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Strane sensazioni

È una sensazione strana scivolare dentro il ventre della tua donna mentre lei bacia un altro uomo.
La sbatti con tutta la passione che sai e ti chiedi se lei si rende conto di prenderti dentro o se concentra la sua attenzione nel bacio che sta dando all’altro. Senti il suo ventre che ti accoglie ma guardi come le sue labbra si appoggiano a quelle di un altro uomo. La sbatti con forza, la senti gemere ma ti chiedi se lei pensa a chi ha dentro oppure se gode della lingua dell’altro.
Poi lei scende a prendere in bocca il sesso dell’altro uomo e tu continui a sbatterla, la senti aperta, calda e umida, è un lago tanto è eccitata. Godi mentre ti muovi in lei ma la guardi succhiare e donare piacere all’altro. Il suo corpo assorbe passivamente i tuoi colpi, ti prende dentro completamente ma non reagisce, non la senti partecipe, lei è tutta concentrata nel succhiare quel cazzo che ha tra le labbra.
Spingi ancora di più, la vuoi sfondare, far urlare, ma lei assorbe. Ti prende senza problemi e continua a muovere la testa sull’altro.
Su e giù… su e giù, senza sosta… senza pietà per i suoi gemiti.
Vorresti vedere la sua espressione ma ti ritrovi ad osservare la nuca ed ascoltare i suoi gemiti.
Il desiderio di osservare il suo viso è troppo forte, allora cambi posizione: la fai sbattere dall’altro e le sbatti il cazzo in faccia, per farti succhiare. Così puoi guardarla negli occhi mentre gode.
Ora lei è inginocchiata a gambe larghe come prima, solo che dentro ha l’altro.
Lui la penetra, infila il suo membro nel ventre della tua donna. Ti ritrovi ad osservare la pelle del suo bacino nel tentativo di immaginare sin dove le entra dentro. Lei solleva il sedere, lo invita, lo prende e geme.
“Troia” pensi mentre la guardi godere e ti senti sempre più eccitato.
Lei si sistema, ti guarda negli occhi mentre spinge il pube contro di lui. Quando lo prende dentro sospira e spinge il suo corpo contro di lui. Si lascia scopare, tu guardi la carne di un altro uomo violare il corpo della tua donna, entra ed esce da lei per poi tornare dentro di lei.
Tu le sbatti il pene sulle labbra e lei te lo lecca goduta. Ora che stai dall’altra parte i dubbi s’invertono: lei sta godendo nel succhiarlo o per tutta quella carne che la sbatte?
Geme, ansima, ti lecca, apre le gambe e si offre all’altro. Si apre, si lascia sbattere e gode mentre a stento riesce a controllare la lingua che ti lecca.
Il suo corpo assorbe i colpi, inarca la schiena, solleva il sedere, lo chiama, lo incita, non riesce più a leccartelo è troppo presa. Stringe con forza con una mano il tuo sesso, solleva il viso al soffitto e urla il suo piacere. La guardi sobbalzare sotto le spinte dell’altro, allora guardi attraverso il suo seno il bacino che si gonfia e ritrae ogni volta che lui si muove.
Lei muove la mano, ti masturba, godi mentre osservi il suo viso trasformato dal piacere. Vorresti che ti succhiasse, vorresti venire tra le sue labbra ma comprendi che non può distrarsi, allora ti limiti a guardarla godere.
Lei muove il sedere e lo spinge contro l’altro che sta sudando tanto la sbatte con violenza.
Ti guarda, ti supplica, vuole il tuo consenso anche se ha già deciso.
Allora non hai scelta.
Sposti gli occhi sull’altro e gli dici: “Riempila!”
Quando lui viene dentro di lei ti senti strano mentre osservi il viso della tua donna che sente il seme di un altro spandersi nel ventre, ti sconvolgi di quanto può godere quella troia e capisci di amarla proprio per questo.
Si lascia riempire per bene, non lo lascia uscire sin quando non è sicura d’aver preso tutto, poi si dedica a te, ti succhia sino a farti esplodere in gola.
Ti rendi conto di amarla quando crolla a terra esausta ed indifesa. Osservi il suo ventre che ancora si contrae dal piacere, il seme dell’altro che cola dalla sua vagina insaziabile, la sua pelle sudata e ti rendi conto di non poter amare un’altra donna all’infuori di lei.
Francesco

Patrizia

Questa volta sono stato davvero poco previdente, anzi, direi un po’ stupido ma succede. Pero’ ho attenuanti dopo aver passato la notte da Cinzia a Milano. Cenetta in famiglia e poi abbiamo scopato sino alle ore piccole, sembrava che non ne avessimo mai abbastanza. Suo marito ci serviva docilmente a letto ma Cinzia non l’avevo mai vista cosi’ insaziabile.
Non so quante ore ho dormito, poche sicuramente, mi sono svegliato tardi e lei mi aveva preparato la colazione, suo marito era uscito presto, poi ho fatto la doccia, mi sono vestito e ho raggiunto la porta per correre all’aeroporto.
Mi e’ venuta vicina, in vestaglia trasparente, tenera, calda, con addosso un profumo di sesso inebriante, il bacio di saluto e’ finito di nuovo nel letto. Mi ha spogliato con furia, succhiato mugolando e poi si e’ impalata sul mio cazzo di nuovo duro e lungo. Ho perso il senso del tempo ma sapevo di averne poco, gli aerei non aspettano. L’ho presa, girata e inculata senza scrupoli, poi nella figa a pecora, poi in bocca, poi’.non lo so. So soltanto che abbiamo urlato come animali godendo insieme mentre le sparavo di nuovo tutta la mia sborra nella figa.

Martina... la Matta

Da: Martina Lamatta <martinalamatta@qwerty.it>
Data: Mon, 3 Jun 2014 08:54:05 +0200
A: Gabriele Arcangeli <gabrielearcangeli@asdfgh.it>
cc:
Oggetto: visto che probabilmente sei in giro per il mondo…
…ti aggiorno sui piccoli sviluppi del weekend…
Sabato 01 giugno 2014
Festa della palestra. Siamo usciti a cena e c’era la mia Francesca, bella come il sole. Ha fatto tre quarti d’ora di ritardo e per colpa sua mi sono mangiata la
pizza in 5 minuti per poi mollarli lì e andare a fare il numero… loro mi hanno raggiunto lì, finita l’esibizione mi sono fatta un bagnetto in piscina e poi una doccia. E’ entrata in spogliatoio lei mentre mi stavo vestendo. Siamo andate via assieme e durante il tragitto per colpa di una Galatina Sperlari che lei
non mi voleva offrire e una stronza che le ho dato io per fare la pace ci siamo baciate sulla bocca. Un bacio senza lingua, lei a labbra chiuse, io leggermente socchiuse. Devo dire che era insignificante ma mi è piaciuto. Quando poi siamo arrivate al bar, camminando l’ho abbracciata e le ho
rivelato “Non so se hai capito che di te ci sono ben poche cose che NON mi piacciono…” stavamo parlando dei suoi pregi e dei suoi difetti. L’ho sentita un po’ titubante tra le mie braccia e poi mi ha domandato:
“Ti piacciono le donne?” mi sono messa a ridere e le
ho risposto “Anche!”
“Ma… tutte?”
“Diciamo che tu sei la prima…”
Solo che poi ha portato il discorso sul legame
particolare che la lega alla sua migliore amica, che è
stato un po’ tipo colpo di fulmine. Ecco, lo sapevo
che non capiva che l’amicizia casta non mi entusiasma,
con lei. La serata è finita a casa di uno dei ragazzi
con i quali eravamo uscite e ci siamo accomodate sul
divano, gli altri sulle sedie, e così, parlando ogni
tanto mi accarezzava le spalle, le braccia, la schiena
(io le davo le spalle). Ma allora capisce o no???
Ho fatto le 4 e quando a casa ho messo il telefono
sotto carica, ho ricevuto il messaggio di Matteo, il
mio barista sposato, che mi diceva 4 parole… HO
VOGLIA DI SCOPARE… peccato fossi a 20km di
distanza!!!
Domenica 02 giugno 2014
Sono stata in un parco acquatico tutto il giorno per
sfuggire alle pressioni della nonna che si è
trasferita da noi per fare “villeggiatura”. Ero da
sola perchè ho accompagnato il motociclista alla menta
(Fabio) che faceva il bagnino, ma non ho trovato
nessuno che facesse compagnia a me. Alle 18 sono
arrivata a casa e ho fatto un po’ di compagnia alla
nonna (ma cosa crede? Che ogni volta che viene da noi,
tutti devono stare lì con lei?). Stavo guardando la tv
e mi ha chiamato Claudia, una ragazza amica di Matteo,
la mia vecchia fiamma dalla fede al dito. Mi ha
invitato fuori a cena e ho accettato. Non la conosco
bene ma è simpatica. Nessun secondo fine, non so il
mio sesto senso mi diceva che se è così particolare
(5-6 piercing e 3 tatoo) a 19 anni un senso profondo
c’era. E infatti c’era. Questa parte la tralascio, non
è fondamentale ai fini dell’aggiornamento. A cena
abbiamo parlato anche di Matteo, lei mi ha fatto un
paio di domande e mi ha detto quello che lui MAI dirà
a me. Che il suo matrimonio lo sta vivendo male, che
sua moglie è cambiata, che si è innamorato della
persona che era prima che si sposassero, che se non ci
fosse la piccola loro due non sarebbero ancora
insieme. Tutte cose che già sapevo, ma delle quali ho
ricevuto conferma. Mi ha addirittura chiesto se
provavo ancora qualcosa per lui, pensa che mi ha detto
di non mollare, di persistere, in pratica di
strapparlo a sua moglie. Siamo state al bar, lui
passava, un occhiolino, un abbraccio, il bacio quando
sono arrivata e quando me ne sono andata… io lo
provocavo apertamente, davanti a tutti e in modo per
niente velato, e ad un certo punto lui è passato mi ha
guardato negli occhi con aria severa e mi ha mostrato
la mano con la fede. Non mi è piaciuto come gesto e
non ho capito il perchè, ovviamente lui non l’ha
spiegato. Voglio dire, civetta con tutte e con me no,
non capisco il perchè! In ogni caso sono tornata
all’una, Claudia insisteva perchè restassi, avevano in
programma di andare in spiaggia dopo la chiusura tutti
assieme. Io ho chiesto a lui (in modo sempre discreto
per non farmi notare) cosa avesse intenzioni di fare
dopo la chiusura e lui mi ha risposto seccato che
doveva tornare a casa perchè “è tornata la tigre!”
(primo: la tigre è sua moglie che è stata una
settimana al mare con la bambina, dovevano tornare
oggi o domani, ma oggi è il loro terzo anniversario di
matrimonio, si fa presto a capire perchè ha anticipato
il ritorno… secondo: non ero io la Tigre???).
“Beh Teo, domani è un giorno particolare…”
“Si lo so che è particolare, ma lo sarebbe stato
ancora di più se fosse rimasta via… come minimo
stasera mi tocca una prestazione… cosa vuoi che
faccia prima?”
“Allenamento?” ho chiesto io con l’aria maliziosa. Ma
con lui ho imparato a non insistere quando non è aria.
In ogni caso lo stralcio di conversazione è terminato
che lui mi ha dato l’input della sua infelicità e poi
lo ha ritrattato. Io non capisco perchè con me non ne
parla apertamente…
Sono arrivata a casa sotto gli insulti di mia madre,
mi sono infilata sotto le coperte e buona notte!
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Da: Martina Lamatta <martinalamatta@qwerty.it>
Data: Mon, 3 Jun 2014 09:32:28 +0200
A: Gabriele Arcangeli <gabrielearcangeli@asdfgh.it>
cc:
Oggetto: un grosso idiota…
mmm … quel racconto mi ricorda qualcosa … qualcosa
di incompiuto e che ho deciso di non completare …
Marty
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Da: Martina Lamatta <martinalamatta@qwerty.it>
Data: Mon, 3 Jun 2014 16:23:44 +0200
A: Gabriele Arcangeli <gabrielearcangeli@asdfgh.it>
cc:
Oggetto: le donne paranoiche…
E’ successo qualcosa che non mi scrivi più? Inizio a
preoccuparmi. Ho detto qualcosa che non dovevo dire?
E’ una domanda inutile, con te sono poche le cose che
non si devono dire, ma è da giovedì che non ti sento,
tutto qui…
Marty
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Da:Gabriele Arcangeli <gabrielearcangeli@asdfgh.it>
Data: Mon, 3 Jun 2014 16:23:44 +0200
A: Martina Lamatta <martinalamatta@qwerty.it>
cc:
Oggetto: le donne paranoiche…
Marty
hai ragione tu, mi conosci ancora poco, sei perdonata. Se la nostra corrispondenza continuera’ dovrai abituarti alle mie fughe improvvise ed imprevedibili, adesso sono a Londra e da tre giorni non accendo il computer. Sai che si vive anche senza ?
Qui sono tutti impazziti per i 50 anni di regno della regina, c’e un sacco di vita, gente interessante. Dovevo tornare lunedi’ ma non so, vediamo come butta……….La mia imprevedibilita’ ed inaffidabilita’ e totale, pensa che c’e’ anche chi le trova affascinanti, in ogni caso……
Pero’ ti confesso che un po’ mi mancavi, cosi’ questa sera sono andato a vedere ed ho letto le puntate della telenovela, mi piace davvero.
La tua bella Francesca.
Cara Stefy, stai imparando anche tu quanto siano stronze le fighette tiratine e morbide, in genere succede agli uomini, invece questa volta tocca a te. Ma credi davvero che non abbia stra-capito tutto ? Figurati.
E figurati anche se la cosa non la tenta, figurati. Ma fa la smorfiosetta, ha una fame insaziabile di ammirazione e corteggiamenti, questa volta tocca anche a te nutrirla. Dopo che vi siete baciate e ti ha chiesto quello che ti ha chiesto (ottime risposte le tue, brava !) la tenera ed ingenua Francesca non ha capito e tira fuori l’amicizia casta con la sua confidente del cuore. Ma chi vuol prendere in giro ?
Ci ho passato la vita con donne cosi’, non le sopporto piu’, se proprio mi fanno rizzare l’attrezzo io sto’ al gioco, le faccio credere di essere innamorato, le corteggio senza scampo dicendole tutte le cose che si vogliono sentir dire e poi…… e poi le scopo e le mando a quel paese senza alcun rimpianto o rimorso. Se il prezzo per infilarmi tra le loro gambe e’ quello, ok, posso anche decidere di pagarlo ma senza pieta’.
Diverso e’ quando incontri una persona intelligente, una con la quale ti capisci al volo, allora posso anche passare giornate intere con lei senza scoparla ( meglio scopandola) e poi restiamo amici e complici a vita.
Il barista sposato.
Ma che storia originale la sua ! Matrimonio in crisi, violentato dalla moglie rompi coglioni, restano insieme solo per il bene della bimba. Ma che palle ! Lui ti vuole scopare ma senza che si sappia in giro per due motivi:
1) Gli dispiace che la moglie lo sappia, mica vuole perderla ! Ci tiene mica poco.
2) Se ne vuole scopare tante altre e se tu occupi il posto di amante in modo esplicito,….nisba. Come farebbe a raccontare la sua storiellina triste alle altre.
Allora ti chiama alle 4 di notte, “salta in macchina che ho voglia di scopare”, ma senza che nessuno lo sappia. La sua amichetta poi che fa’ la ruffiana e che ti invita fuori per raccontarti la storiella, ma va la’ !
Il motociclista alla menta, lasciamolo perdere, non ci cavi niente di buono ormai.
E allora Marty, che fai ? Ti rintani nell’angolo buio a piangere perche’ hai sbagliato tutto ed il mondo non ti vuol bene ? E’ l’atteggiamento tipico dei masochisti che godono a piangersi addosso, mica e’ il caso tuo, tu sei MartinaLaMatta, non una qualunque !
Sei giovane ma non troppo (e’ un pregio), mi risulta che hai un fisico tutt’altro che indifferente, ti garantisco che la tua testa funziona benissimo, non ti sei ancora cacciata in casini matrimoniali o riproduttivi che ti mettono all’angolo per una ventina d’anni, allora ?
Allora ti dai una mossa, la smetti di correre dietro a storie senza ne’ capo ne’ coda, ti metti a studiare seriamente, trovi un lavoro che possa insegnarti cose che ti piacciono, ti dai degli obiettivi oltre il prossimo weekend, insomma decidi chi sara’ Martina da grande e ti dai da fare per realizzarlo. Come ? Non lo so, ma c’e’ sempre un modo, il peggio e’ buttare via il tempo in cose senza prospettive.
CHIARO !!!!!!!!!!!!!!!!
Ma chiediti se davvero la tua vita sarebbe diversa e stupenda dopo esserti rotolata su un letto con la bella Francesca o con il barista ? Sai quanto ci metteresti a non sopportare piu’ il bagnoschiuma alla menta ? Marty, solleva la testa e guarda lontano, progetta, inventa qualche cosa, ma di davvero bello e grosso, vattene di casa se e’ necessario. No, mio Dio, non e’ possibile ! Tutto e’ possibile quando lo si vuole e si hanno le doti per realizzarlo.
Ma che cosa ti consiglia questo vecchio pazzo ? Di voler diventare te stessa, di giocarti le carte (buone) che hai, ci sara’ sempre tempo per tornare a fare l’amante segreta del barista o corteggiare una stronzetta, ma solo dopo che avrai capito che la vita non ti puo’ dare nulla di piu’.
Lo so Marty che quello che ti scrivo suonera’ cattivo, ma che ne sa questo matto di me e della mia vita ? Ne so abbastanza poco per capire che hai dei numeri e allora giocateli prima che scadano, capito ?
Ecco che cosa ti becchi provocandomi in questa serata londinese, ti capita mai di pensare che magari io sono proprio quello che ti vuole bene davvero ? Nel senso di volere il tuo bene naturalmente.
A presto
Gabriele
P.S. Ho visto qui uno bagnoschiuma alla menta, me lo sono comprato, non si sa mai……………..

Notte di stelle

Ecco Gabriele, dopo giorni e notti di nuvoloni e pioggia, questa sera finalmente il cielo ha deciso di tenere fede ai suoi impegni e mostrare i suoi gioielli più belli.
La mia amica Camilla mi ospita volentieri sulla sua terrazza per assistere allo spettacolo migliore dell’estate: la pioggia di stelle. La musica di Baglioni in sottofondo, noi sedute sulle sedie sdraio… mi incanto a guardare uno spicchio di luna che l’estate colora di un giallo tendente all’arancione… il blu scuro  si ammanta di una miriade di brillanti… sono le 22.00 e anche quest’anno mi sa che non riuscirò a vedere nulla.
Eccola invece! Splendido puntino che cadendo lascia una scia luminescente … il mio desiderio  esce spontaneo “ci fosse un uomo al mio fianco adesso… mi rannicchierei tra le sue braccia per qualche coccola…” Un soffio di vento mi scompiglia i capelli e mi riporta per terra… meno male! Vado in casa a prendermi il giubbino di jeans, torno e mi rannicchio ma… nella poltrona vuota…
Camilla continua a raccontarmi del suo nuovo amore… l’ha incontrato ieri, oggi 2 ore al telefono… sono contenta per lei: era tanto che non la vedevo e sentivo così felice, così euforica. L’ascolto, il mio sguardo perso nel cielo… riesco a individuare Cassiopea ed ecco un’altra stella lascia la sua traccia nel buio… penso a te che sei lontano e a quanto vorrei sentire le tue mani scivolare sulla mia pelle e le tue labbra dietro il mio orecchio… l’amica continua a raccontare e ride soddisfatta… e io cosa le racconto?? Ancora di lui che nonostante tutto fa capolino da dietro una costellazione? No, non mi va, le racconto di te e di quanto ti vorrei? Mi prenderebbe per matta…
Altra stella che cade in verticale proprio sopra di me… desidero le tue mani che si infilano sotto la mia gonna… le tue labbra sulle mie per un intenso bacio carico di desiderio… il vento si fa più insistente,  ho freddo adesso…
Altra stella solca il firmamento in orizzontale… Baglioni canta “se anche tu vedi la stessa luna non siamo poi così lontani”… chissà cosa stai facendo, forse stai osservando anche tu il cielo, cerco la mia amatissima luna e mi illudo che anche tu la stia guardando, che  il tuo desiderio si uguale al mio…
Camilla parla, ride, l’ascolto e le rispondo …si certo sono contentissima per lei… una lacrima scende inattesa … ma perché riesco ad allontanare coloro che mi interessano? Perché mi interessano sempre gli uomini sbagliati? Senza accorgermene ste domande sono uscite dalla mia bocca… Camilla sghignazza e mi dice “dai non fare la tragica, prendi le cose con la giusta filosofia! Meglio che non ci sia il titolare così ti puoi dedicare al supplente!!”
Già, un supplente che sta diventando sempre più importante … che vorrei avere vicino …anche adesso… Sorrido e le dico “vorrei avere un uomo al mio fianco ora…” Ancora una bella risata “io invece lo vorrei  sopra … o forse sotto di me ora!!”
Un brillante scivola nuovamente nel cielo… desiderio di te… in effetti che bello sarebbe fare l’amore con te adesso sotto questa cascata di meteoriti che illumina a tratti il cielo… tutto il resto sparisce non conta più… io e te soli sulla terrazza… sentirti scivolare dolcemente dentro di me. Le  tue labbra che frugano il mio corpo, le tue mani tra i mie capelli … i tuoi colpi sempre più profondi… i brividi lungo la schiena non sono più di freddo ma di immenso piacere… ti voglio, mi aggrappo alla tua schiena, i miei fianchi assecondano i tuoi movimenti… finiamo per terra… tu sopra di me le mie gambe allacciate intorno ai tuoi fianchi…  per godere insieme in una notte magica…
Tua Manu

Notte agitata

NOTTE AGITATA…. sogno o realta’?
Valentina:
E’ notte.  Stiamo tornando a casa dopo una cena…. per un motivo banale litighiamo……scendo dalla macchina arrabbiata il resto della strada me lo faccio a piedi. Tu incazzato prendi e vai. sono qui che cammino, strada buia e maledico la mia gelosia…avevo progetti carini…tu non lo sai
ma sotto al vestito indosso un body con i ferretti ma senza coppe e aperto nella zona inguinale… cammino a disagio con un po’ di paura… tu che non torni indietro. 
Finalmente arrivo a casa, come sempre i soliti imbecilli hanno lasciato aperto il portone, non faccio in tempo a chiuderlo che sento un braccio stringermi la gola, un bavaglio che mi blocca l’urlo di paura…. mi sento bendare e vengo trascinata giu’ nelle cantine.
Sono terrorizzata. Non una parola non un movimento, sono li per terra dove mi ha lasciato, sento i suoi occhi addosso. Il mio respiro affannato il mio cuore martellante, sento che si avvicina, mi tocca una gamba….mi ritraggo, mi prende per i capelli ed una voce metallica mi dice che se faccio la brava non mi succede nulla. 
Solleva il vestito, una esclamazione di sorpresa nello scoprire il mio intimo la voce che sussurra ”lo sapevo che eri una puttanella in cerca di cazzo”. Il mio rossore è notevole le sue mani stringono con forza il mio seno, lo schiaffeggia, morde i capezzoli, li succhia forte…..sono terrorizzata ma stranamente comincio ad eccitarmi.
Penso a te. l'unico modo per evitare il panico è pensare sia un nostro gioco….mi allarga le gambe, sento qualcosa di bagnato, è lui che ci ha sputato per inumidirla mi sento completamente impotente  sento il cazzo entrare, la paura lo fa sembrare più grande di quello che è…. comincia a sbattermi con forza continuando a torturarmi i capezzoli, sento dolore ma anche piacere pensando sia il tuo cazzo e non quello di uno sconosciuto. Mi gira, mi fa mettere a 4 zampe, il pavimento della cantina che mi fa male alle ginocchia, comincia a sculacciarmi dicendomi che solo le puttane in cerca di cazzo si vestono cosi’ e lui me ne dara’ fino alla nausea.  
Sempre tenendomi per i capelli mi infila il cazzo nel culo, il mio urlo soffocato lo eccita ancora di piu’, continua a sfondarmi con una mano mi tira i capelli con l’altra mi prende la figa…Io, nonostante il dolore, l’umiliazione e la rabbia sto godendo. ho capito che sei tu, solo il tuo cazzo sa muoversi perfettamente e riesce a farmi godere fisicamente di culo…Con la rabbia sempre piu’ forte per lo spavento che mi hai fatto prendere riesco a togliermi il bavaglio e comincio a gridare che era ora che un vero cazzo mi facesse godere… sento la tua di rabbia, la tua gelosia, mi inculi piu’ forte non hai capito che io ho capito…. godo tantissimo e con l’orgasmo non riesco a trattenere il tuo nome, nel momento esatto in cui lo senti mi riempi il culo di sborra calda…. 
Ci calmiamo, mi aiuti ad alzarmi e mi porti in casa, mi spogli dolcemente e mi metti in doccia, sono sfinita, mi lavi delicatamente e mi porti nel letto, mi abbracci e mi dici che forse solo forse hai esagerato ma che sono sempre la tua troia bellissima. 
Prima di scivolare nel sonno, sorrido e ti rispondo che te la faro’ pagare, poi mi addormento serena tra le tue braccia.
Gabriele:
Ti svegli prima tu… è ancora presto. Poca luce nella camera. Io dormo ancora. Mi guardi respirare. Sollevi il lenzuolo e mi accarezzi piano la gamba. Il mio cazzo ora è inerme. Ne hai ancora voglia. Ti avvicini con la bocca e cominci a leccarmelo. 
Ancora dormo, ma il cazzo si sta irrigidendo… quando apro gli occhi ti trovo con il mio uccello in bocca… nuda. D’istinto il cazzo mi si irrigidisce ancora di più. I pugni afferrano il lenzuolo fino quasi a strapparlo… Da sopra di me, occhi negli occhi la mia troietta mi da il buongiorno. E sarà una buona giornata. Ci puoi giurare.
Ora sali su di me e mi cavalchi. Ti inarchi prima indietro afferrandomi le caviglie, poi in avanti, sdraiata su di me. Le tue tette sul mio petto. Ti stringo a me. Forte, quasi a farti male. Ti schiaccio a me. Sento i tuoi capezzoli sul petto. Un gemito misto di dolore e piacere. E’ il modo di dimostrarti il mio possesso. Sopraffarti. 
Siamo una sull’altro, il tuo bacino continua a muoversi lento. Sono sempre dentro di te. Ansimanti, la tua testa a fianco della mia. Ti mordicchio l’orecchio. Poi ti alzo la testa tirandoti i capelli e torno a guardarti negli occhi. Stando con la testa sul fianco a bocca aperta ti rimane un rivolo di saliva sul bordo destro del labbro. Mi sollevo verso di te e, occhi negli occhi, la lecco. Poi voglio leccarti altro.
Ti disarciono e cadi su un fianco. In un attimo le mie mani sono sui tuoi fianchi. La mia lingua sul tuo ombelico. Ci gioco qualche istante poi le mie mani scivolano sotto il tuo culo.
Ti afferro per le chiappe e ti alzo. Io sono in ginocchio sul letto. Tu a gambe aperte davanti a me. Sei appoggiata solo con la parte superiore della schiena e con la testa. Appoggi le tue gambe sulle mie spalle. Sono ad un passo dalla tua figa. Le lingua sulle grandi labbra. Pronunciate… fanno venire voglia di morderle. Le inghiotto. Spariscono nella mia bocca. Te le succhio come se fossero nettare. Per me lo sono. 
L’odore della tua figa mi inebria. Continuo ad esplorati con la lingua alternando passate sul bordo ad affondi dentro. Poi mi aiuto anche con un dito, fino a continuare con quello. Sollevo la testa per guardarti e gustare la scena.
Adoro guardarti. Tu ti dimeni gemendo. Poi vuoi di più. Vuoi il cazzo. Ti Sdraio a pancia in giù… Tieni il culo alto. Troia, mi provochi. Le mie mani sui tuoi fianchi. Ti sposto fino ad averti con le ginocchia sul bordo del letto. Io in piedi ti striscio il cazzo fra le gambe. Lo vogliamo tutti e due. Poi entro. Alla pecora ti stantuffo in figa sempre più forte. Mentre pompo ti sculaccio. La mia troia sta facendomi venire. E’ un crescendo, stai per venire pure tu… Assieme… Godiamo fino a gettarci uno sull’altra sul letto.
Sono solo le otto del mattino. Ancora tanto cazzo ti aspetta…
Valy

Il lampadario 2

Lentamente ti faccio sollevare, il tuo viso e’ rilassato, i tuoi occhi brillanti e vispi, anche tu stai cercando di recuperare la realta’ ma non e’ questo che voglio e che tu vuoi. Hai i seni piccoli, li raccolgo nel palmo delle mani e tra le dita stringo i tuoi capezzoli piccoli che immediatamente si induriscono. Non cerchi di farmi uscire da te anzi ho l’impressione che ti stia accomodando meglio per farlo entrare sino alla base. Con un colpo di reni ti rovescio e senza farlo uscire ti sono sopra, hai le gambe spalancate e la bocca aperta dallo stupore.
“Dany, non penserai che io sia uno che si fa cavalcare dalle donne, vero ?”  Non rispondi ma muovi la testa da sinistra a destra. Si vede benissimo che non stai capendo cosa succede, me ne accorgo dal tuo respiro che accelera. Ti afferro le gambe e me le appoggio sulle spalle, sei spalancata completamente ed io spingo a fondo, ormai l’asta ha ripreso la rigidezza e sento la punta schiacciarsi in fondo.
“ Mio Dio Gabry, fai piano, mi stai rompendo ! Sono una ragazza piccola io !”

Il lampadario 1

Lentamente ti ho fatta coricare, eri obbediente, quasi senza volonta’, adesso davvero potevo fare di te cio’ che volevo. Quando ho sollevato la mia bocca ti sei toccata tra le gambe.
“Gabriele, sono un lago, mi hai fatto godere come una pazza in un attimo, non mi era mai successo cosi’ !”
Mi e’ venuto da sorridere e tu mi guardavi fissa, forse davo l’impressione di dominarti completamente, ma non era questo che cercavi nel tuo amante ? Non me lo avevi ripetuto tante volte che non sopportavi i tuoi coetanei, insicuri, sbrigativi, egoisti ? Che volevi provare ad essere davvero donna con un uomo e non una ragazzina che gioca con un ragazzino ?
Dany, Dany, mi avevi cercato, corteggiato, provocato con malizia, ti sei masturbata in cam davanti a me e mi scrivevi lettere sensuali, avevi deciso che io sarei stato quello che ti avrebbe fatta diventare una donna adulta. Io avevo cercato di resistere, ne ho conosciute tante di ragazzine infatuate che scappano terrorizzate davanti alla prima prova, capaci solo di immaginarla ma incapaci di affrontare la realta’.
Perche’ la realta’ e’ dura, forte, quando si e’ abituate ad amanti  giovani, a corpi acerbi e’ difficile abituarsi ad uno maturo. Ed una cosa e’ il sesso sbrigativo in macchina, breve e senza contorno, un’altra e’ l’erotismo, il piacere provocato e cercato a lungo usando tutta te stessa, un rapporto che non si esaurisce in pochi minuti ma dura ore e ore. Quello che hai assaggiato e’ un cazzo grosso e duro che non si accontenta, che vuole tutto da te e ti dara’ tutto senza compromessi. E tu questo lo sapevi Dany, anche se forse non immaginavi del tutto cosa significasse.
Eri distesa sul letto, nuda a gambe spalancate e finalmente ogni pudore era scomparso da te, ti sembrava normale che un uomo maturo, nudo con il membro in erezione fosse in piedi davanti al tuo letto e tu spalancata pronta ad accoglierlo..
“ Gabriele, non credevo di poter godere tanto, sei stato fantastico”
Mi hai fatto sorridere, ragazza mia, non penserai che tutto si esaurisca cosi’ ? Non avevamo  nemmeno iniziato piccola Dany !  E te ne sei accorta subito appena mi sono afferrato il membro duro con la mano e ti sono venuto sopra accarezzandolo lentamente, non capivi cosa volessi fare, hai spalancato gli occhi. Te lo ho messo davanti alla bocca “Bacialo Dany, perche’ adesso lui ti fara’ godere davvero, fagli sentire che lo ami” Te lo ho spinto contro le labbra e le hai aperte, solo la punta e’ entrata ma lo hai aspirato e leccato con la lingua, brava Dany devi essere obbediente con me..
Poi l’ho guidato sui tuoi piccoli seni, l’ho strofinato contro i capezzoli duri, l’ho disteso nel mezzo appoggiando le palle gonfie sul tuo petto.
“Accarezzale, senti come sono piene !” L’hai fatto, prima timidamente ma poi con sicurezza, il gioco cominciava ad incuriosirti ed io ormai stavo perdendo la testa. Sono scivolato sul tuo ventre e te lo ho fatto sentire contro, era enorme al confronto con il tuo corpo sottile e magro, ho avuto l’impressione che ti avrei impalata. Poi la punta ha toccato il clito, piccolo ma ancora rigido e bagnato dalla mia saliva, ho sentito un brivido scuoterti tutta.
No Dany, basta con la masturbazione, adesso faremo l’amore davvero, sino in fondo, sei una donna adulta adesso, non dimenticarlo..
Avevi la fessurina ancora chiusa ma l’ho strofinato nel mezzo ed l’ho sentita aprirsi e offrirmi  il calore e l’umido del tuo piacere, e’ una sensazione che fatico a controllare, avevo voglia di penetrarti subito, forte, senza ritegno e sborrarti dentro tutto il mio seme. Tu non te ne rendevi conto ma potevo farti male davvero, non avresti resistito al mio assalto, ormai ti sentivo di nuovo partita nel mondo del piacere.
Strofinavo la punta dal clito sino in basso, sentivo l’apertura cedere alla mia spinta ma lo trattenevo.
“Alza le ginocchia Dany ! Voglio entrare dentro di te, apriti ! Ho voglia di sfotterti Dany !”
Hai obbedito subito e con il mio corpo ho spalancato le tue gambe, finalmente ero in posizione, il cazzo puntato all’entrata, duro, rigido, pazzo di voglia. Ed ho spinto, subito piano, sentivo quanto eri stretta e faticavo a guadagnavo un centimetro alla volta ma senza mai arretrare. Stretta, come eri stretta piccola Dany, per un momento ho temuto che il mio piacere esplodesse immediatamente, che la voglia di riempirti di seme fosse troppo forte ma l’ho controllato a fatica.
Ti ho sentita irrigidirti, ti stavi mordendo le labbra ed i tuoi occhi erano spalancati, l’avevi immaginata tanto ma un’asta cosi’ che ti penetra non te la aspettavi. Ormai ero dentro piu’ di meta’, ed ho iniziato a muovermi avanti e indietro, lentamente e con movimenti lunghi e ritmati guadagnando ogni volta un po’ di spazio. Poi di colpo ti ho trafitta e ti ho strappato un gemito, ero trionfalmente dentro di te, tutto e tu eri finalmente tutta mia. Non c’e’ nulla che possa descrivere il senso di potere e di possesso che si prova in quei momenti, la completa fusione di due corpi come l’istinto naturale pretende. Ogni altra cosa e’ solo un surrogato.
Ti sei accorta, forse, che ho indugiato prima di muovermi, volevo che ti abituassi a me , ad avermi dentro tutto, ma poi la danza e’ iniziata, lenta poi sempre piu’ rapida e profonda.
“No, Gabry, fai piano ! Ti prego non rompermi in due, non spingere troppo ! Mi piace ma mi fa un po’ male”
Me lo chiedevi ansimando, non so se di piacere o di dolore ma la mia cavalcata stava diventando inarrestabile e ormai la mia capacita’ di controllarla era quasi inesistente. Sentivo il cazzo indurirsi sempre di piu’ e dal profondo salire il piacere, tra poco avrei perso ogni ragione.
“ Montami tu Dany, fammi godere prima che io non possa controllarmi e diventare violento. Fallo tu ma subito !”
Ti ho stretta tra le braccia e siamo rotolati sul letto allacciati sin contro al muro e senza estrarre il cazzo, adesso eri tu sopra di me. “ Non smettere, pompami e fammi godere Dany” E lo hai fatto, danzavi sopra di me muovendo il bacino e facendomi entrare ed uscire dalla tua tana bollente finche’ ti ho afferrata e immobilizzata. Si Dany. Ero arrivato all’orgasmo e stavi imparando che mi devi tenere fermo in fondo a  te per farlo esplodere. Io devo fermarmi per iniziare a eruttare il seme non lo posso fare in movimento.
Forse non lo hai capito ma quando il primo schizzo bollente ti ha allagato l’utero hai realizzato tutto e poi hai sentito il cazzo contrarsi dentro di te e diventare sempre piu grosso in punta nello spasimo del piacere. E poi tanta sborra, calda, densa, schizzata in fondo a te per non so quante volte.
Non so se anche tu avevi goduto insieme a me, non e’ immediato abituarsi all’orgasmo vaginale ma le nuove sensazioni che provavi erano una scoperta per te. Ho goduto Dany, sono venuto senza ritegno e senza pensare ad altro che a godere, stretto nel tuo tunnel caldo.
Non sapevi quando sarebbe finito ma lo hai capito quando ti ho baciata, in quei momenti io amo la donna che mi ha accolto dentro di lei e non posso fare a meno di dimostrarglielo.
Ebbene si Dany, e’ stata una cosa stupenda e ti ho imposto di tenermi dentro, stretta a me, ho chiuso gli occhi e sono rimasto immobile ascoltando i tuoi fremiti ed i tuoi sospiri..
Continuo a fissare quello stupido lampadario sopra di me, anzi sopra di noi, ma cosa avra’ poi ! Ti sento calda sopra di me, morbida ma non ti vedo, l’unica cosa reale e’ quella palla che pende dal soffitto. Eppure ci sei Dany, ascolto il tuo respiro che ormai e’ diventato un sussurro e ti accarezzo la schiena, lentamente. Siamo ancora uniti, fusi in un unico corpo e non fai nulla per allontanarti, ti piace la tenerezza e la complicta’ che proviamo dopo aver fatto l’amore. L’orgasmo non e’ la fine del rapporto, non e’ nemmeno l’unico obiettivo da raggiungere presto, e’ solo una componente del piacere tra uomo e donna. Sono sicuro che te ne stai accorgendo adesso che cio’ che dicevo era vero.
Mi avevi raccontato dei rapporti brevi e affrettati con i tuoi coetanei in macchina davanti alla discoteca oppure nel loro letto quando tutto era finalizzato a venire, nessun piacere prima o dopo, solo l’orgasmo. E poi il membro ricoperto di gomma, il suo odore sgradevole di rapporto clandestino, lo sperma che si raccoglie nel serbatoio senza che tu possa sentirlo invaderti tutta. Si Dany, sono certo che stai pensando a questo, stai analizzando le sensazioni che ti comunica il tuo corpo finalmente libero di esprimere tutta la sua femminilita’.
Anche se sta lentamente perdendo la rigidezza lo senti ancora dentro, vero ? Lo muovo un attimo e ti sento sussultare. Si Dany, ci sono, sei ancora mia ed io tuo anche dopo che tutto dovrebbe essere concluso, stai capendo che invece non esiste un solo piacere ma tanti e questo non lo avevi mai nemmeno immaginato. Si, forse solo immaginato.
Per questo sollevi il viso e mi baci, forse vuoi constatare che quel corpo maschile sotto di te, quel membro che ancora ti possiede siano i miei, E lo sono, mi stringi forte.
Ti era sembrato grosso, enorme, un mostro, eppure adesso ti sembra cosi’ giusto, ti riempie ancora e non vorresti piu’ farne a meno, ti sembra naturale tenerlo dentro di te e accarezzarlo con le pareti della vagina che ormai si e’ abituata a lui e lo senti giusto, perfetto.

Il lampadario

Mi sorprendo a fissare il lampadario spento, non so perche’ ma e’ la prima cosa che mi riporta alla realta’.  Non ha niente di particolare, anzi direi che e’ usuale ma non riesco a staccare lo sguardo dal soffitto come quando ci si sveglia da un sogno intenso, coinvolgente e ci si attacca alla prima cosa reale che si ha davanti.
Nella stanza c’e’ un silenzio irreale, anche il tuo sospiro mi sembra leggero vicino al mio orecchio, il tuo peso e’ lieve, dolce, tiepido e mi sento le membra intorpidite. Continuo a fissare il lampadario, forse ho paura di tornare alla realta’ e scoprire che e’ stato un sogno.
Non ricordo come e’ iniziato, i sogni sono cosi’, irreali, a volte assurdi, ti coinvolgono completamente e poi…..poi ti svegli e ricordi solo i dettagli.
Adesso ti sei mossa leggermente, quasi un brivido ti ha attraversato la pelle, forse senti freddo, allungo una mano e ti copro con il lenzuolo, sei distesa sopra di me con il viso sulla mia spalla.. Con la coda dell’occhio vedo le tue labbra e gli occhi chiusi, sembri una bambina addormentata e mi sorprendo a pensarti con tenerezza, senza accorgermene ti accarezzo i capelli, lentamente, dolcemente.

Fare l'Amore....

Fare l’amore, fare sesso, scopare, fottere, sbattere …… chiavare……..
Mio Dio che volgarità….. . Sei un porco Gabriele….. come ti permetti ?
Mi sembra di vederti, indignata, inorridita e decisa a cancellarmi dalla tua presenza, ma come mi permetto di trattarti così ? Tu, una signora perbene, ma chi credo che tu sia ?
Ed invece lo faccio e lo rifaccio, do un nome, un significato ai tuoi pensieri e questo ti disturba, anzi ti turba. Mi piace, mi eccita farlo, voglio far saltare quella tua faccetta perbene, quel tuo sguardo da madonnina ipocrita ed entrarti dentro prima nella mente.
Si chiavare…chiavare….. si quella cosa che fanno un uomo ed una donna quando sono soli ed hanno voglia di farlo, tanto e bene. Fottere, farsi fottere….. come lo devo dire ?
E tu ne hai voglia. Altrimenti non saresti qui con me, lo sai che io lo faccio, si io scopo con le donne e non dire che non lo sapevi dopo avermi letto tanto…..dai.
Dopo avermi contattato fingendo innocente curiosità letteraria…ma dai.

Sesso virtuale

Dicesi appunto “Sesso Virtuale” l’atto sessuale a distanza tra due adulti consenzienti con l’ausilio di apposite apparecchiature tecnologiche.
Bella cazzata !
Adoro pero’ le definizioni dei dizionari per la loro capacita’ di girare intorno alle cose cercando di definirle senza giudicarle, non e’ facile, credetemi. Complimenti. Un esercizio mentale arduo e spesso ai limiti della realtà’.
Ma c’è’ qualche cosa di più’ reale del sesso ? Esiste un’attività’ umana più’ legata alla corporeità’ del sesso ? Se lo pensate….fatevi fare un tagliando alla testa sperando di essere ancora in garanzia.
E se lo chiamassimo con il suo nome ? “Masturbazione simultanea reciprocamente assistita” per esempio ?
Brutto vero ? Non e’ il nome che fa bella o brutta una cosa…e’ la cosa stessa che e’ bella o brutta…il resto sono solo parole..
Il sesso virtuale ovvero il trionfo della fantasia, questo mi vorreste dire, la capacita’ di vivere emozioni erotiche……. da soli.
Allora provate a definirmi la masturbazione se riuscite a trovare un modo diverso. Balle….balle.
Ma quando si incontra in chat un partner che sta a 1.000 km di distanza, sposato/a con prole e marito/moglie geloso/a e possessivo/a…che si fa ? Si fantastica, si immagine e…ci si masturba…che altro vuoi fare. E non cercate di nobilitare il tutto chiamandolo “Sesso Virtuale”, seghe, ditali, che male c’è’ ?
Eppure ci sarebbero altre cose possibili, tipo spezzare le catene che ci tengono prigionieri oppure scegliersi un amante a distanza ragionevole oppure ancora …. che ne so….. inventare qualche cosa per far diventare reale ciò che ci accontentiamo di vivere virtualmente. Impossibile ? Non ci credo. Provate e mi darete ragione.
Perché’ il sesso, amici/amiche, e’ certamente immaginazione, fantasia, sogno ma e’ anche e soprattutto contatto fisico, sensazioni corporali, calore, sapore, profumo e…… sorpresa.
Si, sorpresa, vi sembra strano ? Nella masturbazione, solitaria o virtuale, tutto e’ determinato da noi, il partner, che siamo sempre noi, fa ciò che noi vogliamo ed al momento giusto visto che siamo noi a deciderlo, il copione e’ scritto da noi.
Invece nella realta’ l’altro non e’ noi stessi, reagisce e agisce secondo i suoi desideri ed i suoi impulsi ed e’ questo che rende ogni atto sessuale diverso e unico, vero appunto. Nel virtuale c’è’ solo ripetizione dello stesso modulo, ogni volta con minime varianti.
Quindi la virtualità’ che pensate sinonimo di fantasia e creatività’ diventa invece noiosa ripetitività’, ci avete mai pensato ? Fare l’amore sempre nello stesso modo e con lo stesso amante…cioè’ noi stessi. Bella definizione….non trovate ?
A me sembra che il sesso virtuale sia un’attività’ esclusiva delle donne perché’ solo le donne me lo propongono ma siccome evito di essere contattato da uomini devo immaginare che invece sia comune ad entrambi i sessi.
“Ciao…. da dove dgt ?”
“Come sei ?”
………………………… e giu’ palle !
Non aggiungo altro perché’ a quel punto ho già’ cancellato l’amica che mi ha contattato. Non so cosa succede dopo ma suppongo che il rituale sia standardizzato, non mi interessa scoprirlo.
La masturbazione e’ spesso una pratica sessuale appagante e piacevole ma….per favore….. chiamiamola con il suo degno nome. E non fa perdere la vista, lo abbiamo verificato tutti.
Quindi avanti tutta !!!!!!!!

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