertono: lei sta godendo nel succhiarlo o per tutta quella carne che la sbatte?
Geme, ansima, ti lecca, apre le gambe e si offre all’altro. Si apre, si lascia sbattere e gode mentre a stento riesce a controllare la lingua che ti lecca.
Il suo corpo assorbe i colpi, inarca la schiena, solleva il sedere, lo chiama, lo incita, non riesce più a leccartelo è troppo presa. Stringe con forza con una mano il tuo sesso, solleva il viso al soffitto e urla il suo piacere. La guardi sobbalzare sotto le spinte dell’altro, allora guardi attraverso il suo seno il bacino che si gonfia e ritrae ogni volta che lui si muove.
Lei muove la mano, ti masturba, godi mentre osservi il suo viso trasformato dal piacere. Vorresti che ti succhiasse, vorresti venire tra le sue labbra ma comprendi che non può distrarsi, allora ti limiti a guardarla godere.
Lei muove il sedere e lo spinge contro l’altro che sta sudando tanto la sbatte con violenza.
Ti guarda, ti supplica, vuole il tuo consenso anche se ha già deciso.
Allora non hai scelta.
Sposti gli occhi sull’altro e gli dici: “Riempila!”
Quando lui viene dentro di lei ti senti strano mentre osservi il viso della tua donna che sente il seme di un altro spandersi nel ventre, ti sconvolgi di quanto può godere quella troia e capisci di amarla proprio per questo.
Si lascia riempire per bene, non lo lascia uscire sin quando non è sicura d’aver preso tutto, poi si dedica a te, ti succhia sino a farti esplodere in gola.
Ti rendi conto di amarla quando crolla a terra esausta ed indifesa. Osservi il suo ventre che ancora si contrae dal piacere, il seme dell’altro che cola dalla sua vagina insaziabile, la sua pelle sudata e ti rendi conto di non poter amare un’altra donna all’infuori di lei.
Francesco

Patrizia

Questa volta sono stato davvero poco previdente, anzi, direi un po’ stupido ma succede. Pero’ ho attenuanti dopo aver passato la notte da Cinzia a Milano. Cenetta in famiglia e poi abbiamo scopato sino alle ore piccole, sembrava che non ne avessimo mai abbastanza. Suo marito ci serviva docilmente a letto ma Cinzia non l’avevo mai vista cosi’ insaziabile.
Non so quante ore ho dormito, poche sicuramente, mi sono svegliato tardi e lei mi aveva preparato la colazione, suo marito era uscito presto, poi ho fatto la doccia, mi sono vestito e ho raggiunto la porta per correre all’aeroporto.
Mi e’ venuta vicina, in vestaglia trasparente, tenera, calda, con addosso un profumo di sesso inebriante, il bacio di saluto e’ finito di nuovo nel letto. Mi ha spogliato con furia, succhiato mugolando e poi si e’ impalata sul mio cazzo di nuovo duro e lungo. Ho perso il senso del tempo ma sapevo di averne poco, gli aerei non aspettano. L’ho presa, girata e inculata senza scrupoli, poi nella figa a pecora, poi in bocca, poi’.non lo so. So soltanto che abbiamo urlato come animali godendo insieme mentre le sparavo di nuovo tutta la mia sborra nella figa.

Martina... la Matta

Da: Martina Lamatta <martinalamatta@qwerty.it>
Data: Mon, 3 Jun 2014 08:54:05 +0200
A: Gabriele Arcangeli <gabrielearcangeli@asdfgh.it>
cc:
Oggetto: visto che probabilmente sei in giro per il mondo…
…ti aggiorno sui piccoli sviluppi del weekend…
Sabato 01 giugno 2014
Festa della palestra. Siamo usciti a cena e c’era la mia Francesca, bella come il sole. Ha fatto tre quarti d’ora di ritardo e per colpa sua mi sono mangiata la
pizza in 5 minuti per poi mollarli lì e andare a fare il numero… loro mi hanno raggiunto lì, finita l’esibizione mi sono fatta un bagnetto in piscina e poi una doccia. E’ entrata in spogliatoio lei mentre mi stavo vestendo. Siamo andate via assieme e durante il tragitto per colpa di una Galatina Sperlari che lei
non mi voleva offrire e una stronza che le ho dato io per fare la pace ci siamo baciate sulla bocca. Un bacio senza lingua, lei a labbra chiuse, io leggermente socchiuse. Devo dire che era insignificante ma mi è piaciuto. Quando poi siamo arrivate al bar, camminando l’ho abbracciata e le ho
rivelato “Non so se hai capito che di te ci sono ben poche cose che NON mi piacciono…” stavamo parlando dei suoi pregi e dei suoi difetti. L’ho sentita un po’ titubante tra le mie braccia e poi mi ha domandato:
“Ti piacciono le donne?” mi sono messa a ridere e le
ho risposto “Anche!”
“Ma… tutte?”
“Diciamo che tu sei la prima…”
Solo che poi ha portato il discorso sul legame
particolare che la lega alla sua migliore amica, che è
stato un po’ tipo colpo di fulmine. Ecco, lo sapevo
che non capiva che l’amicizia casta non mi entusiasma,
con lei. La serata è finita a casa di uno dei ragazzi
con i quali eravamo uscite e ci siamo accomodate sul
divano, gli altri sulle sedie, e così, parlando ogni
tanto mi accarezzava le spalle, le braccia, la schiena
(io le davo le spalle). Ma allora capisce o no???
Ho fatto le 4 e quando a casa ho messo il telefono
sotto carica, ho ricevuto il messaggio di Matteo, il
mio barista sposato, che mi diceva 4 parole… HO
VOGLIA DI SCOPARE… peccato fossi a 20km di
distanza!!!
Domenica 02 giugno 2014
Sono stata in un parco acquatico tutto il giorno per
sfuggire alle pressioni della nonna che si è
trasferita da noi per fare “villeggiatura”. Ero da
sola perchè ho accompagnato il motociclista alla menta
(Fabio) che faceva il bagnino, ma non ho trovato
nessuno che facesse compagnia a me. Alle 18 sono
arrivata a casa e ho fatto un po’ di compagnia alla
nonna (ma cosa crede? Che ogni volta che viene da noi,
tutti devono stare lì con lei?). Stavo guardando la tv
e mi ha chiamato Claudia, una ragazza amica di Matteo,
la mia vecchia fiamma dalla fede al dito. Mi ha
invitato fuori a cena e ho accettato. Non la conosco
bene ma è simpatica. Nessun secondo fine, non so il
mio sesto senso mi diceva che se è così particolare
(5-6 piercing e 3 tatoo) a 19 anni un senso profondo
c’era. E infatti c’era. Questa parte la tralascio, non
è fondamentale ai fini dell’aggiornamento. A cena
abbiamo parlato anche di Matteo, lei mi ha fatto un
paio di domande e mi ha detto quello che lui MAI dirà
a me. Che il suo matrimonio lo sta vivendo male, che
sua moglie è cambiata, che si è innamorato della
persona che era prima che si sposassero, che se non ci
fosse la piccola loro due non sarebbero ancora
insieme. Tutte cose che già sapevo, ma delle quali ho
ricevuto conferma. Mi ha addirittura chiesto se
provavo ancora qualcosa per lui, pensa che mi ha detto
di non mollare, di persistere, in pratica di
strapparlo a sua moglie. Siamo state al bar, lui
passava, un occhiolino, un abbraccio, il bacio quando
sono arrivata e quando me ne sono andata… io lo
provocavo apertamente, davanti a tutti e in modo per
niente velato, e ad un certo punto lui è passato mi ha
guardato negli occhi con aria severa e mi ha mostrato
la mano con la fede. Non mi è piaciuto come gesto e
non ho capito il perchè, ovviamente lui non l’ha
spiegato. Voglio dire, civetta con tutte e con me no,
non capisco il perchè! In ogni caso sono tornata
all’una, Claudia insisteva perchè restassi, avevano in
programma di andare in spiaggia dopo la chiusura tutti
assieme. Io ho chiesto a lui (in modo sempre discreto
per non farmi notare) cosa avesse intenzioni di fare
dopo la chiusura e lui mi ha risposto seccato che
doveva tornare a casa perchè “è tornata la tigre!”
(primo: la tigre è sua moglie che è stata una
settimana al mare con la bambina, dovevano tornare
oggi o domani, ma oggi è il loro terzo anniversario di
matrimonio, si fa presto a capire perchè ha anticipato
il ritorno… secondo: non ero io la Tigre???).
“Beh Teo, domani è un giorno particolare…”
“Si lo so che è particolare, ma lo sarebbe stato
ancora di più se fosse rimasta via… come minimo
stasera mi tocca una prestazione… cosa vuoi che
faccia prima?”
“Allenamento?” ho chiesto io con l’aria maliziosa. Ma
con lui ho imparato a non insistere quando non è aria.
In ogni caso lo stralcio di conversazione è terminato
che lui mi ha dato l’input della sua infelicità e poi
lo ha ritrattato. Io non capisco perchè con me non ne
parla apertamente…
Sono arrivata a casa sotto gli insulti di mia madre,
mi sono infilata sotto le coperte e buona notte!
———————————————————————————
Da: Martina Lamatta <martinalamatta@qwerty.it>
Data: Mon, 3 Jun 2014 09:32:28 +0200
A: Gabriele Arcangeli <gabrielearcangeli@asdfgh.it>
cc:
Oggetto: un grosso idiota…
mmm … quel racconto mi ricorda qualcosa … qualcosa
di incompiuto e che ho deciso di non completare …
Marty
———————————————————————————
Da: Martina Lamatta <martinalamatta@qwerty.it>
Data: Mon, 3 Jun 2014 16:23:44 +0200
A: Gabriele Arcangeli <gabrielearcangeli@asdfgh.it>
cc:
Oggetto: le donne paranoiche…
E’ successo qualcosa che non mi scrivi più? Inizio a
preoccuparmi. Ho detto qualcosa che non dovevo dire?
E’ una domanda inutile, con te sono poche le cose che
non si devono dire, ma è da giovedì che non ti sento,
tutto qui…
Marty
———————————————————————————
Da:Gabriele Arcangeli <gabrielearcangeli@asdfgh.it>
Data: Mon, 3 Jun 2014 16:23:44 +0200
A: Martina Lamatta <martinalamatta@qwerty.it>
cc:
Oggetto: le donne paranoiche…
Marty
hai ragione tu, mi conosci ancora poco, sei perdonata. Se la nostra corrispondenza continuera’ dovrai abituarti alle mie fughe improvvise ed imprevedibili, adesso sono a Londra e da tre giorni non accendo il computer. Sai che si vive anche senza ?
Qui sono tutti impazziti per i 50 anni di regno della regina, c’e un sacco di vita, gente interessante. Dovevo tornare lunedi’ ma non so, vediamo come butta……….La mia imprevedibilita’ ed inaffidabilita’ e totale, pensa che c’e’ anche chi le trova affascinanti, in ogni caso……
Pero’ ti confesso che un po’ mi mancavi, cosi’ questa sera sono andato a vedere ed ho letto le puntate della telenovela, mi piace davvero.
La tua bella Francesca.
Cara Stefy, stai imparando anche tu quanto siano stronze le fighette tiratine e morbide, in genere succede agli uomini, invece questa volta tocca a te. Ma credi davvero che non abbia stra-capito tutto ? Figurati.
E figurati anche se la cosa non la tenta, figurati. Ma fa la smorfiosetta, ha una fame insaziabile di ammirazione e corteggiamenti, questa volta tocca anche a te nutrirla. Dopo che vi siete baciate e ti ha chiesto quello che ti ha chiesto (ottime risposte le tue, brava !) la tenera ed ingenua Francesca non ha capito e tira fuori l’amicizia casta con la sua confidente del cuore. Ma chi vuol prendere in giro ?
Ci ho passato la vita con donne cosi’, non le sopporto piu’, se proprio mi fanno rizzare l’attrezzo io sto’ al gioco, le faccio credere di essere innamorato, le corteggio senza scampo dicendole tutte le cose che si vogliono sentir dire e poi…… e poi le scopo e le mando a quel paese senza alcun rimpianto o rimorso. Se il prezzo per infilarmi tra le loro gambe e’ quello, ok, posso anche decidere di pagarlo ma senza pieta’.
Diverso e’ quando incontri una persona intelligente, una con la quale ti capisci al volo, allora posso anche passare giornate intere con lei senza scoparla ( meglio scopandola) e poi restiamo amici e complici a vita.
Il barista sposato.
Ma che storia originale la sua ! Matrimonio in crisi, violentato dalla moglie rompi coglioni, restano insieme solo per il bene della bimba. Ma che palle ! Lui ti vuole scopare ma senza che si sappia in giro per due motivi:
1) Gli dispiace che la moglie lo sappia, mica vuole perderla ! Ci tiene mica poco.
2) Se ne vuole scopare tante altre e se tu occupi il posto di amante in modo esplicito,….nisba. Come farebbe a raccontare la sua storiellina triste alle altre.
Allora ti chiama alle 4 di notte, “salta in macchina che ho voglia di scopare”, ma senza che nessuno lo sappia. La sua amichetta poi che fa’ la ruffiana e che ti invita fuori per raccontarti la storiella, ma va la’ !
Il motociclista alla menta, lasciamolo perdere, non ci cavi niente di buono ormai.
E allora Marty, che fai ? Ti rintani nell’angolo buio a piangere perche’ hai sbagliato tutto ed il mondo non ti vuol bene ? E’ l’atteggiamento tipico dei masochisti che godono a piangersi addosso, mica e’ il caso tuo, tu sei MartinaLaMatta, non una qualunque !
Sei giovane ma non troppo (e’ un pregio), mi risulta che hai un fisico tutt’altro che indifferente, ti garantisco che la tua testa funziona benissimo, non ti sei ancora cacciata in casini matrimoniali o riproduttivi che ti mettono all’angolo per una ventina d’anni, allora ?
Allora ti dai una mossa, la smetti di correre dietro a storie senza ne’ capo ne’ coda, ti metti a studiare seriamente, trovi un lavoro che possa insegnarti cose che ti piacciono, ti dai degli obiettivi oltre il prossimo weekend, insomma decidi chi sara’ Martina da grande e ti dai da fare per realizzarlo. Come ? Non lo so, ma c’e’ sempre un modo, il peggio e’ buttare via il tempo in cose senza prospettive.
CHIARO !!!!!!!!!!!!!!!!
Ma chiediti se davvero la tua vita sarebbe diversa e stupenda dopo esserti rotolata su un letto con la bella Francesca o con il barista ? Sai quanto ci metteresti a non sopportare piu’ il bagnoschiuma alla menta ? Marty, solleva la testa e guarda lontano, progetta, inventa qualche cosa, ma di davvero bello e grosso, vattene di casa se e’ necessario. No, mio Dio, non e’ possibile ! Tutto e’ possibile quando lo si vuole e si hanno le doti per realizzarlo.
Ma che cosa ti consiglia questo vecchio pazzo ? Di voler diventare te stessa, di giocarti le carte (buone) che hai, ci sara’ sempre tempo per tornare a fare l’amante segreta del barista o corteggiare una stronzetta, ma solo dopo che avrai capito che la vita non ti puo’ dare nulla di piu’.
Lo so Marty che quello che ti scrivo suonera’ cattivo, ma che ne sa questo matto di me e della mia vita ? Ne so abbastanza poco per capire che hai dei numeri e allora giocateli prima che scadano, capito ?
Ecco che cosa ti becchi provocandomi in questa serata londinese, ti capita mai di pensare che magari io sono proprio quello che ti vuole bene davvero ? Nel senso di volere il tuo bene naturalmente.
A presto
Gabriele
P.S. Ho visto qui uno bagnoschiuma alla menta, me lo sono comprato, non si sa mai……………..

Notte di stelle

Ecco Gabriele, dopo giorni e notti di nuvoloni e pioggia, questa sera finalmente il cielo ha deciso di tenere fede ai suoi impegni e mostrare i suoi gioielli più belli.
La mia amica Camilla mi ospita volentieri sulla sua terrazza per assistere allo spettacolo migliore dell’estate: la pioggia di stelle. La musica di Baglioni in sottofondo, noi sedute sulle sedie sdraio… mi incanto a guardare uno spicchio di luna che l’estate colora di un giallo tendente all’arancione… il blu scuro  si ammanta di una miriade di brillanti… sono le 22.00 e anche quest’anno mi sa che non riuscirò a vedere nulla.
Eccola invece! Splendido puntino che cadendo lascia una scia luminescente … il mio desiderio  esce spontaneo “ci fosse un uomo al mio fianco adesso… mi rannicchierei tra le sue braccia per qualche coccola…” Un soffio di vento mi scompiglia i capelli e mi riporta per terra… meno male! Vado in casa a prendermi il giubbino di jeans, torno e mi rannicchio ma… nella poltrona vuota…
Camilla continua a raccontarmi del suo nuovo amore… l’ha incontrato ieri, oggi 2 ore al telefono… sono contenta per lei: era tanto che non la vedevo e sentivo così felice, così euforica. L’ascolto, il mio sguardo perso nel cielo… riesco a individuare Cassiopea ed ecco un’altra stella lascia la sua traccia nel buio… penso a te che sei lontano e a quanto vorrei sentire le tue mani scivolare sulla mia pelle e le tue labbra dietro il mio orecchio… l’amica continua a raccontare e ride soddisfatta… e io cosa le racconto?? Ancora di lui che nonostante tutto fa capolino da dietro una costellazione? No, non mi va, le racconto di te e di quanto ti vorrei? Mi prenderebbe per matta…
Altra stella che cade in verticale proprio sopra di me… desidero le tue mani che si infilano sotto la mia gonna… le tue labbra sulle mie per un intenso bacio carico di desiderio… il vento si fa più insistente,  ho freddo adesso…
Altra stella solca il firmamento in orizzontale… Baglioni canta “se anche tu vedi la stessa luna non siamo poi così lontani”… chissà cosa stai facendo, forse stai osservando anche tu il cielo, cerco la mia amatissima luna e mi illudo che anche tu la stia guardando, che  il tuo desiderio si uguale al mio…
Camilla parla, ride, l’ascolto e le rispondo …si certo sono contentissima per lei… una lacrima scende inattesa … ma perché riesco ad allontanare coloro che mi interessano? Perché mi interessano sempre gli uomini sbagliati? Senza accorgermene ste domande sono uscite dalla mia bocca… Camilla sghignazza e mi dice “dai non fare la tragica, prendi le cose con la giusta filosofia! Meglio che non ci sia il titolare così ti puoi dedicare al supplente!!”
Già, un supplente che sta diventando sempre più importante … che vorrei avere vicino …anche adesso… Sorrido e le dico “vorrei avere un uomo al mio fianco ora…” Ancora una bella risata “io invece lo vorrei  sopra … o forse sotto di me ora!!”
Un brillante scivola nuovamente nel cielo… desiderio di te… in effetti che bello sarebbe fare l’amore con te adesso sotto questa cascata di meteoriti che illumina a tratti il cielo… tutto il resto sparisce non conta più… io e te soli sulla terrazza… sentirti scivolare dolcemente dentro di me. Le  tue labbra che frugano il mio corpo, le tue mani tra i mie capelli … i tuoi colpi sempre più profondi… i brividi lungo la schiena non sono più di freddo ma di immenso piacere… ti voglio, mi aggrappo alla tua schiena, i miei fianchi assecondano i tuoi movimenti… finiamo per terra… tu sopra di me le mie gambe allacciate intorno ai tuoi fianchi…  per godere insieme in una notte magica…
Tua Manu

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